Hysterangium coriaceum R. Hesse, Hypog. Deutschl. 1: 101 (1891)
Posizione sistematica: Hysterangiaceae, Hysterangiales, Phallomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Basidiomi con diametro fino a 10 mm, subgloboso, all’inizio di colore biancastro, presto rosato-rossastro, poi ocraceo ed infine brunastro, grigio negli exsiccata, lisci o con lievi residui miceliari ifali, provvisti di uno o due corti cordoncini miceliari di colore bianco. Odore e Sapore poco intensi.
Quadro macroscopico della raccolta
Peridio nel totale spesso 365-436 µm, membranoso, liscio o leggermente grinzoso, biancastro, poi ingrigente. Composto, esternamente, da un primo sottile strato, spesso 48,4-102,7 µm, in pseudoparenchima composto da cellule pigmentate di brunastro ed incrostante, di forma subglobosa o angolosa e con diametro 7,1-25,7 µm, e da un secondo ampio strato interno, spesso 276,9-366,9 µm, composto da cellule ialine, di uguali forme, con diametro 9,4-37,4 µm.
Gleba di colore verdemare-grigiastro, grigio-verdastro negli exsiccata. Di consistenza gommosa, poi molle, formata da piccole cellette labirintiformi, le più, disposte a raggiera e confluenti verso la base della columella, columella ridotta ai minimi termini, gelatinosa, di colore biancastro con tendenza a toni rosati.
Trama delle pareti di tipo filamentoso, formata da ife cilindriche, settate, con diametro (1,5) 2,1-3,5 (4,0) µm, ialine e fortemente gelatinizzate, giunti a fibbia presenti.
Spore (9,7) 10,7- 11,22 -13,1 (14,5) x (3,2) 3,8- 4,16 -4,6 (4,9) µm; Q. = (2,4) 2,6- 2,74 -3,2 (4,2); Vol. = (71) 88- 95 -137 (171) µm³; da lungamente ellissoidali a strettamente fusoidi, da leggermente verdoline a ialine, perisporio trasparente, corrugato, alle volte leggermente alato o leggermente distaccato, residuo sterigmale breve, non sempre evidente.
Basidi 25,4-40,1 x 6,7-14,5 µm, da clavati a strettamente clavati, con giunto a fibbia basale, facilmente collassati, da bisporici a tetrasporici, alle volte esasporici.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti esaminati.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale secco; quest'ultimo, reidratato con NH4OH 6%, H2O, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tenere conto di eventuali ornamentazioni, le quali si sono misurate a parte; per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp.
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat, dal signor Bruno de Ruvo, con l’ausilio di una fotocamera Reflex Nikon D3X, obiettivo Nikkor 60 mm Micro. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con un corpo macchina, Reflex Canon EOS posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati di raccolta e Habitat
N. scheda: 5056. Data di ritrovamento: 09/05/2013. Località: Ceppo. Comune: Rocca santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: f. 4. Habitat: Sotto Fagus sylvatica, semi ipogei. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B. Data inserimento in erbario: 02/06/2013.
Osservazioni
Scartando i taxa con peridio monostratificato composto totalmente da ife, esaminiamo brevemente le specie che possiedono un peridio più o meno cellulare.
H. stoloniferum Tul. & C. Tul. 1851, presenta, come nel nostro caso, un peridio unicamente cellulare, però possiede spore nettamente più grandi, con medie di 17-24 x 5,5-6,5 µm.
H. crassum (Tul. & C. Tul.) E. Fisch 1938, privo di residui miceliari cotonosi avvolgenti, è sicuramente una specie ché si avvicina molto alla nostra. Le due principali caratteristiche che lo distinguono sono: il peridio esterno di tipo ifale mentre quello interno è cellulare e le spore più lunghe, con medie di 12-16 x 4-5 µm.
H. nephriticum Berk. 1844, possiede anch’esso un peridio esterno di tipo ifale mentre quello interno è cellulare, però, le spore medio-grandi, con medie di 16-19 x 4,5-6 µm, ed i basidiomi avvolti da micelio cotonoso, sciolgono ogni dubbio determinativo in merito.
Bibliografia
Montecchi A. & G. Lazzari, 1993 - Atlante fotografico dei funghi ipogei
Montecchi A. & M. Sarasini, 2000 - Funghi ipogei d’Europa
Júlich W., 1984 - Guida alla determinazione dei funghi (Aphyllophorales, Heterobasídiomycetes, gastromycetes. In: Gams W., Kleine Kryptogamenflora Band lib/l. Stuttgart, 626 pp.
Photo by: Bruno de Ruvo
Photo by: Bruno de Ruvo
Photo by: Bruno de Ruvo
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