Descrizione macroscopica delle due raccolte
Pileo 30-70 mm, inizialmente emisferico poi convesso fino a piano convesso, pulvinato, carnoso, superficie pileica vellutata, finemente tomentosa, asciutta, immutabile alla pressione, non screpolata, di colore rosso mattone intenso, tendente un po' a impallidire a partire dal margine con la perdita dell’umidità, margine ricurvo verso il basso, sinuoso, leggermente eccedente oltre i tubuli.
Tubuli alti fino a 7 mm, più corti di circa la metà dello spessore della carne del cappello, di colore giallo chiaro fino a giallo paglia, immutabili, adnati o un po' depressi vicino al gambo fino a decorrenti per un breve tratto.
Pori con superficie leggermente concava, irregolari, labirintiformi, ma presto più ampi, angolosi, poligonali, concolori ai tuboli, in un solo esemplare rilevata una estesa macchia arancio albicocca o arancio-rugginoso in prossimità del margine pileico ove è stato manipolato o contuso.
Stipite 60-80 x 7-11 mm, cilindraceo, slanciato, centrale, un po' svasato all’apice, leggermente ingrossato nella parte mediana o un po' più sotto, più o meno caratteristicamente radicante alla base, pieno, sodo, compatto, superficie fibrosa, di colore rossiccio ma più pallido del cappello, all’apice esibisce delle costolature o nervature in rilievo che formano un grossolano reticolo composto da maglie allungate più o meno complete che procedendo verso il basso si trasformano in costolature verticali appena accennate; base ricoperta da tomentosità biancastra che termina con numerose e lunghe rizomorfe miceliari di colore giallo.
Carne in condizioni di tempo umido si presenta immutabile, anche dopo sfregamento, e leggermente marmorizzata, sfumata di rosato alla base del gambo, bianca nella parte restante dello stesso e gialla dall’estremo apice del gambo all’intero cappello. Odore tenue, indistinto, sapore mite.