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Inocybe splendens


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#1 marinetto

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Inviato 29 gennaio 2018 - 00:10

Micologia urbana:

note su una raccolta di Inocybe splendens R. Heim

 

Paolo Picciola

Via d’Alviano 86, 34100 Trieste paolo.picciola@libero.it

Marino Zugna

Località Riostorto 7, 34015 Muggia marinozugna@gmail.com

 

Introduzione

Viene descritta e commentata una raccolta di Inocybe splendens effettuata in una area verde della città di Trieste.

 

Materiali e Metodi

Lo studio è stato compiuto su esemplari freschi. I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo Ammoniaca 2%.

Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, effettuate in proiezione laterale, ottenute da sporata, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tener conto di eventuali ornamentazioni. Per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia. Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary). Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento a http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx. Le foto dei soggetti sono state eseguite in Habitat con l’ausilio di una fotocamera Reflex NIKON D90. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l’ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Gli essiccata della raccolta sono stati conservati nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso con il codice identificativo n°7440.

 

Inocybe splendens R. Heim Encyclopédie Mycologique 1: 328 (1931)

 

Basionimo: Inocybe splendens R. Heim, Encyclop. Mycol., 1 Le Genre Inocybe (Paris) 1: 328 (1932)

Sinonimi: = Inocybe castanea Velenovsky, Ceske Houby 2: 375 (1920)

= Inocybe terrifera Kühner, Bulletin de la Société des Naturalistes d'Oyonnax 9 (suppl.): 6 (1955)
= Inocybe alluvionis Stangl & J. Veselský, Ceská Mykologie 30 (2): 77 (1976)

 

Sistematica: Inocybaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi

 

Descrizione macroscopica della raccolta

Pileo fino a 35 mm, campanulato-convesso, poi disteso con largo umbone ottuso, sottile, superficie glabra, unita nel disco, percorsa da fini fibrille innate concolori, tendente a diventare rimosa e a lacerarsi formando piccole squame, priva di residui biancastri del velo, di colore rosso-bruno scuro, strato sottostante di colore ocra.

Lamelle da arrotondate-annesse ad adnate, ventricose, larghe fino a 5 mm, di colore ocra-giallastro, poi brunastro, filo bianco, finemente eroso.

Stipite 20-40 x 4-10 mm, cilindrico, da pieno a fistoloso, base debolmente bulbosa, superficie interamente pruinosa, dapprima bianca (in netto contrasto con il colore del cappello), poi con sfumature rosa-ocracee, che contrastano con la pruina bianca.

Velo assente.

Carne tenera e bianco-grigiastra nel cappello, fibrosa e bianca nel gambo, con odore per lo più spermatico, con componente erbacea, sapore indistinto.

 

Descrizione microscopica della raccolta

Spore (8,9) 9,5-12,2 (14,1) x (5,5) 5,7-6,5 (7,4) µm, in media 10,45 x 5,92 µm, Qm=1,77; Vm=196 µm3, (sub)amigdaliformi, talora navicolari, alcuni con leggera depressione soprailare, con apice ogivale, con appendice ilifera evidente, ocra-brunastre in acqua.                      

Basidi 24,3-29,4 x 7,5-10,6 µm, in media 25,6 x 9,6 µm, cilindrici, cilindrici-clavati, tetrasporici, alcuni bisporici.

Cheilocistidi (43,0) 44,9 -74,1 (76,6) x (12,6) 13,2 - 21,8 (22,8) µm, in media 57,7 x 17,1 µm, Qm= 3,7; Vm= 4761 µm3, piuttosto frequenti, da fusiformi a utriformi, clavati, sublageniformi, metuloidi, con parete spessa in media 2 µm, apice ricoperto da cristalli di ossalato di calcio; frammisti a paracistidi.

Pleurocistidi (47,9) 49,3-60,1 (64,2) x (12,3) 12,8-19,1 (21,6) µm, in media 52,7x16,5 µm, Qm = 3,3; Vm = 5377µm3, simili ai cheilocistidi, con parete spessa in media 1,9 µm.

Paracistidi (15,2) 17,7-28,3 (30,8) x (6,3) 7,6-11,6 (12,1) µm, in media 23,8 x 8,5 µm, Qm = 2,3; Vm = 1491 µm3, sferopeduncolati, abbondanti.

