Vai al contenuto


Foto

Leocarpus fragilis


  • Per cortesia connettiti per rispondere
13 risposte a questa discussione

#1 marinetto

marinetto

    Utente Avanzato

  • Admin
  • StellettaStellettaStelletta
  • 31407 messaggi

Inviato 04 gennaio 2004 - 17:16

sono uova di bersan :wub: :chef:
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#2 Viktor

Viktor

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 456 messaggi

Inviato 04 gennaio 2004 - 17:22

Ciao Bruno,

ottime foto. come sempre, si tratta di un Mixomicete e non di uova
anche se ne hanno la forma. Si tratta di:

Leocarpus fragilis (Dicks.) Rostaf. 1874

e una specie comune e diffusa che si presenta con degli sporangi
gregari, peduncolati con un cordone gracile e biancastro o giallastro
la loro forma è variabile da cilindrica ad obovata o suglobosa, il colore varia dal giallo chiaro all'ocraceo marrone, il peridio e liscio
e brillante, fragile, alla manipolazione si rompe facilmente.
E' una specie dell' Ordine Physarales, Famiglia delle Physaraceae.
Si sviluppa su foglie, rametti, legno morto ma anche su piante
viventi, nel tuo caso su muschio.
Non ho notizie di ritrovamenti in Abruzzo, malgrado sia una specie
comune.

Visto le belle foto vale la pena di comporre une scheda, quindi
i dati soliti; località, data, legit, habitat ecc.


Viktor :chef: :wub:

In allegato una foto di Iogio di Leocarpus fragilis.

Immagini Allegate

  • L_FRAGILIS.JPG


#3 Viktor

Viktor

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 456 messaggi

Inviato 05 gennaio 2004 - 18:55

:chef: Ciao Bruno,
hai posto una serie di domande, molto pertinenti, e vedo di dare
qualche risposta, che sperom sia esauriente.
Il periodo di crescita dei Mixo segue, a seconda delle specie, la
sua stagione. Il tuo ritrovamento di Leocarpus fragilis non è inusuale, è una specie prevalentemente autunnale, che dopo il
suo sviluppo permane a lungo prima di venire distrutta dagli
eventi meteorologici, esempio piogge battenti, quindi possiamo
presumere che fossero sul terreno da settimane, erano con
buone probabilità in un angolo riparato. Il bello dei Mixo è
appunto quello di non decomporsi e restitere a lungo, per la
gioia dei mixomaniaci.
Per quanto riguarda quella specie di pellicola alla base possiamo dire che il suo termine tecnico è "Ipotallo" si tratta di una guaina
cornea, o membranacea che in alcune specie è molto vistosa, specie
nelle Physaraceae, o come nelle Stemonitiales. L'Ipotallo è secreto dal plasmodio al momento della maturazione e della sporulazione.
Sovente alla base degli sporandi si trovano questa specie di
pellicole lucenti e trasparenti. Quindi raggruppamenti di sporangi
risiedono tipicamente su un Ipotallo e sono ad esso ben fissati.
Per quanto riguarda la funzione dei Mixo non tutto è ancora chiaro
seguono una propria strategia di crescita e sviluppo. A questo
proposito rimandiamo ad un prossimo post alcune notizie al
riguardo.
Ti ringrazio dell'invio di questo bel campione che provvedo
ad archiviarlo nel mio erbario.

Viktor :wub:

#4 gianpiero

gianpiero

    Corvo Imperiale

  • Admin
  • StellettaStellettaStelletta
  • 4540 messaggi

Inviato 05 gennaio 2004 - 19:19

Caro Viktor
sarei molto contento se potessimo corredare questi tuoi bei interventi con un paio di foto di microscopia.
Ormai, l' hai detto anche tu, a parte i dati che Bruno ci darà ci sono tutti gli elementi per fare una scheda completa: grazie a te ed ai tuoi commenti ed alle foto di Bruno il più è fatto.

