5 risposte a questa discussione

[renato]

Patellaria atrata Fries (Lecanidion atratum ?)

N°erbario: 4030502
Data di ritrovamento: 5 marzo 2004
Località: s.Luigi "boschetto", Trieste
Comune: Trieste
Altezza slm: 100 (?) m
Habitat: su ramo secco, legno nudo
Legit: Renato Cainelli
Determinatore: Renato Cainelli

Poco più che punti neri su legno secco scortecciato di latifoglia. I più grandi superavano di poco il millimetro.

Foto N° 1 (larghezza del campo visivo 31 mm)

Immagini Allegate

• 

[renato]

Le fruttificazioni erano già secche e le ho fatte rinvenire bagnandole abbondantemente.

Foto n°2

Immagini Allegate

• 

[renato]

L’imenio è strettamente impaccato. Le teste delle parafisi, che sopra avanzano gli aschi, non sono distinguibili per la presenza di materiale pigmentato che al microscopio appare nero-verdastro.
Gli aschi biseriati hanno una lunghezza di 140-160 µm.

Foto N°3 (cornice rossa a 250x250 µm)

Immagini Allegate

• 

[renato]

Le spore multisettate (8-10 volte) arrivano a 45 µm.

Foto N°4 (cornice verde a 50x50 µm)

Immagini Allegate

• 

[renato]

La forma ed il colore degli apoteci e la forma e le dimensione delle spore dovrebbe restringere il campo a Patellaria o a Patellariopsis. Le spore con più di otto setti e gli aschi negativi al Melzer portano a Patellaria. Le misure della microscopia si accordano bene con P. atrata tranne che per un particolare, le teste delle parafisi filiformi che dovrebbero arrivare a 5 µm.
Nel mio caso sono riuscito ad individuare con difficoltà cellule terminali clavate che però hanno un diametro doppio, di circa 10 µm.

Foto N°5 (cornice marrone a 100x100 µm)

Immagini Allegate

• 

[renato]

A destra dell’asco ne vediamo un’altra e così concludo.
L’unico riferimento che ho trovato è stato su British Ascomycetes, Dennis, dove però si fa riferimento alla chiave di Butler in Micologia, che non possiedo. Forse Gregor, che per queste cose è una miniera, mi potrà aiutare a trasformare questa presentazione in una scheda.

Foto N°6

Immagini Allegate

•