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Alberi e arbusti


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14 risposte a questa discussione

#1 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:40

PINO MUGO o Pino montano ( in Abruzzo Zeppino) : Pinus mugo. In alta quota, dove neppure abeti e cembri vivono per il vento e la neve, i pini mughi resistono ancora, cespugliosi e bassi. Nelle fiabe si racconta che sulle cime più alte gnomi e fate dei boschi possono trovarvi rifugio nelle notti più fredde perché questo albero,piccolo ma tenace e forte, è l’ultimo riparo contro le intemperie.
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#2 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:41

La forma di questo pino è caratteristica e inconfondibile. Ha un portamento prostrato, con rami molto flessibili e incurvati verso l’alto. Quando la neve lo ricopre o addirittura lo seppellisce per intero, il mugo non oppone resistenza ma adagia i propri rami piegandosi al peso. L’adattamento di questa pianta alle zone lungamente innevate giustificano pienamente l‘appellativo di “pino delle nevi”. Cresce spontaneo sulle Alpi e sull’Appennino abruzzese e campano, da 500 metri a 2700 (Maiella)
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#3 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:41

Gli aghi, piuttosto duri, sono inseriti sui rami a gruppi di due, sono verdi scuri, lunghi 3-8 cm. A sezione semicilindrica, con margini finemente dentati, punta rigida e pungente
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#4 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:42

I coni sono piccoli, e rimangono a lungo sull’albero. Dalle gemme e dai rametti si distilla l’Olio di mugo (mugolio)usato in farmacia per le proprietà medicamentose e balsamiche.
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#5 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:43

PINO D’ALEPPO: Pinus halepensis . E’ un albero ampiamente diffuso in tutto il Mediterraneo; in Italia cresce lungo le coste, selvaggio o coltivato, spesso in luoghi sorprendenti come sulle rocce a picco sul mare, oltre che sui litorali sabbiosi delle zone a clima caldo e arido. All’interno si trova soprattutto in Umbria e Abruzzo, fino a 700 m.
Molto ramificato e dalla chioma leggera , ha rametti riuniti a formare masse globose separate e visibili da lontano
La corteccia è molto resinosa e per questo sulle piante adulte si pratica la resinazione.
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Messaggio modificato da patrizia, 08 settembre 2005 - 19:45

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#6 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:44

Gli aghi sono inseriti sui rami a gruppi di due, sono lunghi 7-12 cm., sono sottili, non rigidi, a margine dentato e di colore verde chiaro.
I coni ,lunghi circa 8-10 cm. sono conici, bruno rossastri e portati da un breve peduncolo; le squame sono piatte e irregolari e hanno ciascuna una piccola protuberanza grigiastra. Non hanno resina sulla superficie.
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#7 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:46

PINO DOMESTICO o PINO DA PINOLI : Pinus pinea, , dalla caratteristica e inconfondibile forma a ombrello aperto, simbolo stereotipato della flora mediterranea; viene in mente la “veduta da Posillipo”, celeberrima cartolina in cui Napoli e il Vesuvio, appaiono come scenario per quell’unico bellissimo esemplare di pino domestico .Da qualche anno quel pino non c’è più, è stato tagliato, ma resta ancora nelle cartoline perché Napoli non può farne a meno.
Cresce in un vasto areale, sia sulle coste tirreniche che quelle dell’alto adriatico, dove forma boschi e pinete abbastanza estese.
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#8 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:47

Il fusto è ricoperto da una corteccia rosso scura-aranciata, divisa in placche poligonali e caratterizzata da profonde fessure verticali. La resina prodotta si presta a usi particolari (catrame,pece)
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#9 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:48

Gli aghi, a sezione semicircolare, sono riuniti in gruppi di due, lunghi 8-20 cm. Con margine finemente dentato(se passate un ago tra le dita, la dentatura si sente al tatto), un po’ contorti, apice acuto leggermente pungente
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#10 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:48

