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[renato]

Pochi sporangi ancora intatti in una colonia preda dei funghi parassiti che prima o poi devastano le fruttificazioni di Cribraria. Spiccavano per il colore aranciato molto vivo.

Foto N°1

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[renato]

Soffiando via le spore si comincia a vederci più chiaro.

Foto N°2

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[renato]

Lo sporangio in primo piano visto da vicino.

Foto N°3

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[renato]

Le maglie della rete sono molto ampie e i nodi sono ridotti ai minimi termini.

Foto N°4

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[renato]

Per sfruttare il campione al massimo vediamo lo stesso sporangio dall’altra parte.

Foto N°5

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[renato]

Calice striato radialmente con denti irregolari, ma molto ben definiti,

Foto N°6 (cornice blu alta 0,5mm)

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[renato]

Il margine del calice e le striature sono ricoperti da microgranuli.

Foto N°7 (cornice marrone alta 100 um)

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[renato]

Le caratteristiche della rete e quelle minimali dei nodi si possono apprezzare meglio.

Foto N°8

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[renato]

Esaminiamo un nodo un po’ più sviluppato. Si nota bene la presenza di microgranuli piuttosto chiari.

Foto N°9 ( cornice verde a 50x50 um)

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[renato]

Le spore, mediamente da 8 um, sono spesso allungate ed hanno la caratteristica di presentare, oltre alle verruche, tracce di un reticolo grossolano.

Foto N°10

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