Peziza lobulata (Velen.) Svrček, Česká Mykol. 30(3-4): 130 (1976)
Basionimo: Plicaria lobulata Velen. 1939
Sinonimi: Aleuria violacea (Persoon) Fries ss. BOUDIER, Icones Mycologicae: 276, 1905.
Plicaria lobulata Novitates Mycologicae: 196 (1939).
Peziza violacea Persoon ss. Dennis; Britsh Ascomycetes: 20, pl. V j, 1978.
Peziza pseudoviolacea Donadini, Bull. Soc. linn. Provence 31: 27 (1979) [1978].
Non Peziza violacea Persoon ss. BRAINTENBACH & KRÄNZLIN, Camp. De Suisse 1: 55, 1984 = Peziza moseri Aviz.-Hersh. & Nemlich, Israel J. Bot. 23(3): 157 (1974).
Sistematica: Pezizaceae, Pezizales, Pezizomycetidae, Pezizomycetes, Pezizomycotina, Ascomycota, Fungi
Descrizione macro della raccolta
Ascomi all’inizio a forma di coppa, quindi appiattiti e ondulati, lobati, larghi (5) 10-30 mm, sessili.
Superficie imeniale da liscia a finemente rugulosa. Al momento della raccolta di colore ocraceo-bruniccio, apparentemente senza toni lillacini. Dopo alcuni giorni si iniziano a notare tonalità ocraceo-lillacine subentranti all’ocra-brunastro del momento della raccolta.
Superficie esterna da ocracea a ocraceo-bruniccia, in seguito, dopo alcuni giorni, cangiante al ocra-grigiastro soffuso di lilla; finemente forforacea all’estremo margine (lente), bordo intero, in gioventù finemente dentellato, più o meno fessurato negli esemplari adulti. Sia nell’imenio che nella superficie esterna si sono notate alcune zone con evidenti colorazioni verdi, le quali, dopo esame micro, si sono rivelate di natura vegetale.
Carne bianco-grigiastra mista ad una nuance di lillacino; di consistenza cassante; punta con uno spillo secerne una quantità minima di siero opalescente.
Odore fortemente spermatico.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (12,0) 12,8- 13,27 -14,2 (14,8) x (7,3) 7,7- 7,95 -8,5 (8,7) µm; Q. = (1,5) 1,6- 1,67 -1,7; Vol. = (343) 405- 417 -534 (577) µm³, ellittiche, lisce, sostanzialmente prive di guttule, in verità, nelle spore immature si possono notare due piccole guttule, ai poli, presto scomparenti. A forti ingrandimenti (100x oil), osservate in H2O, nelle spore mature si riesce a percepire la presenza di una grossa guttula centrale. Osservate in blu Cotone Lattico a caldo (100x oil), in alcuni casi si notano due piccole guttule ai poli (mai la guttula centrale) e delle granulazioni plasmatiche.
Aschi 210-260 x 11-14,6 µm, J+ all’apice, cilindrici, con base pleurorinca, contenenti otto spore uniseriate.
Parafisi larghe (2,0) 2,3- 2,82 -3,8 (4,6) µm, da largamente filiformi ad inflate, ristrette ai setti, con setto terminale il più delle volte bifido e ricurvo, apice clavato, spesso (4,8) 5,4- 6,93 -8,1 (8,6) µm, fortemente pigmentato di una sostanza granulare bruno-violetto. In diversi casi, i segmenti mediani si sono dimostrati interessati da evidente fortulismo con spessore (6,2) 7,1- 8,01 -11,7 (15,5) µm.
Imenio spesso in media 250 µm, molto scuro (brunastro).
In un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne (compresi gli aschi), misurava all’incirca 2000 µm, abbiamo riscontrato 4 strati così differenziati:
1/ Subimenio spesso in media 100 µm, a textura intricata (ben differenziato dalla struttura sottostante), formato da ife cilindriche, spesse (4,3) 4,4- 5,42- 7,5 µm.
