Geopyxis carbonaria (Alb. & Schwein.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 8: 71 (1889)
Basionimo: Peziza carbonaria Alb. & Schwein., Consp. fung. (Leipzig): 314 (1805).
Sinonimi: Geopyxis carbonaria (Alb. & Schwein.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 8: 71 (1889).
Pustularia carbonaria (Alb. & Schwein.) Rehm, (1884)
Posizione sistematica: Pezizaceae, Pezizales, Pezizomycetidae, Pezizomycetes, Ascomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Ascomi 6-25 mm di diametro, da giovani a forma di coppa, quindi espansi a forma di largo imbuto, spesso con bordo ondulato e alle volte lacerato.
Superficie imeniale liscia, negli esemplari vecchi finemente pustulata; da opaca a brillante da ocracea a ocra-arancio più o meno intenso a seconda dell’umidità.
Superficie esterna liscia, concolore all’imenio o leggermente più chiara; margine vistosamente crenulato, di colore biancastro o beige chiaro.
Pseudostipite alto fino a 12 mm, conico, liscio e finemente corrugato, di colore beige, biancastro in basso; base rivestita da feltro miceliare bianco. Raramente subsessili.
Carne di poco conto, concolore. Odore e sapore banali.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (10,1) 11,3- 11,81 -14,1 (14,7) x (6,1) 6,7- 7,01 -7,9 (8,3) µm, Q = (1,3) 1,5- 1,71 -1,9 (2,1) µm, Vol. = (204) 283- 284,75- 438 (528) µm³; ellittiche, lisce, prive di guttule.
Aschi (194,4) 198,4- 207,01 -224,0 (224,5) x (6,1) 6,6- 7,85 -8,4 (8,5) µm, contenenti otto spore uniseriate, J- all’apice, cilindrici, base ristretta ed allungata, spesso bifida (come in alcune specie appartenenti al genere Otidea).
Parafisi (1,5) 1,6- 2,17 -3,4 (3,7) µm, ialine, filiformi, brevemente settate, terminali di pari spessore, spesso bifidi.
Descrizione degli excipuli
In un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne “comprensiva dell’imenio”, misurava all’incirca 780 µm, abbiamo riscontrato 3 strati così conformati.
Imenio all’incirca 240 µm.
1/ subimenio spesso all’incirca 60 µm, a textura intricata, composto da ife filamentose con diametro (2,5) 2,7- 2,99 -4,5 (4,7) µm, frammisto a cellule da globulose a subisodiametriche con diametro (4,6) 4,8- 6,65 -9,5 (9,6) µm; simile allo strato sottostante di evidenzia differenziato dall'excipulum sottostante per un pigmento ifale più accentuato.
2/ excipulum medullare spesso all’incirca 360 µm, a textura intricata, formata da ife filamentose molto corte, con diametro (6,0) 6,1- 7,40 -9,2 (9,3) µm, ialine.
3/ excipulum ectale spesso all’incirca 120 µm, a textura globulosa, formata da cellule globulose con diametro (9,4) 10,4- 16,31 -21,7 (22,8) µm.
Osservazioni
Specie abbastanza comune, soprattutto nelle pinete interessate da incendi, la si può rinvenire in grande quantità tra gli aghi di Pinus sylvestris. Spesso coabitante con altri ascomiceti carbonicoli, nel caso in questione, divideva il substrato di crescita con numerosi esemplari di Peziza lobulata.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto sia su materiale fresco che secco; quest'ultimo, reidratato in H2O. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo anionico per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell'amiloidia degli aschi. Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, scartando spore ancora evidentemente immature, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx. Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macroscopiche sono state effettuate in studio con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo macchina della medesima fotocamera, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta ed Habitat
N. scheda: 5042. Data di ritrovamento: 10/05/2013. Località: Male Loce. Comune: HRPELIE (SLO). Coordinate geografiche: 45°32'26.22"N14°06'09.35"E. Altezza slm: 561. Habitat: Bosco di Pinus sylvestris, sul bruciato. Determinatore: Zugna M. Legit: Mocnik Jože. Data inserimento in erbario: 17/05/2013.
Bibliografia
Breitenbach, J. & F. Kränzlin -1981- Champignons de Suisse. Tome 1. Les Ascomycètes. Lucerne.
Dennis, R.W.G. -1981- British Ascomycetes. Vaduz, 585 pp. + addenda and corrigenda (avec planches).
Doveri F., 2004. Funghi fimicoli Italici. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici.
Grelet L. J. 1979 : Réédition Les discomycètes de France d’aprés la classifications de Boudier
http://www.indexfungorum.org/Names/Names.asp
Medardi G.: 2006 - A.M.B. Ascomiceti d’Italia p. 199.
Monti G., Marchetti M., Gorreri L. & Franchi P., 1992. Funghi e cenosi di aree bruciate. Pacini ed., Pisa.