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Su un fungo tipico dei terreni combusti: Psathyrella pennata


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5 risposte a questa discussione

#1 paolopi

paolopi

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Inviato 17 aprile 2024 - 21:17

Psathyrella pennata (Fr.) A. Pearson & Dennis

Transactions of the British Mycological Society 31 (3-4): 184 (1948)

 

Sinonimi: Agaricus pennatus Fr., Syst. mycol. (Lundae) 1: 297 (1821)

 

Drosophila gossypina var. pennata (Fr.) Quél., Enchir. fung. (Paris): 118 (1886)

Drosophila pennata (Fr.) Kühner & Romagn., Fl. Analyt. Champ. Supér. (Paris): 360 (1953)

Pilosace pennatus (Fr.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3(2): 504 (1898)

Psathyra pennata (Fr.) Quél., Meddn Soc. Fauna Flora fenn. 5: 32 (1879)

Psathyra pennata (Fr.) Quél., Trans. Br. mycol. Soc. 26(1-2): 49 (1943) f. pennata

Psathyrella carbonicola A.H. Sm., Contr. Univ. Mich. Herb. 5: 31 (1941)

 

 

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#2 paolopi

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Inviato 17 aprile 2024 - 21:18

Materiale studiato: Data: 07.012024. Località: Ospo (nei presssi di Prebenico). SLOVENIA. Coordinate geografiche: 45°34'57.50"N 13°51'03.76"E. Altezza 170 m s.l.m. Legit. Picciola P., Maschio V. et det. Picciola P.

Habitat pineta a pino nero devastata da un vasto incendio scoppiato a fine luglio del 2022.

 

Descrizione raccolta

Pileo 10-48 mm, dapprima paraboloide, poi convesso-campanulato, infine disteso, spesso fino a 2 mm, fragile; margine involuto, sottile, non striato; superficie asciutta, vellutata, fortemente igrofana, da giovane di colore bruno-laterizio, marrone rossiccio, con la disidratazione sbiadisce al grigio ocraceo formando inizialmente delle striature radiali più chiare. Negli esemplari giovani ricoperto da abbondante velo composto da fioccosità biancastre i cui resti permangono in prossimità del margine. I residui del velo tendono a scomparire anche completamente negli esemplari adulti.

Lamelle adnate-smarginate, subventricose, larghe fino a 7 mm, fitte, intercalate da tre lamellule, dapprima bianco-grigiastre con sfumature ocracee, in seguito ocracee, infine brunastre scure; filo lamellare persistentemente più chiaro, fimbriato,

Stipite 20-70 x 2-5 mm, subcilindrico, slanciato, pieno poi fistoloso, fragile, base bulbillosa, larga fino a 10 mm, inizialmente ricoperto da abbondante velo fibrilloso biancastro, imbrunente alla base, superficie striata e pruinosa all’apice.

Carne poco consistente, fragile, acquosa, diafana, nel cappello brunastra a tempo umido, impallidente con la disidratazione, nel gambo più chiara, grigiastra, odore nullo, sapore mite.

Sporata nerastra con riflessi olivastri.

Spore (6,5)7-7,5(8) x 3-4 µm, in media 7,0 x 3,9 µm, Qm = 1,7; di colore bruno-rossastro in acqua; in proiezione laterale subellittiche con la parete adassiale appiattita; in visione frontale ovoidi, submitriformi, a parete sottile, poro germinativo assente o sotto forma di callus; appendice ilifera poco visibile.

Basidi (12)13-15(16) x 7-8 µm, largamente clavati, tetrasporici.

Pseudoparafisi di dimensioni 6-7 µm.

Filo lamellare eteromorfo, composto da cheilocistidi, cellule marginali sferopendunculate e basidi.

Cheilocistidi (35)38-40(43) x (8)9-10(11) µm, numerosi, da strettamente fusiformi a lageniformi, ialini, con parete spessa 1 µm.

Cellule marginali 25-30 x 13-20 µm, sferopedunculate, ialine.

Pleurocistidi (40)44-45(50) x (9)11-13(14) µm, fusiformi, sublageniformi, da numerosi a dispersi.

Trama lamellare formata da fisaloife a forma di salsiciotto, larghe 30-45 µm, ialine o con un tenue pigmento membranario brunastro.