2/ Excipulum medullare superiore spesso 900 µm, a textura globulosa, formata da grosse cellule subglobose (41,6) 42,4- 57,36 -84,0 (94,8) µm, frammiste a connettivi cilindrici con diametro di (5,1) 5,2- 8,10 -10,9 (11,2) µm.
3/ Excipulum medullare inferiore spesso 400 µm, a textura intricata, formata da ife cilindriche (4,7) 5,0- 6,04 -7,7 (8,4) µm.
4/ Excipulum ectale spesso 350 µm, a textura globulosa tendente a globuloso-angularis, formato da cellule subglobose, misuranti (15,9) 16,1- 20,03 -36,6 (37,0) µm. Questo insieme, visto in sezione, si dimostra più scuro dello strato soprastante.
Osservazioni
Peziza lobulata è considerata come specie a colori lillacino-violetti. Colorazioni che, nel corso dello sviluppo, svaniscono volgendo presto alle tonalità ocraceo-brunastre. Nel caso di questa raccolta, la fase iniziale “quella dove gli ascomi possiedono toni lillacino-violetti”, era già “passata” e gli esemplari presentavano tutti una colorazione ocraceo-brunastra. In seguito, dopo aver racchiuso gli ascomi in una scatolina di plastica e deposti in frigorifero per un paio di giorni, essi avevano riacquistato nuovamente le colorazioni tendenti al lillacino-violetto.
Macroscopicamente molto simile e non ben differenziabile da altre pezize a colorazioni violette, pirofile o amanti dello stesso substrato è, per contro, abbastanza ben circoscritta dal lato microscopico. Si distingue agevolmente dalle consimili per possedere parafisi ben differenziate, aventi apice allargato, ricurvo, molto spesso bifido e con pigmento a contenuto granulare bruno-violetto; spore di taglia piccola, nella stragrande maggioranza fondamentalmente lisce anche a forti ingrandimenti e prive di evidenti guttule
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale fresco. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6 %, Floxina anionica, per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell'amiloidia degli aschi, il Blu Cotone lattico, a caldo, per evidenziare l’ornamentazione delle spore.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, ottenute da sporata o prelevate da zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macroscopiche sono state effettuate sia in habitat che in laboratorio. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo macchina di una fotocamera Reflex Canon EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 5035. Data di ritrovamento: 04/05/2013. Località: Male Loce. Comune: Hrpelie (SLO). Coordinate geografiche: 45°32'24.53"N14°06’05.33”E. Altezza slm: 565. Habitat: Bosco di Pinus sylvestris, sopravvissuto ad un incendio del 2012; in terra mista a resti carboniosi. Legit: Močnik Jože. Determinatore: Zugna Marino.
Data inserimento in erbario: 09/05/2013.
Bibliografia
Breitenbach, J. & F. Kränzlin -1981- Champignons de Suisse. Tome 1. Les Ascomycètes. Lucerne.
Dennis, R.W.G. -1981- British Ascomycetes. Vaduz, 585 pp. + addenda and corrigenda (avec planches).
Donadini, J.-C. -1981- Le genre Peziza dans le Sud-Est de la France, avec clé du genre pour la France. Université de Provence. Marseille, 199 pp. (+ planches).
Dougoud R. 2001 - Clé des discomycétes carbonicoles. Documents Mycologiques Tome XXX n° 120 2001
Franchi, P., Gorreri, L., Marchetti M. & G. Monti -1992- Funghi e cenosi di aree bruciate. Pisa. 149 pp.
Grelet L. J. 1979 : Réédition Les discomycètes de France d’aprés la classifications de Boudier
Jamoni P.G., 1997: Lo studio del genere Peziza- Funghi e Ambiente 1997.
Le Gal, M. -1947- Recherches sur les ornementations sporales des Discomycètes operculés. Thèse. Ann. Sc. Nat. Bot. 11 (8) : 73-297.
foto in habitat
Photo by: Jože Močnik
foto in studio dopo due giorni dalla raccolta.