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Alberi e arbusti


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24 replies to this topic

#1 patrizia

patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:02 PM

Comincio qui una serie di brevi e semplici schede, a cui chiunque può aggiungere informazioni :) , sugli alberi e sugli arbusti più comuni della nostra flora spontanea e di qualche essenza importata usata per rimboschimenti, di interesse semplicemente botanico ma anche micologico , in quanto spesso è molto importante saper riconoscere esattamente una pianta, perché legata strettamente alla vita di determinate specie di funghi.

Inizio da un gruppo di piante che comunemente vengono tutte chiamate “conifere” o , in sinonimia,anche“aghifoglie”: terminologia accettata in generale e che non voglio stravolgere nella sua immediata comprensione del linguaggio, ma , per mettere i puntini sulle i, non corretta.
GIMNOSPERME è il termine corretto che le abbraccia tutte, e per spiegare il perché dobbiamo capire cosa significa aghifoglia e cosa significa conifera.
Aghifoglia: pianta con foglie ad ago, cioè lunghe e sottili (in contrapposizione a latifoglia, cioè pianta con foglie a lamina piatta, più o meno larga e sottile)
Conifera: pianta che produce frutti legnosi, detti “coni”, ma anche “pigne” o “strobili”.
Ma non è detto che una conifera sia un’aghifoglia o un’aghifoglia sia una conifera.
Esempio: il tasso è un’aghifoglia, ma produce frutti carnosi, rossi e quindi non è una conifera; il ginepro è un’aghifoglia ma produce bacche blu carnose , non pigne o coni, e quindi non è una conifera.
Gli ontani sono latifoglie ma i loro frutti legnosi sono piccoli strobili o coni, e quindi possiamo considerarle conifere.

I primi di questi alberi a essere presi in considerazione, sono quelli comunemente chiamati “abeti”: Abete bianco , abete rosso e abete di Douglas. Spesso la non conoscenza delle piante fa chiamare erroneamente queste aghifoglie “pini” ( e vedremo in altre schede che sono un’altra cosa): es. il Pino di Natale è in realtà un abete rosso .
Come altre Gimnosperme, sono piante antichissime e di struttura primitiva; resistono però bene in ambienti di vita difficili, freddi e aridi come quelli di montagna e alta montagna, dove l’acqua e il terreno sono gelati per molti mesi all’anno e quindi non utilizzabili : le foglie aghiformi,coriacee e ricoperte di cere protettive, sono ad es. un adattamento per ridurre al minimo la traspirazione fogliare e quindi risparmiare acqua.
Se coltivate in clima più mite o in pianura, sono meno resistenti: costrette a prolungare il ciclo vegetativo perché la stagione favorevole è più lunga rispetto alla montagna, formano anelli di crescita più larghi e più ricchi di acqua, che le rendono meno resistenti e facilmente soggette a rotture e attacchi parassitari.
Producono resine, utili per riparare le ferite e per difendersi dai parassiti.


I caratteri più immediati che servono per riconoscere le varie essenze sono :
gli aghi: la forma,il colore, la lunghezza e soprattutto il modo come sono inseriti sui rami
le pigne, o coni o strobili, di forma e dimensioni diverse
la corteccia

Edited by patrizia, 21 August 2005 - 20:16 PM.

patrizia
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#2 patrizia

patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:03 PM

ABETE BIANCO: Abies alba L., è un albero che può superare anche i 40 m. di altezza ,così detto per il colore argentato della corteccia, che si screpola in larghe placche.

FOTO 1

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#3 patrizia

patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:04 PM

Ha aghi appiattiti larghi circa 2 mm.,con la punta smussata e quindi non pungenti, morbidi, inseriti sui rametti uno a uno separatamente, in modo inconfondibile “ a pettine” in due file contrapposte ,verdi scuro sopra
FOTO 2

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#4 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:04 PM

Con due linee bianche parallele sulla pagina inferiore
FOTO 3

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#5 patrizia

patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:05 PM

I coni si trovano solitamente sui rami all’apice della pianta e, particolare importante, sono eretti.
FOTO 4

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#6 patrizia

patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:06 PM

Hanno forma cilindrica, lunghi fino a 15 cm. e sono formati, come tutte le pigne ,da tante squame inserite su un asse centrale
FOTO 5

