Questa discussione è bloccata
Peziza fimeti (Fuckel) E.C. Hansen, Vidensk. Meddel. Dansk Naturhist. Foren. Kjøbenhavn: 267 (1876).
Basionimo: Humaria fimeti Fuckel, Jb. nassau. Ver. Naturk. 25-26: 338 (1871).
Sinonimi: Aleuria bovina (W. Phillips) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris) (1907).
Aleuria fimeti (Fuckel) Boud., Hist. Class. Discom. Eur. (Paris): 44 (1907).
Galactinia fimeti (Fuckel) Svrček & Kubička, Česká Mykol. 15: 74 (1961).
Humaria bovina (W. Phillips) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 8: 146 (1889).
Humaria fimeti Fuckel, Jb. nassau. Ver. Naturk. 25-26: 338 (1871).
Peziza bovina W. Phillips, Man. Brit. Discomyc. (London): 101 (1887).
Peziza fimeti (Fuckel) Seaver, North American Cup-fungi, (Operculates) (New York): 232 (1928).
Plicaria fimeti (Fuckel) Rehm, in Winter, Rabenh. Krypt.-Fl., Edn 2 (Leipzig) 1.3(lief. 43): 1009 (1894) [1896].
Peziza granularis Donadini, Bull. Soc. Linn. Prov. 30: 73, 1977 (nom. illegit.)
Classificazione: Fungi, Ascomycota, Pezizomycotina, Pezizomycetes, Pezizomycetidae, Pezizales, Pezizaceae, Peziza.
Diagnosi originale
Fuckel K.W.G.L., 1871. Symbolae Mycologicae. Jahrbüchern des Nassauischen Vereins für Naturkunde 25-26: 338, s.n.
Humaria fimeti.
Cupulis sparsis, sessilibus, carnosis, primo obconicis subglobosisve, demum explanato-campanulatis, usque ad unciam latis, margine acuto, subinflexo, extus granulosis, pallide fuscis, disco vix discolori; s elongatis, stipitatis, 8 sporis, 288 Mik. long., 18 Mik. crass.; sporidiis in superiori parte submonostichis, ovato-cylindricis, rectis, utrimque obtusis, continuis, hyalinis, 16 Mik. long., 8 Mik. crass.; paraphysibus copiosis, linearibus, indivisis, guttulatis, 8 Mik. crass.
Descrizione macroscopica della raccolta
Ascomi 5-25 mm di diametro all’inizio subglobosi, successivamente a forma di coppa, in vetustà quasi spianati, margine distintamente crenulato negli esemplari giovani ed adulti, quasi liscio in vetustà.
Pseudostipite 6-12 mm, presente negli esemplari giovani ed in quello adulto, assente nell’esemplare vetusto.
Superficie imeniale liscia, all’inizio di colore beige, poi ocraceo brunastra, marroncino brunastra nell’esemplare vetusto.
Superficie esterna da beige ad ocra chiaro, leggermente più chiara verso il margine, disseminata di piccole granulazioni furfuracee, da più chiare a concolori. Nell’esemplare vetusto tutto l’ascoma diviene marroncino e le granulazioni tendono a scomparire.
Carne all’inizio biancastra ma presto beige, poi ocracea, ed infine marrone chiaro, alla sezione secernente un poco di liquido incolore.
Odore poco distinto, lieve, non spermatico.
Sapore acquoso, non ben definito.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore (19,48) 22,01 - 22,39 - 24,59 (25,06) x (10,71) 11,80 - 11,99 - 13,35 (13,93) µm, Q = (1,70) 1,76 - 1,83 - 1,95 - (2,08) µm, Vol. = (1253) 1625 – 1654 - 2252 (2512) µm³; strettamente ellittiche, lisce, ialine, alle volte, in H2O evidenzia una guttula centrale poco appariscente, non riscontrabile dopo il passaggio in blu lattico; uniseriate nell’asco.
Aschi (287,9) 293,1 - 305,2 - 334,9 (335,2) x (18,8) 19,2 - 20,5 - 22,0 (22,2) µm, Vol. m. = 68673 µm³; ottasporici, pleurorinchi, cilindrici, spesso leggermente ricurvi e con corta coda. Amiloidi all’apice.
Parafisi 3,6 - 4,8 µm, apice fino a 6,5 µm, cilindriche, settate, ialine o leggermente pigmentate, leggermente ricurve e appena eccedenti gli aschi.
Descrizione degli excipuli
In un esemplare della raccolta, in cui la sezione della carne “comprensiva dell’imenio”, misurava all’incirca 2500 µm, abbiamo riscontrato 2 strati così conformati:
Imenio spesso all’incirca 340 µm.
Subimenio spesso all’incirca 60 µm, a textura globulosa-angularis, costituito da cellule prismatiche (10,9) 11,5 - 15,13 - 25,0 (28,3) x (9,0) 10,1 - 15,15 - 32,9 (33,4) µm, Vol. m. = 4083,8 µm³; frammisto a qualche rara ifa subcilindrica.
1/ excipulum medullare spesso all’incirca 1950 µm, a textura globulosa, costituito da cellule globose o largamente ellissoidi, µm, (49,3) 55,9 - 77,84 - 168,8 (197,9) x (34,6) 53,1 - 74,6 - 125,8 (152,5) µm, Vol. m. = 122094 µm³; frammiste a ife connettive subcilindriche, settate, perpendicolari alla superficie imeniale.