Pileipellis costituita da ife cilindriche, settate, larghe fino a 7,0 (8,1), in media 4,3 µm, a parete nuda o incrostata.

Stipitipellis composta da ife parallele, di diametro 1,9 - 7,3 µm, larghe in media 4,6 µm.

Caulocistidi (33,2) 41,7-61,3 (64,4) x (11,4) 12,0-16,0 (17,5) µm, in media 52,8 x 12,2 µm; Qm=3,8; Vm=4203 µm3, simili ai cistidi imeniali, presenti fino alla base, disposti a ciuffi, più radi nella metà inferiore, con parete spessa in media 3 µm, fino a 4,1µm di spessore, associati a numerosi cauloparacistidi simili a quelli imeniali.

Giunti a fibbia presenti nei vari tessuti.

 

Materiale studiato: ITALIA, F.V.G., Trieste. Località Trieste città – Campi Elisi. Coordinate cartografiche: IGM110_SOCTR144. Altezza 20 m s.l.m. Data 26.12.2017. Legit. Picciola, det. Picciola & Zugna.

Habitat boschetto d’impianto composto da giovani esemplari di Ostrya carpinifolia, su terreno argilloso.

 

Osservazioni

Secondo la sistematica adottata da Bon (1997) Inocybe splendens si colloca nel Sottogenere Inocybe per le spore lisce e i cistidi metuloidi, nella Sezione Splendentes R. Heim ex Singer per la presenza di caulocistidi su tutta la lunghezza del gambo e infine nella Sottosezione Splendentinae Bon per il gambo bulboso-marginato.  

E’ una specie più o meno robusta che si caratterizza macroscopicamente per un cappello di aspetto lubrificato, fibrilloso, raramente fessurato-rimoso, di colore bruno-rossastro, ocra-brunastro più o meno chiaro, bruno castagna, ricoperto da un velo bianco-grigiastro, presto fugace, ma talora anche persistente nel disco che agglomera particelle terrose, lamelle abbastanza distanziate che diventano in poco tempo giallo-brunastre, gambo interamente pruinoso, inizialmente bianco, tendente al giallo-ocraceo, ingrossato alla base per un bulbo più o meno evidente, odore spermatico.

Al microscopio si inquadra per i cistidi voluminosi, metuloidi, muricati, di forma variabile, le spore da amigdaliformi a navicolari con apice ogivale, i caulocistidi simili ai cistidi imeniali, distribuiti su tutta la superficie stipitale.

Si tratta di una specie molto diffusa dal mare alla montagna e dalla morfologia estremamente variabile.

Nel corso del tempo è stata diversamente interpretata, questo ha portato alla creazione a numerose entità assegnate a vari ranghi e distinte sulla base di caratteri non sempre costanti come ad esempio: il colore pileico, le dimensioni, la presenza/assenza dei residui velari sul cappello, la base del gambo che può oscillare da una forma leggermente ingrossata a una con un bulbo più o meno marginato.

Kuyper (1986) e successivamente Stangl (1989) hanno interpretato I. splendens in un senso molto ampio e su questo presupposto hanno collocato in sinonimia di questa specie entità prima considerate autonome, come Inocybe terrifera Kühner e Inocybe alluvionis Stangl & J. Veselský.

Questa impostazione tassonomica non è stata condivisa da tutti i micologi: per esempio Bon (1997) ha mantenuto distinti questi taxa, probabilmente interpretando in modo più ristretto il concetto di specie (Marchetti & Franchi, 2006).

Inocybe terrifera si distinguerebbe da I. splendens per la taglia più robusta, il cappello ricoperto da placche, più o meno estese di velo bianco che ingloba particelle del terriccio adeso e infine per l’odore quasi indistinto.

In questa sede abbiamo preferito porre in sinonimia le due entità.

Un’altra specie affine, anche questa con gambo bianco e pruinoso, da alcuni autori sinonimizzata con I. splendens (Horak, 2005; Stangl, 1989) è Inocybe phaeoleuca Kühner.