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#7 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:07 PM

I coni non cadono interi sul terreno, ma le squame si disarticolano sulla pianta cadendo sparse sul terreno
FOTO 6

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#8 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:07 PM

L’abete bianco cresce nelle zone umide e ombrose al di sopra degli 800 metri, nello stesso habitat del faggio con il quale spesso è associato.
Abetina di abete bianco (nelle mie zone ormai solo di impianto artificiale)
FOTO 7

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#9 patrizia

patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:09 PM

ABETE ROSSO: Picea excelsa (Lam)Link. , albero che può raggiungere i 30 metri di altezza, con corteccia brunastra-grigiastra-rossiccia. E’ detto anche PECCIO , da cui pecceta. E’ il classico albero o “pino” di Natale.
L’abete rosso si è ben acclimatato nelle zone fresche. Nelle zone alpine va dai 100 m. delle doline friulane ai 2200 m. delle Alpi occidentali e convive bene con molte altre essenze.
FOTO 8

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#10 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:09 PM

Gli aghi sono corti, a sezione romboidale,pungenti e duri,di colore uniforme verde scuro, inseriti uno a uno singolarmente sui rametti (rossicci) a spirale, rivestendoli completamente. Quando cadono lasciano una cicatrice in rilievo sui rami, rendendoli ruvidi come una grattugia
FOTO 9

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#11 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:10 PM

I coni sono lunghi 10-15 cm., con squame morbide e sottili
FOTO 10

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#12 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:11 PM

Pendono in giù e cadono interi sul terreno
FOTO 11

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#13 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:12 PM

ABETE DI DOUGLAS o DUGLASIA : Pseutsuga menziesii, non è una specie spontanea ma una bella essenza originario della costa occidentale degli Stati Uniti, utilizzata in discreta quantità sul mio Appennino, per rimboschimento ( non su terreni argillosi) e per il legname, poichè ha un accrescimento rapido e legno pregiato. L’aumento degli esemplari ha però favorito spesso nel tempo l’insorgenza di malattie fungine che ciclicamente colpiscono le popolazioni decimandole. Ha una corteccia liscia, grigio-rossastra chiara, molto screpolata negli alberi adulti
Assomiglia all’abete rosso,
FOTO 12

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#14 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:12 PM

Gli aghi si inseriscono singolarmente a spirale sui rami, ma si riconoscono perché più morbidi, con la punta rotonda , appiattiti, e soprattutto perché non hanno un odore resinoso ma un gradevole e intenso profumo di limone.
FOTO 13

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#15 patrizia

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Posted 21 August 2005 - 20:13 PM

I coni pendono in giù, cadono interi sul terreno e hanno sulle squame delle caratteristiche appendici sporgenti a tre lobi, di cui quello mediano molto più lungo
FOTO 14

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#16 brunoceppo

brunoceppo

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Posted 21 August 2005 - 20:39 PM

Ciao Patrizia,
sono estremamente utili queste lezioni,
per me propedeutiche allo studio dei funghi.
ti incoraggio a proseguire.
grazie.

bruno
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo

#17 Nicandro

Nicandro

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Posted 22 August 2005 - 08:10 AM

Ciao Patrizia,
per me sono alberi che conosco solo per nome e quindi è molto interessante conoscerne a fondo le caratteristiche. Certo, si possono leggere libri, ma ti assicuro che una descrizione così accurata e dettagliata con splendide foto, difficilmente si trova.
Ciao.
Nicandro
Vittorio Carcò
Cagliari

#18 gianpiero

gianpiero

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Posted 22 August 2005 - 19:16 PM

Il Douglas è un legno molto rinomato per la costruzione di accessori per imbarcazioni,
in particolare è adatto per alberi e attrezzature di bordo, bompressi ecc.ecc.

Infatti l'alta densità dei cerchi di accrescimento, unita a una regolarità nella tramatura degli stessi, offrono garanzia di caratteristiche dinamiche e strutturali elevate ed omogenee.

Chi non sa di funghi o alberi veri .... vi spiegherà di alberi marini :blink:
Gianpiero Lui - Monfalcone
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#19 patrizia

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Posted 23 August 2005 - 22:53 PM

Aggiungo, a titolo informativo e di curiosità, in quanto non ho purtroppo immagini , un altro abete, l’ABETE DEI NEBRODI : Abies nebrodensis, l’abete di Sicilia, che in passato era ritenuto essere un semplice Abete bianco, ma che in realtà si è poi visto essere un’entità a sé.

