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Pholiotina velata (Velen.) Hauskn., Czech Mycol. 51(1): 66 (1999)
Basionimo:
Galera velata Velen. 1921
Sinonimi:
Conocybe appendiculata J.E. Lange & Kühner, Encyclop. Mycol. 7: 146 (1935)
Conocybe appendiculata J.E. Lange & Kühner ex Watling, Persoonia 6: 329 (1971)
Galera appendiculata (J.E. Lange & Kühner) J.E. Lange, in Lange, Dansk bot. Ark. 9(no. 6): 39 (1938)
Galera ravida sensu Ricken (1915); fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Galera velata Velen., České Houby 3: 547 (1921)
Pholiotina appendiculata (J.E. Lange & Kühner) Singer, Docums Mycol. 16(no. 61): 47 (1985)
Descrizione della raccolta.
Pileo Ų 6-10 mm, all'inizio convesso, quindi, da largamente campanulato a piano-convesso con largo umbone ottuso, di colore uniforme, nocciola, (Séguy 134), translucente, igrofano, l'orlo debolmente striato fino a metą raggio per trasparenza, ornato da resti di velo di colore bianco, abbondanti nei giovani esemplari, facilmente detersili.
Lamelle concolori o solo leggermente pił chiare del pileo, rugginose a maturazione, con filo crenulato e biancastro, adnate, ventricose, lamellule presenti 1L/3l.
Stipite 20-30 x 1-2 mm, cilindrico, cosparso di fine pruina, di colore biancastro, sericeo, imbrunente a maturitą e per imbibizione, fibrilloso, specialmente verso il basso, base leggermente allargata,. Resti di velo anulari assenti. Carne inconsistente nel pileo, fibrosetta nello stipite, odore leggero, non particolarmente significativo, nel secco si sviluppa un odore piuttosto forte, simile a quello di Inocybe fraudans, sapore non testato.
Descrizione microscopica.
Spore (7,2) 7,5-8,4 (10,4) x (4,0) 4,2-4,7 (5,2) µm; in media 8,0 x 4,5 µm Q. = (1,6) 1,6-1,8 (1,9), Q.m.= 1,78 ; Vol. = (66,6) 74,67-99,25 (152,9) , Vol.m.= 88; da ellissoidi ad ovoidi in proiezione frontale, da subamigdaliformi ad amigdaliformi in proiezione laterale, a parete mediamente spessa, gialle in H20, bruno-rugginose in ammoniaca, apiculo breve, ialino, poro germinativo evidente.
Basidi 17 -22 x 6-8 µm, clavati, tetrasporici, scarsissimi quelli bisporici, giunti a fibbia abbondanti in tutto l'imenio.
Trama imeniale composta da ife filamentose, allantoidi e inflate con Ų 3-22 µm, ialine.
Cheilocistidi (21,9) 23,0-34,7 (42,1) x (4,5) 5,1-8,4 (8,6) µm, con apice (2,6) 3,0-4,4 (5,6) µm, da lageniformi a fusiformi fino a subcilindrici, spesso con apice subcapitulato, disposti a mazzetti sul filo lamellare. Pleurocistidi assenti.
Pileipellis 33-53 x 13-26 µm, di tipo imeniderma, formata da cellule clavate o sferopeducolate, ialine; pileocistidi assenti.
Caulopellis formata da ife cilindriche, settate, con diametro 6-15 µm.
Caulocistidi (18,6) 19,7-29,0 (32,5) x (2,5) 3,5-8,2 (8,5) µm, con apice (4,2) 5,1-9,8 (11,5) µm, da clavati a subcilindrici con apice allargato, in minor numero quelli simili ai cheilocistidi, disseminati sulla superficie della caulocute, soprattutto nella parte alta del gambo.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Dati di ritrovamento: N. scheda: 3890. Data di ritrovamento: 08/11/2008. Localitą: Villa Immacolata. Comune: Torreglia. Coordinate geografiche: 45°19'37.69"N 11°42'59.74"E . Altezza slm: 150. Habitat: nel parco della villa, sotto Picea abies, Cedrus deodara. Legit: Salvatore Spata. Determinatore: Zugna M.
Osservazioni.
Per la presenza di velo sotto forma di vistosi resti fioccosi al margine del pileo, la raccolta in oggetto viene inserita nella Sezione Vestitae Walting, Subsezione Vestitinae, all'interno della quale, trovano posto cinque specie molto simili dalle quali possiamo esclude P. vestita che non presenza poro germinativo evidente.
Delle rimanenti specie, possiamo ulteriormente discriminare P. nemoralis e P. mutabilis la prima per la forma dei cheilocistidi e per le spore di grossa taglia, la seconda per le spore ancora maggiori della prima.
Alla fine rimangono P. velata e P. exannulata, le quali, sono praticamente indistinguibili macroscopicamente e, nemmeno a farlo apposta, anche microscopicamente le loro caratteristiche sono estremamente similari.
Noi abbiamo optato per la prima ipotesi per aver osservato misure sporali e forma dei cheilocistidi pił consone a quanto riportato nella letteratura moderna (Arnolds 2005).
Bibliografia:
Arnolds 2005: Flora Agaricina Neerlandica, N°6.
Bon 1992: D. Myc. TOME XXI, Cle monografique des speces GALERO-NAUCURIOIDES; 82-84.
Meusers 1996. Clé des espécies européennes des generes Conocybe et Pholiotina
Foto Salvatore Spata
