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I Frassini


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25 risposte a questa discussione

#1 patrizia

patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:31

Il genere Fraxinus appartiene alla Fam. delle Oleaceae, ed è noto specialmente per il suo legname pregiato, adatto per la fabbricazione di mobili.
Le 3 specie di frassini presenti sul territorio italiano possono già essere identificate sulla base dei fiori e del relativo periodo di fioritura, e osservando anche le gemme; un po’ meno evidenti sono invece i caratteri delle foglie, soprattutto per la loro notevole variabilità.

Verso la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, prima di mettere le foglie per favorire l’impollinazione ad opera del vento, fiorisce il frassino maggiore, Fraxinus excelsior L. A questa fioritura di solito non si presta attenzione perché i fiori sono piccoli e poco vistosi: privi di corolla, sono riuniti in piccoli gruppetti dove risalta il colore rossastro degli stami
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#2 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:32

E’ un albero alto anche 20-30 metri che difficilmente forma boschi puri: per lo più si trovano individui sporadici che tendono a infiltrarsi nei boschi misti.
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#3 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:32

Ama i terreni fertili, freschi e umidi; è comune nell’Italia settentrionale, sulle Alpi fino a 1700 metri e nell’Appennino centro settentrionale, rarissimo o completamente assente nel Meridione e nelle isole..
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#4 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:33

Sui tronchi giovani e sui rami la corteccia è liscia, grigioverde, mentre negli esemplari adulti si fessura sul tronco.
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#5 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:34

Soprattutto in inverno i rami presentano delle inconfondibili gemme nere e vellutate, molto evidenti.
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Messaggio modificato da patrizia, 26 aprile 2006 - 21:40

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#6 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:34

La terminale è più grossa e piramidale, le laterali sono opposte e più piccole.
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#7 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:35

Dalle gemme, in primavera spuntano le giovani foglie
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#8 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:36

Le foglie, lunghe fino a 25 cm., sono composte da piccole foglioline allungate , dentate e con apice appuntito. Le foglioline, all’apparenza singole,in realtà sono parti di un’unica foglia profondamente incisa fino alla nervatura centrale.
La foglia del frassino maggiore è composta da 7 a 13 foglioline, opposte a coppie e con una terminale all’apice: in termine botanico, si dicono imparipennate, cioè con un numero dispari di foglioline (basta guardare se, oltre alle coppie di foglioline opposte, all’apice ce n’è una singola, che fa il numero dispari: se questa mancasse si hanno le foglie composte paripennate, cioè con un numero pari di foglioline).
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#9 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:37

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#10 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:38

I frutti sono Samare ( come quelle dell’olmo), contenenti un unico seme ovale con un’ala membranacea allungata,smarginata all’apice, verde quando immatura, di colore bruno a maturità verso settembre-ottobre e che spesso rimane a lungo sulla pianta anche in inverno.
La forma di questo frutto, a pala di elica, serve ad imprimergli, al momento del distacco dalla pianta, un movimento rotatorio elicoidale che ritarda la sua caduta a terra , a favorire così la dispersione e l’allontanamento ad opera del vento
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#11 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:40

Si fanno notare invece, tra aprile e maggio, i fiori profumati dell’orniello,Fraxinus ornus L., che dei tre frassini italiani è l’unico con fiori muniti di una piccola corolla a sottili petali bianchi e lunghi stami gialli, ed è anche il solo a fiorire quando le foglie sono già ben sviluppate .
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#12 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:41

I fiori sono raggruppati in infiorescenze terminali erette
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#13 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:42

E’ un albero spesso con portamento cespuglioso, in genere alto 8-10 metri, (raramento oltre 20 metri). Ha una corteccia liscia, grigio cenere sul tronco, verdastra sui rami.
Dei tre frassini, l’orniello è sicuramente il più diffuso: è presente infatti in tutte le nostre regioni, comune soprattutto nelle Prealpi centrali e orientali, nell’Appennino settentrionale e centrale, e più raro nel meridione e nelle Alpi occidentali. Cresce nei boschi misti di latifoglie e nelle boscaglie degradate, dal livello del mare fino a circa 700 m. di altezza, preferibilmente su suoli sassosi e calcarei; in alcuni casi arriva anche a 1500 m. di altezza
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#14 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:42

Le gemme sono vellutate, di colore variabile dal grigio cenere al bruno , bel diverse da quelle del frassino maggiore.
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Messaggio modificato da patrizia, 26 aprile 2006 - 21:44

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#15 patrizia

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#16 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:45

Dalle gemme spunteranno le giovani foglie
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#17 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:45

Le fogli, imparipennate, sono composte da 7-9 foglioline ovali con il bordo leggermente seghettato
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#18 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:47

