Inocybe griseovelata

Inocybe griseovelata
 
Inocybe griseovelata Kühner

Descrizione
Cappello
: diametro 15-45 mm, inizialmente conico-campanulato, presto disteso con umbone ampio ed ottuso e con orlo arrotondato. Inizialmente ricoperto da evidente velo biancastro-grigiastro che tende a sparire nello sviluppo del cappello; si notano solo deboli residui negli esemplari adulti. Colore da nocciola a marrone chiaro, abbastanza uniforme. Cuticola inizialmente abbastanza mossa fino a fibrillosa e in alcuni esemplari con evidenti rimosità radiali, presente anche in alcuni giovani esemplari, con disco tendente a screpolarsi negli esemplari adulti. Cortina evidente negli esemplari più giovani.
Lamelle: adnate, mediamente fitte, arcuate, inizialmente biancastre, poi beige e a maturità bruno chiaro.
Gambo: 4-6 x 20-45 mm, cilindrico abbastanza regolare solo leggermente ingrossato alla base, di colore bianco, bianco-crema senza nessuna tonalità rosata; di aspetto setoso per le minute fibrille che lo ricoprono interamente.
Carne: compatta, fibrosa, biancastra – crema; odore nettamente erbaceo.
Habitat e raccolte studiate:
• Cittanova (Croazia), 5.11.2005, sotto Cedrus atlantica.
• Cittanova (Croazia), 5.11.2005, sotto Pinus pinaster
• Cittanova (Croazia), 5.11.2005, sotto Tamarix gallica
• Muggia (Ts), 4.11.2005, sotto Pinus nigra
• Mestre (Ve), 30.10.2005, sotto Pinus pinea
• Ca’ Savio (Ve), 29.10.2005, sotto Pinus pinea

Spore: 10-11,5 x 5,5-6,5 µm, lisce, omogeneamente amigdaliformi, talvolta con debole depressione soprailare e con apice (sub)conico.
Pleurocistidi: 62-75 x 15-16 µm, da subcilindrici a subfusiformi, fino a leggermente utriformi, a profilo talvolta debolmente sinuoso e leggera strozzatura nei presi dell'apice; da debolmente a fortemente muricati, con parete spessa da 1 fino a 2,5 µm; reazione all’NH3 debole.
Cheilocistidi: fino a 60 x 20 µm, simili ai pleurocistidi, di forma meno regolare, più spesso ventricosi; abbondante presenza di paracistidi.
Caulocistidi: simili ai cistidi imeniali, con debole muricazione e con parete sottile, presenti fino a un terzo del gambo e sporadicamente fino a circa la metà, frammisti a peli.

Osservazioni. Nel tardo autunno dello scorso 2005 abbiamo avuto l'occasione di analizzare in maniera approfondita questa specie, le cui raccolte si sono concentrate a cavallo dei mesi di ottobre e novembre. Le numerose raccolte, costituite sempre da numero considerevole di esemplari, ci hanno consentito di comprendere come questa specie sia dotata di un campo di variabilità enorme e comunque ben maggiore degli estremi limitati in cui KÜHNER nel 1955 l’ha consegnata alla scienza micologica. Ognuna delle sei raccolte prese in esame, infatti, possedeva minime particolarità individuali.
I. griseovelata è una specie relativamente poco descritta; seguendo la chiave dicotomica proposta da Kuyper e adottata da Stangl, essa è inserita nella soprasezione Cortinatae con spore lisce; in particolare, Bon la inserisce nella sottosezione Mesosporinae M. Bon della sezione Inocybe (=Lacerae Fr.); in questo gruppo si collocano molte specie il cui discernimento si presenta spesso come irto di ostacoli.
Analizzando l'aspetto morfocromatico delle raccolte analizzate, esse hanno dimostrato avere in comune le dimensioni piuttosto considerevoli, la presenza consistente di velo biancastro – grigiastro, ben evidente nei giovani esemplari, che poi tende gradualmente a scomparire con l'età; infine le colorazioni del cappello, che variano da un giallastro-ocraceo a un bruno-chiaro misto al grigio, fino ad un bruno più o meno intenso.
Se i colori pileici possono rientrare nel campo di variabilità di I. griseovelata, a nostro modo di vedere stanno nel gambo i caratteri che maggiormente divergono rispetto alle descrizioni che la letteratura riferisce riguardo il taxon in oggetto; ciò è vero sia per quanto riguarda le colorazioni stipatali che, in maggior ragione, per i caratteri microscopici. Infatti, nella descrizione originale Kühner descrive il gambo rosato in alto e bianco in basso, mentre nelle nostre raccolte il gambo varia da una tonalità bianco-candida ad una tinta rosata, fino al bruno chiaro. Anche in letteratura non c'è unanimità di giudizio in quanto Stangl riporta colorazioni biancastre fino a brunastre senza accennare alla tinta rosata, mentre Kuyper e Bon riportano l'eventuale presenza di colorazioni rosate. Tutti, invece, concordano nell'affermare l'aspetto setoso falsamente pruinoso, come pure noi abbiamo riscontrato nelle nostre raccolte. E qui è da capire cosa intendesse dire Kühner nella sua descrizione quanto affermava: "gambo non nettamente purinoso". Analizzando il cauloimenio delle nostre raccolte abbiamo riscontrato cistidi che scendono, anche se frammisti a peli, fino a metà gambo e comunque decisamente presenti nel terzo superiore; contrariamente, Stangl, Kuyper e Bon, sono concordi nell'affermare la presenza di cistidi solo sommitali. Noi pensiamo che, come in molte altre specie, il punto di inserzione della cuticola sul gambo sia molto variabile da raccolta a raccolta e, conseguentemente più o meno estesa è la porzione del gambo nella quale si possono sviluppare i caulocistidi (v. camera imeniali in HEIM, 1931; BIZIO, 1997). A questo proposito ci conforta il pensiero di POIRIER (2002) che colloca, secondo noi correttamente, la specie nella sottosezione Tardinae M. Bon. Riteniamo invece poco attendibile, almeno nel nostro caso, l’invito di Poirier (op. cit.) teso a porre l’attenzione su possibili confusioni tra I. griseovelata e I. hypophaea Fürrer-Ziogas, specie già descritta da uno di noi in altra occasione (BIZIO E CONSIGLIO, 2002).
Alla luce di quanto esposto, pur con tutte le cautele del caso, riteniamo le raccolte qui prese in esame come riconducibili a I. griseovelata Kühner.

Bibliografia:
BIZIO E. 1997: Note introduttive allo studio del genere Inocybe Fries. Pagine di Micologia n. 7 (AMB - Centro studi Micologici).
BIZIO E. e CONSIGLIO G. – 2002: Contributo alla conoscenza del genere Inocybe. Boll. AMER 56, anno XVIII: 3-54
HEIM R. 1931: Le Genre Inocybe. Encyclopédie Mycologique. Paris.
KüHNER R. – 1955: Compléments a la Flore Analytique, V) Inocybes léiosporés cystidiés: Espéces nouvelles ou critiques. Bull. Soc. Nat. Oyonnax n. 9.
POIRIER J – 2002: Notes sur le genre Inocybe –1. Doc. Myc. XXXI, fasc. 124: 3-13

Osservazioni e descrizione: Andrea Aiardi e Enrico Bizio.
Foto e tavola: Andrea Aiardi

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