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Xerocomus rubellus


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3 risposte a questa discussione

#1 gambr

gambr

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Inviato 07 marzo 2006 - 22:57

Complimenti! Specialmente per essere riuscito a trovare la varicella del rubellus... in questo caso proprio lavoro certosino :wub:

Ciao
Gianni

#2 Giampietro

Giampietro

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Inviato 08 marzo 2006 - 10:18

Perdona la mia ignoranza, ma i boleti li conosco poco e per giunta quel poco che conosco riguarda solo l'aspetto macroscopico.

La domanda mi sorge spontanea (alla Lubrano, tanto per intenderci :wub: ):

Ma la cute dei boleti, non presenta altre differenziazioni?

Non ci sono cistidi, peli...che possono essere messi in evidenza?

Da quello che emerge dall'esame, la identificazione della specie si basa sulla dimensione delle spore....


Giampietro

#3 propolis

propolis

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Inviato 08 marzo 2006 - 10:37

La forma di Merinetto è quella che ancora qualcuno chiama Xerocomus communis, praticamente un rubellus con cappello bruno-grigiastro

#4 marinetto

marinetto

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Inviato 08 marzo 2006 - 14:10

Ma la cute dei boleti, non presenta altre differenziazioni?

certo che le presenta così come in molte specie di molti altri generi però, come in tutte le cose, se non approfondisci la materia potrebbero sembrare tutte uguali. Negli Xerocomus una sostanziale differenza la trovi nella pileipellis di X. impolitus, completamente differente dal suo simile X. depilatus e dalla maggior parte degli xerocomi. Altro eloquente esempio, quello di Leccinum carpini a differenza degli altri appartenenti a questo genere.

Non ci sono cistidi, peli...che possono essere messi in evidenza?

ci sono eccome se ci sono "in verità non in molti! casi", ma essi vanno evidenziati la dove questi possono avere un valore differenziale. Ad esempio: ife-pruinatus = ife fortemente positive al melzer, oppure i cistidi, fortemente annerenti in melzer, di B. poikilochromus.

Da quello che emerge dall'esame, la identificazione della specie si basa sulla dimensione delle spore....

anche quì, come per la pileipellis, bisogna leggere i dati in un ottica particolare, certe specie hanno differenze significative nella lunghezza o larghezza, il più delle volte ci si basa sul Quoziente (parlo soprattutto "ma non solo", per gli Xerocomus). In altri generi delle Boletales le spore possono essere anche completamente differenti ma non credo che per distinguere Strobilomyces da Suillus occorra osservare le spore dato che i due generi come la maggior parte delle Boletales sono ben distinguibili macroscopicamente.

Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso





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