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Chelymenia rubra e C. theleboloides


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13 risposte a questa discussione

#1 marinetto

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Inviato 07 giugno 2004 - 13:19

la differenza macroscopica più evidente fra le due specie, si riscontra osservando il margine dell'apotecio che, in C. rubra è sempre "anche nelle giovani fruttificazioni", più scuro e ben evidente, esso deriva dal fatto che C. rubra possiede "al contrario di C. theleboloides", delle setole pigmentate e non ialine.
Anche il colore è più forte, ma questo nei giovani esemplari potrebbe essere simile.

C. rubra, esemplari maturi

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#2 marinetto

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Inviato 07 giugno 2004 - 13:21

osservando le due foto al confronto, si potrebbe dire che le principali differenze potrebbero essere il colore degli ascomi, ma...

C. theleboloides

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#3 marinetto

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Inviato 07 giugno 2004 - 13:24

ma, come ben si nota in questa ultima foto, C. rubra, nei giovani esemplari si mostra molto depigmentata sin da avere colorazioni simili a theleboloides, ma il bordo scuro è comunque sempre ben evidente anche nei giovani

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#4 marinetto

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Inviato 07 giugno 2004 - 13:34

mentre non è la stessa cosa per C. theleboloides.
Logicamente, queste non sono le sole ed uniche specie ""anzi", ci sono almeno una quarantina di specie), che appartengono a questo Genere, il discorso del bordo più scuro vale per paragone fra queste due specie.
C. theleboloides

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#5 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:23

peli di C. rubra

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#6 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:24

a forti ingrandimenti

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#7 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:25

spore nell'asco

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#8 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:26

si intravede un po' di ornamentazione

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#9 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:28

esemplari più giovani di C. rubra in H2O, mostrano ugualmente le caratteristiche della specie

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#10 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:29

peli settati, a parete spessa e completamente pigmentati

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#11 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:30

spore simili a quelle degli esemplari postati sopra

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#12 marinetto

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Inviato 08 giugno 2004 - 20:33

per osservare le differenze microscopiche con C. theleboloides, inserisco il link CLICCARE

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#13 f.doveri

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Inviato 09 giugno 2004 - 18:15

Altre belle foto di Marino che ho visto scattare in loco (letamaio equino). Vi invito ad osservare la prima foto di C. rubra riguardante la microscopia dei peli. Se guardate in basso a destra osserverete delle cellule claviformi scure che hanno una struttura intermedia a quella delle cellule dell'excipulum e dei peli. E' proprio la presenza di tali cellule che determina il colore scuro del bordo degli apoteci. Tale caratteristica è piuttosto diagnostica. Ciao,
Francesco

#14 f.doveri

f.doveri

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Inviato 10 giugno 2004 - 10:34

Dopo il mio ultimo intervento ho studiato l'exsiccatum di "Cheilymenia rubra" che mi sono portato a Livorno dal Comitato Scientifico. Non ho dubbi, si tratta proprio di questa bellissima specie. Voglio aggiungere qualcosa: a parte lo studio microscopico, che è indispensabile, un attento osservatore può orientarsi molto bene anche macroscopicamente, con l'ausilio di una buona lente manuale. C. rubra infatti è caratterizzata da quel bordo brunastro, di cui abbiamo già parlato, e del quale sono responsabili le cellule claviformi presenti in tale sede, da peli fitti e brunastri abbastanza corti (importante), dal colore arancione-rossastro o rosso piuttosto vivo. Quindi ancora prima di fare la microscopia, potete provare la soddisfazione di avvicinarvi molto alla specie. Naturalmente queste mie considerazioni sono niente in confronto a quelle che potrete leggere sulla monografia di Moravec, che uscirà da un momento all'altro e che si preannuncia eccezionale. Ho avuto di recente uno stretto scambio E-MAIL con Jiri Moravec e, se vi interessa, sulla monografia compariranno molti dati che gli ho inviato dall'Italia, alcuni dei quali estremamente interessanti. Per esempio Jiri era convinto fino a poco tempo fa che C. theleboloides crescesse soltanto eccezionalmente su escrementi, fino a quando non gli ho fatto "toccare con mano" che questa specie in Italia si trova quasi esclusivamente su questo substrato.
Ciao,
Francesco




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