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Inocybe rufuloides


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2 risposte a questa discussione

#1 marinetto

marinetto

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Inviato 16 febbraio 2003 - 18:18

Inocybe rufuloides Bon. Documents Micologiques XIV, 53: 28. 1984.
Descrizione
Cappello : 15-35 mm di larghezza, campanulato, conico-convesso con umbone da indistinto a prominente, alla fine convesso, talora spianato, orlo nel giovane inflesso, poi presto incurvato verso il basso, alla fine dritto, non appendicolato. Superficie pileica dapprima liscia con disco a lungo tomentoso, all'esterno fibrilloso, lanoso, con fibrille ± divergenti, poi squamuloso-subsquarrroso, di colore fulvo-brunastro, bruno-arancio, con tonalità che vanno dal bruno scuro al fulvo chiaro insieme a tonalità bruno-rossastre. Nel giovane presente un abbondante velo bianco-grigiastro, presto fugace, talora anche persistente a lungo.
Lamelle : da annesse ad ampiamente adnate, ventricose, larghe 4-8 mm, da moderatamente fitte a un po' distanziate L = 28-45; 1 = 1-3, grigiastre nel giovane poi grigio-rossastre, bruno-rossastre fino a bruno scuro, filo a lungo biancastro, fioccoso.
Gambo
: 25-50 x 3-5 mm, cilindrico, leggermente ingrossato verso la base che resta per un buon tratto nella sabbia, percorso da un denso velo disposto longitudinalmente dall'apice alla base, il velo è facilmente detersibile mentre si conserva a lungo nella porzione basale. Cortina presente nei giovani esemplari.
Carne
: bianco-crema nel cappello, bianco-rosata nel gambo, odore e sapore spermatico.
Spore
: 10-13 (13,5) x 5,5-7 µm, Q = 1,8-(1,9), subamigdaliformi viste di faccia, ellissoidi di profilo, apici da quasi ottusi a subogivalí, giallo-ocracee in H20; parete da sottile a moderatamente spessa (fino a 0,5 µm), liscia, con piccola appendice ilare. Basidi : 28-38 x 9-12 µm, cilindrico-clavati, tetrasporici, saltuariamente frammisti anche bisporici, sterigmi lunghi circa 3-5 µm.
Pleurocistidi
: 50-70 x 10-20 µm, cilindrico clavati, fusiformi, utriformi, meno spesso lageniformi, con parete spessa 1,5-2,5 µm, subialina ma giallastra in NH4OH, apice con cristalli di ossalato di calcio.
Cheilocistidi
: poco numerosi, simili ai pleurocistidi nella forma e dimensioni, presenti paracistidi claviformi con parete sottile e talora cellule catenulate.
Caulocistidi
: assenti, se presenti allora disposti solo nella porzione apicale dello stipite (fino ad 1/10), simili ai pleurocistidi in forma e dimensioni; talora presenti anche cauloparacistidi, di forma cilindrica con apice capitulato.
Epicute : di tipo cutis, costituita da ife cilindriche settate, larghe 3-5 µm. Ipoderma: formato da ife cilindriche settate, subregolari, anche vescicolose, larghe 10-34 µm, parete sottile o moderatamente spessa (0,5 µm); per Bon (1984: 29) con aspetto "vaguement pseudoparenchymateux par places". Trama lamellare: regolare, composta da ife cilindriche settate, larghe 8-26 µm, con parete sottile, giallo chiare per la presenza di un pigmento intracellulare. Trama del gambo: regolare, costituita da ife cilindriche o subcilindriche settate, larghe 6-24 µm, parete sottile e subialina. Giunti a fibbia: presenti nei tessuti esaminati. Exsiccata: MCVE n. 557.
Osservazioni
I caratteri distintivi di I. rufuloides sono:
a - cappello prima quasi liscio poi fibrilloso lanoso, di colore fulvo brunastro con tonalità che vanno dal bruno scuro al fulvo chiaro, ricoperto nel giovane da un velo bianco grigiastro, più o meno abbondante;
b - gambo da giovane percorso longitudinalmente da un denso velo biancastro che scende fino alla base, poi con la maturazione il velo (facilmente detersibile) tende a scomparire allora lo stipite assume un colore bruno arancio con tonalità più intense alla sommità, mentre la base resta a lungo biancastra;
c -
specie di dimensioni medio-piccole strettamente localizzata nelle dune con presenza di pino;
d -
di solito gregaria; sulle dune del "Parco" si manifesta in maniera dilagante a gruppi numerosi di 10 - 20 individui, presente quasi ininterrottamente da Ottobre fino a primavera;
e -
spore subamigdaliformi con apici da quasi ottusi a subogivali;
f - cheilocistidi poco frequenti, gialli in N1-l4OH, scarsi i cristalli apicali, presenti paracistidi claviformi, talora insieme a cellule subglobose catenulate;
g -
specie cortinata priva di caulocistidi, oppure se presenti allora solo nella porzione apicale del gambo (< 1/10 ), osservati talvolta cauloparacistidi di forma cilindrica con apice capitulato.