Nelle conifere, ho già detto,le pigne ingrossano e maturano lentamente : nel pino da pinoli impiegano 3 anni. Il primo anno si ha una piccola pigna grossa come un noce, il secondo anno la pigna ingrossa rapidamente ma è ancora verde e immatura, e solo il terzo anno è matura completamente. E’ globosa,compatta, rossiccia, piuttosto grossa e pesante ( mai parcheggiare l’auto sotto un pino domestico!)
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#11 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:49

Solo nella primavera dell’anno successivo si aprono e lasciano cadere i semi aromatici, i pinoli: ogni pigna può contenere circa 50 pinoli.
Di solito il pino da pinoli comincia a fruttificare verso il decimo anno di età, ma una buona produzione si ha solo dal 30° anno (il pino domestico può vivere anche più di 200 anni)
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#12 patrizia

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Inviato 08 settembre 2005 - 19:50

I semi sono duri, ricoperti di una polvere violacea e vanno spezzati a colpi di pietra per ottenere i pinoli oblunghi,minuscoli,inconfondibili anche nel sapore: ricchi di grassi,hanno un leggero sapore di resina che si trasforma quando si tostano leggermente nel forno. Sono molto utili in cucina per aromatizzare carni,verdure ,salse(indispensabili nel pesto alla genovese), per dolci ecc.
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#13 Franco

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Inviato 12 settembre 2005 - 09:36

Ciao a tutti, vorrei aggiungere una piccola curiosità sul pino mugo.

Gli aghi sono in gruppi di due o tre e questa caratteristica consente di separare agevolmente le "varietà" di questa specie


Patrizia:

Gli aghi, piuttosto duri, sono inseriti sui rami a gruppi di due, sono verdi scuri, lunghi 3-8 cm. A sezione semicilindrica, con margini finemente dentati, punta rigida e pungente
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pur essendo considerato una specie a due aghi, produce fascetti a tre.

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Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia

#14 Nicandro

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Inviato 12 settembre 2005 - 13:21

C'è un grande Pino d'Aleppo di fronte alla cucina della casa dove abito. D'agosto, verso le ore 14, 15, per la grande calura, si sentono le pigne che si aprono di colpo con un caratteristico rumore scrocchiante e spesso i piccoli semi scendono giù in vortice perchè forniti di una piccola "ala" che li fa ruotare su se stessi.
In primavera, invece, le infiorescenze mandano giù tanto di quel polline da ingiallire la macchina che si trova parchegggiata di sotto!
Ciao.
Nicandro
Vittorio Carcò
Cagliari

#15 patrizia

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Inviato 12 settembre 2005 - 22:28

C'è un grande Pino d'Aleppo di fronte alla cucina della casa dove abito. D'agosto, verso le ore 14, 15, per la grande calura, si sentono le pigne che si aprono di colpo con un caratteristico rumore scrocchiante e spesso i piccoli semi scendono giù in vortice perchè forniti di una piccola "ala" che li fa ruotare su se stessi.
In primavera, invece, le infiorescenze mandano giù tanto di quel polline da ingiallire la macchina che si trova parchegggiata di sotto!


Ciao Nicandro,
mi sembra di vedere con gli occhi quanto hai descritto così bene! E’ vero, molti semi delle conifere (ma non tutti, ad es i pinoli) sono provvisti di una piccola ala che serve per volteggiare nell’aria o rimanerne il più a lungo possibile per andare lontano dalla pianta madre a germogliare.

Ho visto spesso macchine “gialle” del polline prodotto per lo più in quantità industriali ( milioni di granuli per pianta) dai pini: e sai perché le conifere, in generale ne producono così tanto? Perché in questo caso non sono gli insetti che trasportano il polline da una pianta a un’altra pianta, ma il vento (la cosiddetta impollinazione anemofila). Ma è un trasporto del tutto casuale, dove una percentuale elevata dei milioni di granuli prodotti da una singola pianta vanno persi senza riuscire a raggiungere l’obiettivo: solo producendone tanti queste piante saranno sicure che almeno qualche granulo arriverà a buon fine.
Non c’è mai nulla di casuale in natura, tutto quanto ha sempre un significato e uno scopo… :D
Ciao

:wub:
patrizia
Modena




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