2/ excipulum ectale spesso all’incirca 160 µm, a textura globulosa-angularis, formato da cellule subglobulose o leggermente angolari (27,7) 37,6 - 40,76 - 71,1 (76,1) x (22,8) 30,6 - 35,85 - 66,0 (96,0) µm, Vol. m. = 75338 µm³.
Peli ifoidi (74,7) 84,1 - 97,00 - 126,1 (145,3) x (5,8) 6,8 - 9,07 - 12,7 (16,0) µm, 2-3 (4) volte settati, cilindrici, ristretti ai setti, terminali di pari spessore o appena clavati, ialini, localizzati in sparsi mucchietti sulla superficie esterna più abbondanti negli esemplari giovani.
Osservazioni
Tra le specie fimicole a spore lisce ricordiamo.
Peziza alcis Harmaja 1986, su sterco di Alce; possiede l’excipulum medullare a textura globulosa-angularis; spore 15 - 16.5 x 7.5 - 9 µm.
Peziza asterigma (Vuill.) Sacc. & Traverso 1911, con pseudo piede, possiede l’excipulum medullare medio a textura intricata; spore 14 - 18 x 8 - 10 µm, (Le Gal, 1941; Donadini, 1979). 18 - 22 x 11 - 12 µm (Boudier, 1905-1910).
Peziza vesiculosa Bull. 1790, non esclusivamente fimicola; presenta ascomi di maggiore taglia; possiede l’excipulum medullare medio a textura intricata, spore 19 - 26 x 10 - 14 µm.
Tra le specie fimicole a spore verrucose ricordiamo.
Peziza merdae Donadini 1978, su escrementi umani decomposti e frammisti a carta, parafisi moniliformi, l’excipulum medullare a textura intricata; spore 15 - 18 x 7 - 9 µm.
Peziza moravecii (Svrček) Donadini 1977, possiede l’excipulum medullare a textura globulosa, spore 13 - 15 (16) x 6,5 - 8,5 µm.
Peziza perdicina (Velen.) Svrček 1976, alle volte con pseudo piede; possiede l’excipulum medullare a textura globulosa, spore 13 - 16.5 x 6 - 8 µm.
Per l’approfondimento a riguardo P. fimeti vs. Peziza bovina W. Phillips 1887, si rimanda alla lettura di Hansen K., Laessøe T. & Pfister D.H., 2002.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto su materiale fresco. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O. Il reagente di Melzer è stato utilizzato per l’accertamento dell'amiloidia degli aschi, il Blu Cotone lattico, a caldo, per evidenziare la loro eventuale ornamentazione.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, ottenute da spore spontaneamente uscite dagli aschi, scartando spore ancora evidentemente immature o collassate, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Le misure sottolineate si riferiscono alle medie. Per quanto riguarda la nomenclatura abbiamo fatto riferimento a http://www.indexfung...names/Names.asp e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macroscopiche sono state effettuate in habitat e/o, se necessario, in studio, con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 5D Mark II + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità.
Le collezioni d’erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 5195. Data di ritrovamento: 13/04/2014. Località: Prilesje. Comune: Ribnica (SLO). Coordinate geografiche: 45°48'45.53"N 14°39'22.31"E. Altezza s.l.m.: 625. Habitat: Su sterco di Ursus arctos "Orso". Legit: Demartin Paolo. Determinatore: Zugna M. nascita in coltura, raccolta e studiata il 04/04/14. Data inserimento in erbario: 04/06/2014.
Bibliografia consultata
Breitenbach J. & F. Kränzlin - 1981: Champignons de Suisse. Tome 1. Les Ascomycètes. Lucerne.
Caccialli, G., Caroti, V. & Doveri, F., 1995. Funghi Fimicoli rari o interessanti del litorale Toscano. Ed. Centro studi Micologici AMB.
Dennis R. W. G. - 1981: British Ascomycetes. Vaduz, 585 pp. + addenda and corrigenda.
Donadini J. C. - 1981: Le genre Peziza dans le Sud-Est de la France, avec clé du genre pour la France. Université de Provence. Marseille, 199 pp.
Dougoud R. - 2001: Clé des discomycétes carbonicoles. Documents Mycologiques Tome XXX n° 120 2001.
Doveri F. – 2004: Funghi fimicoli Italici. A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici.
Garofoli. D. 1989. Peziza fimeti ss. Donadini, Gamundi. Funghi e Ambiente fasc. 5
Grelet L. J. - 1979: Réédition Les discomycètes de France d’aprés la classifications de Boudier.
Jamoni P. G. - 1997: Lo studio del genere Peziza- Funghi e Ambiente 1997.
Le Gal M. -1947: Recherches sur les ornementations sporales des Discomycètes operculés. Thèse. Ann.Sc.Nat.Bot. 11 (8): 73-297.
Hansen K., Laessøe T. & Pfister D.H., 2002. Phylogenetic diversity in the core group of Peziza inferred from ITS sequences and morphology. Mycol. Res. 106 (8): 879-902. http://dash.harvard....andle/1/3153301
Medardi G., 1994. Studio di alcune Pezize fimicole e di alcune emittenti latice alla frattura. Rivista di Micologia. Anno XXXVIII, 2: 149-162.
Medardi G., 2006. Atlante fotografico degli Ascomiceti d'Italia. Ed. AMB.