Inocybe rufuloides è un'entità descritta di recente da Bon (1984), ben circoscritta, non critica, che ha ricevuto da parte degli esperti varie attestazioni di "buona specie". Illustrata anche da Kuyper (1986) nella revisione del genere Inocybe in Europa E' un fungo comunissimo nei litorali sabbiosi italiani (nostre raccolte sulle dune venete, emiliane, sarde, calabri e pugliesi) particolarmente abbondante in Toscana con fruttificazioni che iniziano con le piogge autunnali e proseguono, certe volte ininterrottamente, durante tutto l'inverno con stagione mite per arrivare sino alla primavera inoltrata con condizioni di tempo favorevoli (clima umido e poco ventoso). L'ambiente del "Parco" dove I. rufuloides trova l'habitat più favorevole è costituito dalla fascia dei ginepri (Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa ) ben localizzata nella Macchia Lucchese (LU) ed a Marina di Vecchiano (PI). Qui, negli spazi aperti tra la sabbia nuda, circondata da giovani piante di pino (Pinus pinaster) e ginepro (Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa ) si manifesta a colonie di decine e decine di esemplari. A tante persone desta una certa meraviglia che un'entità biologica così comune sia stata a lungo trascurata dalla scienza e abbia avuto solo di recente la paternità. Le ragioni si possono individuare nella nota difficoltà che gli studiosi incontrano nel separare le unità tassonomiche che compongono il Genere Inocybe a ciò si aggiunga la particolare ecologia del fungo, legata strettamente all'ambiente dunale, biotopo che solo negli ultimi decenni è stato rivalutato come luogo di ricerca per la ricchezza di tante essenze micologiche che vi si manifestano. (cfr. i numerosi contributi sui funghi psammofili del prof. M. Bon dell'Università di Lille - F- che ha segnalato molte specie nuove per la scienza). Le numerose raccolte del "Parco" ci hanno confermato la presenza dei caratteri guida indicati da Bon (1984) nella diagnosi originale, tuttavia abbiamo riscontrato che i peli marginali indicati dall'Autore a "raquette d'Opuntia " sono presenti solo saltuariamente. Come Kuyper (1986) inoltre abbiamo riscontrato delle spore più grandi rispetto a quelle indicate da Bon nella diagnosi originale. Dal punto di vista sistematico secondo Kuyper I. rufuloides è da collocare nel sottogenere Inocybe , supersezione "Cortinatae " composta da specie con cortina ben visibile nei giovani, caulocistidi assenti o presenti nel terzo superiore del gambo, talvolta fino a metà del gambo, con spore lisce o angoloso-gibbose; Bon invece propone l'inserimento di suddetta Inocybe nel sottogenere Inocybium (Earle) Singer, comprendente taxa con spore lisce e presenza di pleurocistidi metuloidi, sezione Tardae (nom. nud.) per i caulocistidi sommitali e sottosezione Tardinae (nom. nud.) per i colori più o meno rosato vivi del gambo o della carne.

Riferimenti bibliografici : Bon M. 1984: Macromycètes de la zone maritime Picarde (8 ème suppl.). Les Inocybes sabulicoles. Documents Mycologiques XIV, 53: 28. -- 1990: Flore mycologique du littoral (5-Inocybe). Documents Mycologiques XX, 78: 65, PI. I -D e D'. Cetto B. 1993: I funghi dal vero vol. 7: 235, p1. 2713. Courtecuisse R. & B. Duhem 1994: Guide des champignons de France et d'Europe: 316, pl. 1049. Kuyper T.W. 1986: A revision of the genus Inocybe in Europe. I. Subgenus Inosperma and the smoothspored species of Subgenus Inocybe. Persoonia Suppl. vol. 3: 109. Museo Civico Di Storia Naturale Di Venezia: scheda n. 461. Scheda e tavola micrografica eseguite da: Mauro Marchetti & Paolo Franchi 02/06/97

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#2 marinetto

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Inviato 16 febbraio 2003 - 18:20

Inocybe rufuloides Bon. Documents Micologiques XIV, 53: 28. 1984.

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#3 marinetto

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Inviato 16 febbraio 2003 - 18:21

Inocybe rufuloides Bon. Documents Micologiques XIV, 53: 28. 1984.

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