Pileipellis un imeniderma composta da cellule globose, sferopedunculate, subglobose, ialine, con leggero pigmento membranario brunastro, di dimensioni (30)37-55(58) x (25)30-45(47) µm,

Pileocistidi assenti.

Subpellis composta da fisaloife a forma di salsicciotto, ialine, a parete sottile, larghe 18-35 µm, lunghe 100-205 µm.

Velo generale formato da ife da cilindriche a inflate, catenulate, ialine, di dimensioni (48)58-100(110) x (13)16-21(23) µm, a parete sottile, con scarso pigmento membranario.

Caulocistidi numerosi, simili a quelli imeniali ma tendenzialmente più lunghi, di dimensioni 50-60 x 11-12 µm, frammisti a elementi sferopendulati, a parete sottile, di dimensioni 25-38 x 20-32 µm.

Giunti a fibbia presenti.

 

 

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#3 paolopi

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Inviato 17 aprile 2024 - 21:19

Tavola di microscopia

A = ife del velo generale

B = pileipellis

C = subpellis

D = pleurocistidi

E = spore

F = cheilocistidi

G = caulocistidi

H = basidi

 

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  • Tavola di microscopia  .jpg


#4 paolopi

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Inviato 17 aprile 2024 - 21:20

Materiale studiato: Data: 02.03.2024. Località: Ospo (nei presssi di Prebenico). SLOVENIA. Coordinate geografiche: 45°34'57.50"N 13°51'03.76"E. Altezza 170 m s.l.m. Legit. Picciola P., Maschio V. et det. Picciola P.

 

Habitat pineta a pino nero devastata da un vasto incendio scoppiato a fine luglio del 2022.

 

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  • 02.03.2024 Osp - Prebenico   (2).JPG


#5 paolopi

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Inviato 17 aprile 2024 - 21:21

Descrizione raccolta

Pileo 8-35 mm, dapprima paraboloide, alto 10 mm, poi convesso-campanulato, infine piano-convesso, sottile, con spessore fino a 2 mm nell’esemplare più sviluppato, fragile; margine involuto, sottile, non striato; superficie asciutta, vellutata, igrofana, da giovane di colore bruno-laterizio, marrone rossiccio, con la disidratazione sbiadisce sull’ocra grigiastro, ornato da fibrille o striature radiali concolori; ricoperto interamente in gioventù da un velo generale bianco che si lacera formando delle delicate fioccosità, facilmente detersili sotto l’azione della pioggia, i cui resti persistono in prossimità del margine. I residui del velo tendono a scomparire anche completamente negli esemplari adulti.

Lamelle adnate-arrotondate, subventricose, larghe fino a 5 mm, fitte, intercalate da tre lamellule, dapprima ascendenti, bianco-grigiastre, in seguito con sfumature ocracee, infine grigio brunastre scure; filo lamellare persistentemente più chiaro, fimbriato,

Stipite 20-50 x 3-5 mm, subcilindrico, slanciato, presto fistoloso, corteccia spessa fino a 1,5 mm, fragile, leggermente allargato alla base, inizialmente ricoperto per intero da un velo fioccoso, bianco candido, i cui resti tendono a scomparire con la crescita e alla contusione, superficie sottostante soffusa d’ocra alla manipolazione, striata longitudinalmente e pruinosa all’apice.

Carne poco consistente, fragile, a tempo umido diafana e brunastra nel cappello, impallidente con la disidratazione, gambo biancastro, odore nullo, sapore mite.

Spore 7-7,5 x 3-4 µm, di colore bruno-rossastro in acqua; in proiezione laterale subellittiche con la parete asassiale leggermente appiattita, in visione frontale ovoidi, a parete sottile assente; appendice ilifera poco visibile.

Cheilocistidi (40)45-50(60) x (7)8-10(11) µm, da strettamente fusiformi a lageniformi, con il collo lungo 17-30 µm, apice largo 3-5 µm, ialini.

Pleurocistidi simili ai cheilocistidi. da numerosi a dispersi.

Giunti a fibbia presenti.

 

 

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#6 paolopi

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Inviato 17 aprile 2024 - 21:22

Tavola di microscopia

A = cheilocistidi

B = spore

C = pleurocistidi

 

 

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