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Didymium eximium


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3 risposte a questa discussione

#1 Viktor

Viktor

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Inviato 22 febbraio 2004 - 10:41

Bel ritrovamento, e da una prima sommaria impressione mi porterebbe ad
ipotizzare

Didymium megalosporum Berk. & Curt. 1873

Ci sono interpretazioni diverse su questa specie, ad esempio Martin & Alexoupolos
lo mettono in sinonimia con Didymium eximium.
Premesso che la dimensione delle spore è uguale, forse più decorate da aculei in
megalosporum.
Gli autori più recenti, come Nannenga, Ing, Neubert & C., separano le due specie.
Didymium megalosporum dovrebbe avere un capillizio ialino e trasparente in molti
suoi tratti, i cristalli di carbonato di calcio hanno dimensioni maggiori e possono
superare il diametro di alcune spore, invece in Didymium eximium i cristalli sono
sempre molto piccoli e non superano il diametro delle spore. Per la Nannenga la
differente pseudocolumella è un carattere distintivo importante tra le due specie.
Per il momento avanzerei questa prima ipotesi e tralascerei altre specie che
potrebbero essere simili come Didymium bahiense o Didymium ovoideum.

In attesa di ulteriori contributi.

Viktor

#2 Franco

Franco

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Inviato 23 febbraio 2004 - 11:50

concordo con Victor,

se la pseudocolumella è bianca e spinosa D.eximium, ecologicamente molto ben differenziati dalla quantità di azoto, e soprattutto dall'alta salinità cui è adattata questa specie.

se la pseudocolumella è nerastra - rossastra, D.megalosporum, ecologicamente molto meno nitrofilo, specie di lettiera xerotermofila, molto abbondante in tutto il mediterraneo occidentale sempre in prossimità relativa al mare
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia

#3 Franco

Franco

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Inviato 24 febbraio 2004 - 10:36

in molte calcarine, succede che il capillizio incrosti con sali di calcio in forma cristallina o amofa, Craterium , Physarum e Didymium hanno spesso questa prerogativa.
Le incrostazioni formano nodi sparsi verso l'esterno e nodi più ravvicinati verso il centro dello sporangio, soprattutto verso la base.
Questa incrostazione che ha caratteristica di non completa costanza nella specie si chiama pseudocolumella.
La columella, invece, è costante come caratteristica della specie e può essere o non essere incrostata. Se fai una sezione di un Diderma, vedi che la parte calcarea della vera columella ha una base proteico-polisaccaridica che già per se stessa sarebbe una columella, in Craterium, invece, i nodi apressati del capillizio formano questo grumo che può anche essere attaccato alla base, ma non è una vera columella, ma soltanto un deposito di sali di calcio concentrati in quel punto.
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia

#4 Franco

Franco

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Inviato 27 febbraio 2004 - 13:32

caro Renato, quel grumo bianco e spinuloso che si vede molto bene nella foto di destra (il piattello giallastro di cui parli) non è una vera columella originata dal gambo, ma una pseudocolumella perchè costituita da un aggregato calcareo di concrezioni lungo i filamenti del capillizio e non su una struttura congenita dello sporocita

si tratta fuori da ogni ragionevole dubbio D.eximium come suggerito da Victor
Franco Bersan
Gruppo AMB Venezia
Museo di Storia Naturale di Venezia




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