Noi riteniamo, in linea con il pensiero espresso da alcuni autori (Marchetti & Franchi, 2008; Consiglio, Franchi & Marchetti, 2014; Bizio, 2012 ) che I. phaeoleuca possa godere di una autonomia specifica in quanto contraddistinta da un portamento slanciato, più gracile di quello di I. splendens, il cappello di aspetto asciutto, presto fessurato-rimoso all’orlo, bruno o bruno-grigiastro, sovente con disco più scuro, le lamelle a lungo colorate di grigio, il gambo a lungo bianco, poi debolmente crema-incarnato e infine sprovvisto di bulbo.  

Menzioniamo inoltre le altre due varietà di I. phaeoleuca: I. phaeoleuca var. grandispora Franchi & Marchetti 2008, finora trovata solo sulle coste tirreniche e caratterizzata dalle spore assai più voluminose (in media 13,2 x 6,6 µm) e I. phaeoleuca var. dolomitica Bizio & Bon (Bizio, 1995), entità nota finora solo da una stazione di alta montagna delle dolomiti presso Salix reticulata differenziata dalla forma tipica per il pileo più piccolo (fino a 20 mm di diametro) e le spore assai variabili rientranti in due tipologie, le prime (sub)amigdaliformi, simili a quelle della forma phaeoleuca, le seconde di tipo aberrante, a profilo irregolare, polimorfe, alcune anche vagamente gibbose, di grandi dimensioni (fino a 17.3 x 10 µm).

 

Bibliografia citata

Bizio E. – 1995: Alcune Inocybe più frequenti della zona alpina delle dolomiti. RdM, Supplemento: 3-60.

Bizio E. – 2012: Uno sguardo ai funghi che si affacciano al mare. II° parte. Boll. Centro Micologico Friulano: 15-21.

Bizio E. & G. Consiglio – 2002: Contributo alla conoscenza del genere Inocybe. Boll. AMER. (56): 3-54.

Bon M. – 1997: Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. (2 ème partie: sous-genre Inocybe = Inocybium (Earle) Sing.). Documents Mycologigues 27(108):1-69, Pl. 1-4.

Chiari M., G. Giliani, G. Medardi 6 C. Papetti – 2015: I funghi della città di Brescia. Circolo Micologico Giovanni Carini-Brescia.

Consiglio G., P. Franchi & M. Marchetti – 2014: Studi sul Genere Inocybe. Prima parte. RdM, 1:9-57.

Costanzo G. – 2012: Su alcune specie interessanti raccolte in un parco planiziale (Prima parte). RdM, (1):27-47.

Kuyper T.W. – 1986: A revision of the genus Inocybe in Europe. I. Subgenus Inosperma and the smooth-spored species of Subgenus Inocybe. Persoonia Supplement Volume 3. Published by the Rjiksherbarium Leiden. The Netherlands.

Marchetti M. & P. Franchi – 2006: Studi sul genere Inocybe. III. Le raccolte di Ceva (CN). Pagine di Micologia (26): 51-84.

Marchetti M. & P. Franchi – 2008: Studi sul genere Inocybe – V. Specie interessanti e nuove del litorale toscano. (Parte prima). RdM (4):301-355.

Vellinga EC. – 1988: Glossary. In C. Bas, Th. W Kuyper, ME Noordeloos & EC Vellinga (eds.). Flora Agaricina Neerlandica 1: 54-64. A.A. Balkema. Rotterdam.

 

 

Photo by: Paolo Picciola

Inocybe phaeoleuca 7440 02.JPG

 

 

Photo by: Paolo Picciola

Inocybe phaeoleuca 7440 04.JPG

 

 

 


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Inocybe splendens R. Heim Encyclopédie Mycologique 1: 328 (1931)

In foto: pileipellis

 

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Inocybe phaeoleuca 7440 06.jpg


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Inocybe splendens R. Heim Encyclopédie Mycologique 1: 328 (1931)

In foto: cheilocistidi

 

 

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Inocybe splendens R. Heim Encyclopédie Mycologique 1: 328 (1931)

In foto: pleurocistidi

 

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Inviato 29 gennaio 2018 - 00:22

Inocybe splendens R. Heim Encyclopédie Mycologique 1: 328 (1931)

In foto: spore

 

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Inocybe splendens R. Heim Encyclopédie Mycologique 1: 328 (1931)

In foto: caulocistidi

 

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