Il Leocarpus fragilis ... ci manca :chef:

Ciao. :wub:
Gianpiero Lui - Monfalcone
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#5 marinetto

marinetto

    Utente Avanzato

  • Admin
  • StellettaStellettaStelletta
  • 31407 messaggi

Inviato 05 gennaio 2004 - 20:05

ed anche l'essiccata per l'erbario del gruppo :chef:
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#6 brunoceppo

brunoceppo

    Reporter di Funghi

  • Foto-reporters
  • 22740 messaggi

Inviato 05 gennaio 2004 - 20:24

taglio ed incollo dal primo post de thread

Ciao,
nonostante un freddo pungente ed il cielo minaccioso, mi sono concesso una buona,seppur breve, passeggiata in un mio bosco preferito.
ma andiamo al dunque.
sulla parte muschiosa di un fusto di cerro (vivo) ho notato questi piccoli "cosetti", erano ben saldi su uno strato/pellicola trasparente (tipo traccia di lumaca) che non sò come si chiami.
il modo di crescita ricorda i Mixo, ma potrebbero essere anche delle uova.
vedremo.


ancora

è andata bene,
ma allora si possono trovare anche in questo periodo!!!???
1000 m di quota, sotto zero di temperatura.

ma vorrei fare queste domande e ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi:
come si forma e perchè si forma quella pellicola che funge da base?
qual'è la funzione biologica dei mixo, visto che questo nasceva su una bella pianta,
a prima vista, sana?
ciao.


p.s.:
Viktor te li mando.

così mi si sono presentati:

Ciao,
Viktor e il nostro Gruppo riceveveranno i reperti, il mio compito/piacere si ferma quì,
sarà la vs bravura a completare il tutto.

spero tanto che arrivino in buono stato, non sò se ho sbagliato a mettere i mixo tra due foglie
ed avvolti con alluminio.

riceverete i dati.
ciao a tutti.
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo

#7 Viktor

Viktor

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 456 messaggi

Inviato 05 gennaio 2004 - 22:17

In attesa che qualcuno si cimenti in qualche foto di microscopia.
Vi mando la tavola di Lister di Leocarpus fragilis.
Io purtroppo sono negato ed impreparato per tali foto.
Scusate la qualità della riproduzione ma le tavole di Lister
sono piccoline.
Ciao
Viktor

Immagini Allegate

  • post_2_1073337441.jpg


#8 Franco

Franco

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 1142 messaggi

Inviato 07 gennaio 2004 - 09:26

Victor ha scritto

Il tuo ritrovamento di Leocarpus fragilis non è inusuale, è una specie prevalentemente autunnale, che dopo il
suo sviluppo permane a lungo prima di venire distrutta dagli
eventi meteorologici, esempio piogge battenti...


non è assolutamente vero
Leocarpus fragilis cresce anche con temperature dell'aria inferiori allo zero...
molte altre specie di myxomiceti crescono indipendentemente dalla temperatura, addirittura e tu Victor me lo insegni, che ci sono i myxomiceti nivicoli che si sviluppano a 0 gradi.

Io ho visto personalmente in Antartide plasmodi andare a spasso con temperature di -4 - -10 gradi ed un tenore di raggi ultravioletti che ti bruciava la pelle....
ci sono adattamenti veramente incredibili nei Myxo, l'unico fattore limitante è l'acqua!

Esistono specie dei generi Physarum e Didymium che si sciolgono immediatamente in acqua, altre che ci mettono un po' di più; nel nostro caso, Leocarpus (circa una mezza dozzina di specie conosciute), è caratterizzato da una scorza molto grossa e resistente, che però si scioglie lentamente e quando lofà diventa opaco.
Quindi le fruttificazioni di Bruno sono freschissime, hanno tuttalpiù due o tre giorni se non c'è stato brutto tempo, altrimenti anche solo qualche ora.
meditate gente
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia

#9 Viktor

Viktor

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 456 messaggi

Inviato 07 gennaio 2004 - 18:46

Il senso del mio scritto e ricavato dalle esperenze personali,
quando dico "prevalentemente autunnale" è perchè il grosso
dei ritrovamenti e della documentazione raccolta e situata in
questo periodo.
E' chiaro che non c'è una stagione esclusiva e troviamo Mixo
tutto l'anno, quindi anche Leocarpus fragilis.
Sarà forse perchè siamo piu attivi ed erborizziamo nelle stagioni
con tempo bello ? Quindi il grosso dei ritrovamenti è limitato
a questi periodi. Nella mia zona siamo sotto la neve da tempo
e non penso di fare uscite con le "ciaspole".
Il ritrovamento di Bruno sarà pur recentissimo ma rimane sul
terreno per settimane quindi ?
Va bene così l'importante è che si trovino Mixo, possibilmente
sempre, e questo è il mio divertimento.
Viktor

#10 Franco

Franco

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 1142 messaggi

Inviato 09 gennaio 2004 - 16:15

io invece

ti consiglio vivamente di andare a myxo con le "ciaspole".

per i triveneti ciaspe, ovvero racchette da neve....

vedrai che sorprese, soprattutto myxo, ma anche tantissima altra roba più o meno grande, anche tanti agaricali.

se trovi una bella giornata, è una esperienza incredibile andare per boschi con racchette o con sci da fondo o da scialpinismo... il contatto con la natura diventa una sensazione molto forte e difficile da capire se non si prova.

Naturalmente moltissima prudenza anche se si ha esperienza per queste cose:
dare ora di partenza e rientro a qualcuno
portarsi cibo, acqua calda o altra bevanda calda in thermos
portarsi telefonino cellulare o meglio uno di quei segnalatori radio da emergenza, servono sempre.
Se ci si fa male o ci si è persi o attardati mettersi subito al riparo dal vento!!!!!!!
scavare subito un buco nella neve e cercare di stare isolati dalla neve con frasche o altro.
mi sembra ci sia tutto... a si...

a me è gia capitato... se ci sono pecore che dormono, ricordarsi che puzzano e il puzzo non va mai più via, tuttavia è meglio puzzare che crepare

meditate gente
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia

#11 Franco

Franco

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 1142 messaggi

Inviato 09 gennaio 2004 - 17:09

le spore vanno bene, la zona più chiara c'è
il capillizio va benissimo di tipo badhamioide craterioide

e di Leocarpus fragilis sessile ce n'è tanto che vuoi in FVG, Veneto, Trentino, Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Liguria, Emilia e Romagna, Toscana, in Sardegna addirittura su sasso, Lazio, Calabria e Sicilia

per gli operai della fiat potevano votare altrimenti
io percepisco uno stipendio inferiore a fronte di un numero di ore di molto superiore...
da due anni qualunque numero di ore si faccia sono sempre 36 a meno che non siano meno
da due anni non ci si può più rifiutare di rimanere oltre l'orario di servizio

per i pensionati beati loro, noi non ci andremo in pensione senza presentare un cerificato di morte... io almeno faccio un lavoro che mi piace, ho colleghi che non vedono l'ora di scappare in pensione ma non possono...e tutti quanti abbiamo almeno 12 anni di esposizione all'amianto ma per noi non conta

ma non ti preoccupare tanto basta la salute
e se non ce 'hai devi crepare velocemente e non rompere le palle
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia

#12 marinetto

marinetto

    Utente Avanzato

  • Admin
  • StellettaStellettaStelletta
  • 31407 messaggi

Inviato 09 gennaio 2004 - 17:15

altro copia ed incolla

tanto che voi parlate del più e del meno su come sopravvivere "bisognerebbe chiederglielo agli operai fiat o ai pensionati da minima :sigh: ", io ho fatto alcune foto della micro che quì posto, sollevando anche un piccolo dubbio "da parte mia naturalmente"; come mai gli esemplari non hanno il gambo? può la nostra specie essere sia stipitata che resupinata? Probabilmente sì, il dubbio mi è sorto perchè Ing nella sua monografia "se leggo bene", non ne fa cenno.