L’abete dei nebrodi fino a pochi decenni fa, era ritenuto definitivamente scomparso, finchè qualcuno, sulle Madonie, in una zona raggiungibile a quei tempi solo dopo 4 ore di dorso di mulo, individuò una ventina di esemplari. Attualmente gli esemplari trovati sono 23, rigorosamente recintati e protetti da muretti di sostegno, oltre che sottoposti a una stretta opera di protezione da parte dell’azienda foreste demaniali della Regione Sicilia.

Abies nebrodensis è l’unico abete spontaneo in Sicilia e uno dei caratteri più vistosi che lo distinguono dal suo stretto parente continentale, l’abete bianco, sono soprattutto gli aghi, lunghi solo 9-10 mm.
Speriamo che qualcuno possa farci vedere alcune immagini. :blink:
patrizia
Modena

#20 gregorioc

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Posted 06 September 2005 - 19:03 PM

Attualmente gli esemplari trovati sono 23, rigorosamente recintati e protetti da muretti di sostegno, oltre che sottoposti a una stretta opera di protezione da parte dell’azienda foreste demaniali della Regione Sicilia.



Mi hai fatto sorgere un dubbio gli abeti che normalmente vedo a Gorgonero, sulle Madonie, allora non sono -Abies nebrodensis- come erroneamente credevo :wub:


Alla prima occasione ti faccio delle :camerdigit: .



Gregorio.

Edited by gregorioc, 06 September 2005 - 19:05 PM.


#21 patrizia

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Posted 07 September 2005 - 14:27 PM

Mi hai fatto sorgere un dubbio gli abeti che normalmente vedo a Gorgonero, sulle Madonie, allora non sono -Abies nebrodensis- come erroneamente credevo  :wub:


Alla prima occasione ti faccio delle :camerdigit


Ciao,
non mi risulta che a Gorgonero ci sia A. nebrodensis, quello che ho scritto dovrebbe essere giusto....ma visto che tu sei siciliano :wub: (spero!) hai più possibilità di avere una conferma su quanto ho detto.
vedrò volentieri le tue immagini! :tdc2:
a presto
patty
patrizia
Modena

#22 patrizia

patrizia

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Posted 07 September 2005 - 20:43 PM

Ciao,
non mi risulta che a Gorgonero ci sia A. nebrodensis,


Vallone Madonna degli angeli. sulle Madonie ,è questo il luogo , riserva naturale dove sopravvivono i 25 ( due in più, ultimi nati) esemplari di A.nebrodensis, che costituiscono l'ultima popolazione naturale di questi abeti., recintati con filo spinato e muretti ( in parte ora tolti) per proteggerli dalle capre che pascolavano nella zona. Il nemico numero uno ora è rappresentato da altre specie di abete che vegetano nella zona (alba,cephalonica) , che possono ibridare la sparuta popolazione di A.nebrodensis. e che si sta tentando, anche con misure drastiche e discutibili, di salvaguardare.
in più si stanno coltivando piantine ottenute da semi, in un vivaio specializzato a Piano Zucchi: le piantine vengono trapiantate in due differenti località delle Madonie ( non so quali), con esiti alterni.
Se puoi aggiungere ulteriori notizie o immagini, sono molto gradite. :wub:
Ciao
patrizia
Modena

#23 brunoceppo

brunoceppo

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Posted 10 October 2005 - 19:52 PM

Ciao,
domenica ai piedi degli abeti c'erano i resti degli strobili ammucchiati,
saranno gli scoiattoli?

ciao

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Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo

#24 patrizia

patrizia

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Posted 10 October 2005 - 19:58 PM

Ciao,
domenica ai piedi degli abeti c'erano i resti degli strobili ammucchiati,
saranno gli scoiattoli?


..quasi sicuramente, per mangiare i semi............o in attesa di Gianpy per cospargergli la testa, come a carnevale con i coriandoli..... :huh:
patrizia
Modena

#25 gianpiero

gianpiero

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Posted 10 October 2005 - 21:36 PM

saranno gli scoiattoli?

Sono loro :huh: :D
Gianpiero Lui - Monfalcone
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