Il frutto, una Samara, contiene un seme tondeggiante e ha una lunga ala membranosa a pala , verde quando immatura, bruna quando maturano in settembre-ottobre. Anche questi rimangono a lungo indecomposti sulla pianta o sul terreno: la sezione dei semi (tondeggianti nell’orniello e ovali nel frassino maggiore) può essere un utile elemento identificativo in inverno (insieme alle gemme, naturalmente)
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#19 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:48

Fraxinus ornus , e in particolare alcune sue varietà, è conosciuto sin dai tempi della Grecia antica come l’albero della Manna : dal suo tronco si estrae una sostanza zuccherina gialla che sgorga in seguito a una serie di incisioni effettuate sul tronco stesso , e che altro non è che la linfa elaborata che discende nella parte più esterna , sotto la corteccia della pianta .Questo liquido zuccherino si rapprende a contatto con l’aria trasformandosi in una sostanza biancogiallognola e dolciastra chiamata manna, successivamente raccolta e messa ad asciugare al sole. Perché la solidificazione avvenga è necessaria assenza di pioggia, bassa umidità e alta temperatura. Si dice che la stagione della raccolta corrisponde a quella delle cicale: finchè cantano sgorga la manna.
In passato la manna veniva utilizzata per preparare la mannite, un blando lassativo usato in pediatria. Oggi la mannite viene ottenuta industrialmente dai sottoprodotti della fabbricazione dello zucchero da barbabietola e questo ha ridotto notevolmente la coltivazione delle diverse varietà di frassino da manna,che per secoli ha contribuito a sostenere l’economia di intere popolazioni della Sicilia, e caratterizzato il paesaggio e i terreni argillosi delle Madonne.
Una curiosità
La biblica “Manna “ degli Ebrei che cadeva dal cielo nulla ha a che fare con quella che si raccoglie dai frassini: secondo gli studiosi altro non era che una pioggia di frammenti di Lecanora esculenta, un lichene che cresce ancor oggi negli altipiano nordafricani e sulle rocce delle regioni steppiche dell’Asia minore Il tallo di questi licheni invecchiando si secca , si stacca dalle rocce e viene disperso frammentato dal vento. Possono viaggiare leggeri anche per grandi distanze finchè ricadono a terra come pioggia dal cielo formando dei tappeti bianchi. Raccolti, macinati e cotti hanno il sapore della focaccia all’olio. Ancor oggi molte popolazioni nomadi dell’Asia minore raccolgono e si cibano di questi licheni.

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#20 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:49

Tra novembre e fine gennaio, quindi prima della comparsa delle foglie fiorisce il frassino meridionale, Fraxinus oxycarpa Bieb. , i cui fiori sono molto simili a quelli del Fraxinus excelsior, . E’ diffuso in tutte le regioni meridionali, nelle isole, in Toscana, molto raro nella mia regione , si trova anche sulle sponde del Lago di Garda e lungo il Ticino. Vive nei boschi umidi, lungo i fiumi fino a circa 1000 m. di altezza Non ho molte foto a disposizione.
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#21 patrizia

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Inviato 26 aprile 2006 - 21:51

Raggiunge al massimo 25 m. di altezza, sul tronco ha corteccia screpolata.
Le gemme sono più piccole di quelle del frassino maggiore, di colore variabile dal ferrugineo al verde bruno e al grigio .
Le foglie sono composte da 5-7 foglioline(raramente fino a 13), più strette e allungate rispetto a quelle degli altri due frassini, e dentellate sul margine.
I frutti sono samare, con ala membranosa allungata, ma tronca all’apice o appena appuntita.
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#22 nevia

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Inviato 27 aprile 2006 - 13:07

Patrizia sei grande,avevo fotografato degli alberi perchè non capivo di cosa si trattasse.

Leggendo il tuo post,adesso lo so.

Un abbraccio ciao Nevia :sigh:
Nevia
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#23 edulo

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Inviato 27 aprile 2006 - 13:22

:( Cara Patrizia ti ringrazio per la dedica :sigh: .
Come sempre hai fatto un buon lavoro,preciso e facile da capire.
Non a tutti e' semplice esternare le proprie conoscenze.
A te riesce benissimo.
Anzi direi che sei unica :D :wub: .
Occhio che passa Bruno!
Vincenzo Di Sabatino

#24 gianpiero

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Inviato 27 aprile 2006 - 19:36

Ottimo e coerente al tempo, non per nulla è tempo di frassini... e di morchelle :sigh:
La zona marittima attigua alla foce dell' Isonzo è tutta decorata dalla fioritura dell' Orniello;
una parte delle essenze aromatiche di questo fiore è molto gradevole all'olfatto.
Gianpiero Lui - Monfalcone
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#25 patrizia

patrizia

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Inviato 27 aprile 2006 - 20:19

non per nulla è tempo di frassini... e di morchelle :D


nelle mie zone, intorno ai 1000 m. l'abbinata frassini ( Fraxinus excelsior) e morchelle è un'accoppiata...vincente! :sigh: :mago!:

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