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Il Castagno


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18 risposte a questa discussione

#1 patrizia

patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:39

Il castagno, Castanea sativa Miller , Fam. Fagaceaee è un albero alto in genere sui 20 m. eccezionalmente anche 30-35 m. ,il cui tronco può raggiungere i 4-5 metri di diametro. Ha una chioma ampia, irregolare, espansa.
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Messaggio modificato da patrizia, 18 ottobre 2006 - 20:39

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#2 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:40

Il castagno, con i suoi 800.000 ettari di estensione , divisi fra ceduo e fustaia, è la specie forestale più diffusa in Italia .
FOTO 2 castagno a ceduo con polloni laterali

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#3 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:41

Cresce su terreni acidi ( anche se tollera quelli calcarei con un buon contenuto in potassio), freschi e profondi , mentre evita quelli argillosi.I limiti altitudinali del castagno sono alquanto variabili, andando da un minimo di 300-400 m. fino a 1000 m. di altitudine, a volte come sulle pendici dell’Etna, fino a 1500-1600 m. Il miglior rendimento ( qualitativo e quantitativo) lo dà tra i 500 e gli 800 m. , su terreno siliceo, un terreno che si presta facilmente a elaborare una concimazione naturale con le foglie che cadono a fine autunno producendo cosi un buon humus.
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#4 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:41

Specie longeva a crescita rapida, lo si incontra facilmente in esemplari secolari di notevoli dimensioni.
FOTO 4

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#5 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:42

La corteccia è grigia e quasi liscia negli esemplari giovani, nelle piante adulte è piuttosto spessa, bruna, profondamente scanalata con fessure ad andamento a spirale.
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#6 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:42

Ha foglie caduche, lunghe anche 15-20 cm, un po’ coriacee , disposte a spirale sui rami, con un breve picciolo;hanno forma lanceolata, acuminate con il margine dentato e 10-20 paia di nervature in rilievo. Una caratteristica è che ogni nervatura secondaria, che parte dall’asse principale, a pettine verso il margine della lamina fogliare, si prolunga in un dente.
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#7 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:43

La pianta fiorisce in giugno.
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#8 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:44

I fiori sono a sessi separati sulla stessa pianta: quelli maschili si sviluppano in amenti (infiorescenze a grappoli) giallastri,eretti. Gli amenti venivano mescolati al tabacco o anche fumati da soli, arrotolati a tre o a quattro,nelle cartine da sigaretta
FOTO 8

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#9 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:44

I fiori femminili, verdastri, da 1 a 3, si trovano alla base di quelli maschili.
FOTO 9

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#10 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:45

Sono protetti da un involucro squamoso che , dopo la fecondazione maturando diventerà il riccio spinoso, prima verde poi bruno chiaro, che racchiude i frutti.
FOTO 10

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#11 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:46

FOTO 11

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#12 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:47

FOTO 12

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#13 patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:48

Il frutto è dato da 1 a 3 acheni (castagne) provvisti di un involucro bruno e coriaceo (buccia) , lucido e striato ,con una grossa cicatrice alla base e un pennacchio (torcia) all’apice , residuo di parti del fiore.
Le castagne sono racchiuse da un involucro coperto da lunghi aculei (riccio) che alla maturazione si spacca in 4 valve liberandole.
Della pianta, oltre alla forma selvatica,esistono diverse varietà coltivate per il frutto: le più pregiate sono dette “ marroni”, grosse e ovoidali, ma ci sono anche castagne “domestiche” che fanno degna concorrenza al marrone, sia per grossezza che per bontà, mentre le castagne “selvatiche” sono molto piccole e meno dolci
FOTO 13

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#14 patrizia

patrizia

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Inviato 18 ottobre 2006 - 20:49

