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Amanita fraudulenta


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9 risposte a questa discussione

#1 marinetto

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Inviato 19 agosto 2004 - 18:03

Amanita fraudulenta

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Marino Zugna
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#2 marinetto

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Inviato 19 agosto 2004 - 18:04

spore elittiche o largamente elittiche

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#3 marinetto

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Inviato 19 agosto 2004 - 18:05

assenza di giunti a fibbia alla base dei basidi

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Marino Zugna
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#4 marinetto

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Inviato 19 agosto 2004 - 18:07

velo generale con cellule sferocitiche in percentuale minoritaria rispetto alle ife cilindriche

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Marino Zugna
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#5 antonio

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Inviato 20 agosto 2004 - 11:30

Ciao Marino,
due curiosità ed una considerazione.
Chi è Landol? l'Amanita fraudolenta non dovrebbe avere il filo lamellare eteromorfo? come era?
Come cambiano i tempi, certo una volta era più facile bastava dire Amanita vaginata (che è anche un bel nome!). ora se trovi una Amanita del Gruppo e provi a dire vaginata, le possibilità di determinazione esatta si sono ridotte al lumicino e subito trovi qualcuno che bene che vada, ti dice ma no che cavolata dici!!
:docet: Antonio Gennari

#6 marinetto

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Inviato 20 agosto 2004 - 12:10

(antonio @ 20 Aug 2004 - 12:30)

Chi è Landol?

Landol è una località vicino al castello di Predijama, tu ci sei passato la volta che siamo andati assieme "ti ricordi l'albero cavo?" Immagine inserita

Amanita fraudolenta non dovrebbe avere il filo lamellare eteromorfo? come era?

Il filo lamellare era omomorfo ma secondo me, non è un carattere da prendere in considerazione più di tanto in quanto ho notato che altre specie che possiedono spesso il filo eteromorfo "A. battarrae e umbrinolutea", in alcuni casi esso non è presente, infatti, l'annerimento del filo, avviene nel momento del collasso delle cellule marginali che necrotizzano colorandosi di nero, ho notato questo particolare sia in esemplari giovani che adulti.
Per spiegarmi meglio, in una raccolta, ho notato che due esemplari apparentemente giovani ed allo stesso stadio di maturazione avevano il filo lamellare differente, ciò in un primo momento mi ha messo in crisi, poi ho fatto buon viso a cattivo gioco ed ho pensato ad un diverso tempo di collassamento delle cellule marginali con conseguente colorazione.
Probabilmente questo trhead ti è sfuggito, dacci un'occhiata e vedrai che bel caos link

Come cambiano i tempi, certo una volta era più facile bastava dire Amanita vaginata (che è anche un bel nome!). ora se trovi una Amanita del Gruppo e provi a dire vaginata, le possibilità di determinazione esatta si sono ridotte al lumicino e subito trovi qualcuno che bene che vada, ti dice ma no che cavolata dici!! Immagine inserita Antonio Gennari

hai ragione, ma è così ed in fin dei conti c'era da aspettarselo, quando si approfondisce un Genere i discorsi cambiano, certo che, con lo sviluppo della Micologia non si poteva pensare che non aumentassero anche le specie, il metodo di studio è cambiato i suoi criteri anche e non si può ignorare gli sviluppi di tutto ciò.
L'importante è "secondo il mio punto di vista", rimanere con i piedi ben piantati in terra Immagine inserita

Marino Zugna
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#7 marinetto

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Inviato 25 giugno 2007 - 16:21

Ho rifatto alcune misure in quanto il Q. medio non mi batteva e propongo le considerazioni del caso.

Le spore sono piuttosto differenti, nella forma, e il quoziente flette tra i limiti massimi del gruppo di specie a spore cosiddette "globose o subglobose" e quello medio del gruppo a spore "largamente ellissoidi o ellittico-allungate".

N.B. la tabella proposta da C. Bas le misure sono riportate così:

globose Q. da 1,0 - 1,05
subglobose Q. da 1,05 - 1,15
largamente ellissoidi Q. da 1,15 - 1,3
ellissoidi Q. da 1,4 - 1,6
oblunghe Q. da 1,6 - 2,0
cilindriche Q. da 2,0 - 3,0
bacilliformi Q. > 3,0


nella tabella sottostante, osservando il quoziente delle spore, troveremo infatti le seguenti percentuali:
globose Q. da 1,0 - 1,05 = n° 5 spore
subglobose Q. da 1,05 - 1,15 = n° 21 spore
largamente ellissoidi Q. da 1,15 - 1,3 = 16 n° spore "comprese anche le spore con Q. 1,15".
ellissoidi Q. da 1,4 - 1,6 = n° 0 spore.

Come si nota i massimali delle spore globose vanno a sovrapporsi con i minimali delle spore subglobose "e così via", in questo modo per avremo, per un numero di 35 spore misurate, un numero di 42 valutazioni.

La tabella delle percentuali secondo la regola proposta da Bas, dove si nota una maggiore percentuale di spore subglobose seguita da quella delle spore largamente ellissoidi e da una minima percentuale di spore globose

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#8 marinetto

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Inviato 25 giugno 2007 - 16:26

In una successiva tabella da me proposta, dove, in questo caso, i massimi ed i minimi non si sovrappongono, i risultati sono piuttosto differenti per quanto riguarda le spore di forma largamente ellissoidi, mentre salgono appena di un'unità per quelle di forma subglobosa e rimangono invatriate per la forma globosa.

globose Q. da 1,0 - 1,05 = n° 5 spore
subglobose Q. da 1,06 - 1,15 = n° 20 spore
largamente ellissoidi Q. da 1,16 - 1,3 = n° 10 spore
ellissoidi Q. da 1,4 - 1,6 = n° 0 spore

Si noterà però che, il numero di spore dei quozienti sia identico a quello della misurazione e cioè di 35 unità.

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#9 marinetto

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Inviato 25 giugno 2007 - 16:27

le misure

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#10 marinetto

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Inviato 25 giugno 2007 - 16:50

come ben si nota, nella realtà e tutt'altro che semplice, e non basta certamente creare e/o seguire delle regole per venirne fuori.
Come ben sappiamo i funghi non hanno regole e se le hanno non sono certamente quelle che noi vogliamo, in qualche modo, dettargli.
Non è che, con questo, voglia dire che non serve a nulla crearle, anzi ben vengano le chiavi, le tabelle, gli schemi e quant'altro sia d'aiuto per lo studio della Micologia, ma, la prima cosa che bisogna avere ben chiara nella mente è che, senza uno studio costante e una seria applicazione nella metodologia di studio e della tassonomia non ne verremo mai fuori.

Certo che lo studio delle Vaginatae (così come per tutti i funghi), va affrontato in modo serio il più metodico possibile, a tal proposito faccio notare che su BGMB 43 (2): 41-59, 2000 in un bellissimo articolo intitolato "Note sulla metodologia per lo studio del genere Amanita (Agaricales" ) Rodham E. Tullos spiega magnificamente come affrontare lo studio di questo "ancora inesplorato", genere.
La sua lettura farà intuire al lettore quali e quante cose si debbano osservare e quanti dati si debbano sommare, associare e valutare prima di fare un'ipotesi determinativa.

Ah! dimenticavo la specie discussa :)
A. fraudulenta non è più un taxon valido e va sostituito con: Amanita subfraudulenta Contu, (2005).
Rimane il fatto che le misure sporali non mi hanno affatto convinto, anche se, la forma di queste spore potrebbe essere definita; da subglobose a largamente ellissoidali (con una minima parte di spore globose) e quindi rientrare nel range di subfraudulenta.

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Marino Zugna
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