Geopora nicaeensis (Boud.) M. Torre, An. Inst. bot. A.J. Cavanilles 32(2): 96 (1976)
Basionimo: Sepultaria nicaeensis Boud., Bull. Soc. mycol. Fr. 7: 216 (1891)
Sinonimi: Lachnea nicaeensis (Boud.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 11: 399 (1895)
Sistematica: Pyronemataceae, Pezizales, Pezizomycetidae, Pezizomycetes, Pezizomycotina, Ascomycota, Fungi
Descrizione macroscopica della raccolta
Ascomi 15-35 mm, Al principio totalmente immersi nel substrato di crescita (ipogei), successivamente emergenti alla superficie. Inizialmente di forma subglobosa, presto aperti mediante un foro apicale, in seguito dischiusi e fessurati in lobi, alla fine quasi completamente distesi.
Superficie imeniale liscia o debolmente rugulosa, grigio-biancastra, a maturazione ocra più o meno intenso, brunastra negli esemplari anziani.
Superficie esterna ricoperta da abbondante peluria brunastra inglobante resti di terriccio. Margine finemente crenulato, intero, a maturazione fessurato o profondamente inciso. Base non stipitata.
Carne di consistenza fragile, bianco-grigiastra, abbastanza aquosetta, spessa circa 1 mm, punta con uno spillo non secerne alcun liquido.
Odore leggermente spermatico negli esemplari reidratati.
Sapore erbaceo, dolce.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (24,5) 27,1-34,7 (36,5) x (12,7) 13,94-16,4 (17,2) µm, in media 31,28 x 15,32 µm, Q. = (1,7) 1,8-2,1 (2,3), Q.m., = 2,04, Vol. = (2122) 2692-4909 (5585), Vol.m.= 3892; largamente fusiformi, con una grossa guttula centrale e numerose, più piccole, ai poli.
Aschi 323,4-357,7 x 15,0-19,5 µm, Q.m., = 19,64, Vol.m.= 54047; cilindrici, iodio negativi, molto spesso con porzione apicale leggermente ricurva, porzione basale lungamente attenuata, pleurorinca, contenenti otto spore uniseriate.
Parafisi diritte, con diametro 2,6-5,1 µm, cilindriche, settate, diritte, non forcate, non ampollose, con apice di pari spessore o leggermente allargato 3,9-6,5 µm, negative al Carminio Acetico.
Da una porzione della carne, prelevata a 5 mm dal bordo, la cui sezione misurava 1170 µm, abbiamo riscontrato tre strati così differenziati:
Imenio spesso 320 µm.
1/ subimenio spesso 50 µm, poco differenziato, formato da brevi cellule subisodiametriche 10,3-11,5 x 5,5-7,9 µm, più corte verso l'excipulum.
2/ excipulum medullare spesso 500 µm, a textura intricata, composta da ife con 4,7-7,7 µm.
3/ excipulum ectale spesso 300 µm, a textura angularis, composto da cellule catenulate, con 20,6-45,3 x 15,7-27,4 µm, a parete spessa 1,6-2,5 µm, contenenti un pigmento brunastro intracellulare ed epimembranario, spesso incrostante.
Peli 250-800 µm, in rari casi fino a 1000 µm, alla base spessi 7,0-13,0 µm, ifoidi, base formata da uno elemento subglobuloso o piriforme con diametro 18,7-27,5 µm, parete spessa fino a 1,0 µm, settati, contenenti un pigmento giallo-brunastro, intracellulare ed epimembranario, alle volte finemente incrostante.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco, reidratato in H2O. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6 % per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell'amiloidia degli aschi.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, ottenute da sporata o prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo fotocamera Reflex Canon EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Osservazioni
La specie che si può considerare più vicina a G. nicaeensis, è sicuramente G. sumneriana Cooke M. Torre, anch’essa con spore che, in media, superano i 30 µm di lunghezza.
Nella tabella sottostante vengono brevemente riassunte le principali differenze, da noi riscontrate nella specie in oggetto di studio, paragonandole a quelle di sette nostri precedenti ritrovamenti (di cui sei erborizzati), di G. sumneriana.
G. sumneriana
Ascomi di grandi dimensioni 20-70 (-100) mm di diametro.
Spore 30,48 x 14,21 μm, fusiformi, in maggioranza biguttulate.
Inizio primavera, sotto Cedrus sp.
G. nicaeensis
Ascomi di dimensioni ridotte, fino a 25 mm di diametro.
Spore 31,28 x 15,32 μm, fusiformi, totalmente monoguttulate.
Inizio inverno, nel prato nudo.
Sostanzialmente, le differenze macroscopiche sono minime e si riferiscono principalmente alla dimensione degli ascomi. Quelle edafiche “anch’esse minime”, si riferiscono, nel nostro caso, all’habitat differente, in quanto il Legit assicura l’assenza di Cedrus sp, o altre aghifoglie, ammettendo solo la presenza di Juniperus communis a considerevole distanza. Il diverso periodo di fruttificazione non so fino a che punto può essere preso in considerazione, ma comunque ne prendiamo atto, non tralasciando, d’altro canto, l’eventuale ipotesi per cui, il differente periodo di fruttificazione, potrebbe, in qualche modo, influenzare sulla taglia degli ascomi).
G. pellita (Cooke) T. Schumach., possiede l’imenio color giallo oro. G. cooperi Harkn. f., e G. clausa (Tul). & Tul, Burds., possiedono ascomi differentemente conformati. ELe rimanenti specie attribuite al Genere Geopora possiedono spore con misure medie inferiori.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 4971. Data di ritrovamento: 16/12/2012. Località: Pietracamela. Comune: Teramo. Coordinate geografiche: 42°31'22.97"N 13°33'12.21"E. Altezza slm: f. 3. Habitat: Nel terreno muscoso di un prato appenninico grasso, privo di essenze arboree nelle immediate vicinanze, più lontani alcuni arbusti di Juniperus communis e Prunus spinosa.
Legit: de Ruvo Bruno. Determinatore: Zugna M. Data inserimento in erbario: 11/01/2013.
Bibliografia
AHTI, T., & al. (2000) Nordic Macromycetes. Vol. 1. Ascomycetes. Copenhagen, 309 pp.
BOUDIER, E. (1905-1910) Icones Mycologicae. Paris.
DENNIS, R. W. (1981) Bitish Ascomycetes. Vauduz, 585 pp.
Définition taxonomique et clé du genre Geopora Harkness par R. Dougoud, http://www.ascofranc...ent/43-0001.pdf
MEDARDI G. 2006 - Ascomiceti d'Italia, A.M.B.Centro Studi Micologici, 454 pp.
Photo by: Bruno de Ruvo
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Photo by: Bruno de Ruvo
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