Non esistono in Italia boschi di castagno sicuramente indigeni e spontanei: tutti i castagneti, ormai parte integrante del paesaggio italiano dando l’impressione di una naturalizzazione completa, costituiscono il risultato della diffusione operata dall’uomo in epoche remote come pianta coltivata per la castagna.
Fino a non molti anni fa, per le popolazioni delle zone collinari e montane avere un castagneto era una fortuna: le castagne erano la principale fonte di nutrimento, da mangiare bollite o arrosto e, seccate e macinate, davano una farina utilizzata per preparare polente, castagnacci e persino forme di pane, e per questo il castagno veniva chiamato anche ”albero del pane”. Il legno serviva per riscaldarsi, per costruire case e mobili, pali per i vigneti e botti; dalla corteccia si estraeva tannino per la concia delle pelli; c’erano le foglie a far da lettiera agli animali e da concime per il terreno, e anche i fiori, con il paziente lavoro delle api, davano un ottimo miele di colore bruno.
A partire dai primi del 900 i castagneti italiani hanno subito una drastica riduzione di superficie, colpiti da due malattie molto gravi causate dai microfunghi Phytophtora cambivora ( il mal dell’inchiostro) e più tardi, intorno al 1940 si è aggiunta l’Endotia parasitica ( cancro della corteccia). Per quanto riguarda il mal dell’inchiostro, il problema è stato aggirato innestando le varietà da frutto su portainnesto giapponese(C.crenata) o cinese ( C.mollissima), resistenti alla malattia.Contro il cancro si sono sviluppati spontaneamente ceppi resistenti, tanto che oggi la malattia è in netta regressione.

Pianta davvero generosa, il castagno ,che, oltretutto, arricchisce enormemente ,con la sua presenza , l’ecosistema legando a sé una fauna e una flora molto varia, anche fungina………
FOTO 14

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#15 Ennio

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Inviato 18 ottobre 2006 - 22:33

Complimenti Patrizia per questa bellissima descrizione, spero tu faccia altrettanto per altre essenze, almeno le più comuni,
ciao Ennio
Ennio Carassai
AMB Macerata

#16 patrizia

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Inviato 19 ottobre 2006 - 19:21

.......spero tu faccia altrettanto per altre essenze, almeno le più comuni,


Ciao Ennio, grazie.
Se scorri a ritroso il subforum “un pò di piante”, potrai trovare qua e là altre semplici schede, come quella del castagno, per: Frassini, querce, pini, abeti, nocciolo, corbezzolo, ginepri, aceri, faggio….
Patty
patrizia
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#17 brunoceppo

brunoceppo

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Inviato 19 ottobre 2006 - 20:34

Ciao,
per fare una sequenza di foto come quelle egregie di Patty devi lavorarci almeno
1 anno, e la cosa non è agevole.
Sarebbe bello avere uno spazio meglio dedicato a queste ottime schede che
potrebbero interagire con quelle dei funghi esclusivi.
Ma il tempo è troppo tiranno e di pensionato ne abbiamo uno solo e gia lo
"massacriamo" con i funghi. :P

Ciao Patty e grazie.

bruno
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo

#18 gianpiero

gianpiero

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Inviato 20 ottobre 2006 - 19:35

ci ho pensato anch'io, potrei portare in evidenza alcune schede ma sarebbe discriminante.
Chi vale di più ? Fiori arbusti o alberi ? Se mettiamo tutto in evidenza siamo punto ed a capo

Ci penso un attimo, per dare senso ad una evidenzazione che abbia un minimo di criterio. ciao :P
Gianpiero Lui - Monfalcone
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#19 patrizia

patrizia

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Inviato 20 ottobre 2006 - 21:47

potrei portare in evidenza alcune schede ma sarebbe discriminante.
Chi vale di più ? Fiori arbusti o alberi ? ....

Ciao Gianpiero,
apprezzo la tua “titubanza” ………e siccome mi sento quantomeno tirata in causa, ecco quello che penso:
la mia idea è ed è sempre stata che questo forum sia principalmente un Forum micologico , in cui “A parte i funghi…ci possono essere anche “ un po’ di piante” per chi è interessato all’argomento.
E se qualche scheda di piante può essere utile e integrarsi con la micologia, non ritengo discriminante spostarle o metterle in evidenza ( come meglio credete opportuno) lasciando il resto nel suo spazio. E’ semplicemente un utilizzo diverso di alcuni post che può essere di interesse per i micologi , e che non diminuisce il “valore” , per dirla con le tue parole, degli altri post che invece vengono apprezzati da chi si interessa di botanica.

Patty :P
patrizia
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