ed allora vai a farti un lungo giro dove c'è la neve alta ;)
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#13 marinetto

marinetto

    Utente Avanzato

  • Admin
  • StellettaStellettaStelletta
  • 31407 messaggi

Inviato 09 gennaio 2004 - 17:29

ma dato che viktor l'aveva descritto come PEDUNCOLATO, e tu non avevi detto che esiste anche sessile, io non potevo immaginarmi le cose, quidi ho chiesto, poi, che si ritrovi sessile in tutte queste regioni "fammi avere i dati", non credo di essere il solo a non saperlo, ma tu come te lo spieghi? e non venirmi a dire che è normale, a me non sembra poi tanto comune, da una ricerca fotografica nel web e nelle descrizioni annesse ho riscontrato solo esemplari peduncolati oppure erano foto non rappresentative e gli esemplari non erano tipici, rimane comunque il fatto che la cosa mi è sembrata perlomeno strana.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#14 Franco

Franco

    Utente Avanzato

  • Registrato
  • StellettaStellettaStelletta
  • 1142 messaggi

Inviato 13 gennaio 2004 - 15:22

succede a tutti i myxomiceti di avere una crescita variabile nello sviluppo il gambo, le decorazioni delle spore, le loro dimensioni, la presenza di un ipotallo consistente o meno, la produzione o meno di ossalati con la conseguenza di avere o non avere il secondo o terzo peridio, la stessa forma e dimensione dei cristalli... e ce ne sarebbe ancora da dire...

La maggior parte dei tassonomi si ferma davanti a particolari macro e microscopici senza tentare di appurarne l'origine e questo crea quella cattiva tassonomica che produce solo confusione nomenclatoriale.

In natura tutto è dinamico e le popolazioni genetiche si muovono e si adattano continuamente, tuttavia questo non necessariamente deve portare alla creazione di specie nuove che servono solo alla pubblicità dell'autore. Se va avanti così finirà come è già successo in passato che tutte le specie create da alcune persone, anche se buone verranno cassate e sarà necessario ridescriverle di nuovo.

riguardo poi alla neve, a me è capitato di raccogliere campioni con qualsiasi tempo; quandi lo si fa per lavoro, va fatto nei termini del committente e non esiste tempo che tenga...
Il rischio maggiore, l'ho corso durante i campionamenti del vicino Friuli, quando mi sono trovato naso a naso con un maschio di lince, oppure quando, durante l'alluvione del settembre 1993 l'acqua mi ha portato via con la macchina per qualche decina di metri ed il motore non partiva con le candele bagnate

Poi se parliamo di funghi, ho raccolto funghi, qualche annetto fa' a Bagni di Lusnizza, con più di 1 metro di neve, ed erano agaricacee Pleurotus, Panus, Laccaria, Tricholoma, Clitocybe, ecc. ed eravamo a metà novembre (non di quest'anno scorso)

"fammi avere i dati",

fammi avere i campioni di myxo...poi te li torno, mi servono al più due sporangi

appena va in stampa quello che ho mandato ti faccio avere un estratto.......se mi mandi i campioni di myxo da studiare

anzi, come ho scritto in un altro post, appena ho un po' di tempo preparo una serie di campioni per i pazzi del myxo oltre che per il nostro erbario

ho mandato al mio notaio una copia di tutti gli articoli in stampa per tutelarmi dai furbacchioni, ultimamente sembra che sia diventato lo sport nazionale fregare i dati altrui e farseli propri.
Dopo che qualcuno di nostra conoscenza, sicuramente per un motivo tecnico e non per cattiveria non è riuscito a pubblicarmi un lavoro piuttosto importante, altre due rivistucule italiane mi hanno tentato di fregare il lavoro e pubblicarlo con altro nome, ma la cosa è stata fermata da un amico in un caso e da una conoscente nell'altro. Senza la prima pungente esperienza, non sarei stato in campana e non avrei chiesto ai due personaggi che pubblicamente ringrazio, di darci un occhiata

ciao a tutti
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi