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Comatricha pulchella


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14 risposte a questa discussione

#1 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 16:50

All’interno di un grosso pezzo di corteccia di salicacea, una vasta fruttificazione.

Foto N°1

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  • comatricha_pulchella_fusca_5121701af.JPG

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#2 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 16:51

Altezza sul millimetro o poco più.

Foto N°2

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  • comatricha_pulchella_fusca_5121701bf.JPG

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#3 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 16:54

Gambo molto corto, forse un po’ troppo per Comatricha. Ricorda di più Stemonitopsis.

Foto N°3

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  • comatricha_pulchella_fusca_5121701df.jpg

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#4 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 16:55

A sinistra però non vedo traccia di reticolo superficiale, neppure incompleto.

Foto N°4

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  • comatricha_pulchella_fusca_5121701cf.jpg

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#5 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 16:56

Vediamo un po’ meglio l’andamento del capillizio: con Comatricha pulchella non va molto d’accordo. Forse con la varietà fusca le cose potrebbero andare meglio, ma non ho informazioni sufficienti.

Foto N°5 (cornice blu alta 500 um)

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  • 5121701CBa.jpg

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#6 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 17:00

La rete superficiale non c’è proprio. Guardare i curiosi ingrossamenti sulle molte terminazioni libere.

Foto N°6 (cornice marrone alta 100 um)

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  • 5121701B2a.jpg

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#7 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 17:01

Un occhiata all’ipotallo.

Foto N°7

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  • 5121701E3a.jpg

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#8 renato

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Inviato 20 febbraio 2006 - 17:02

Spore bruno chiaro, perfettamente sferiche e finemente punteggiate, tra i 7 ed i 7,5 um

Foto N°8 (cornice verde a 50x50 um)

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  • 5121701A0a.jpg

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#9 patrizia

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Inviato 21 febbraio 2006 - 20:51

Ciao Renato,
tenendo presente che il genere Comatricha è piuttosto complesso :( , da quanto ho potuto trovare nella biblio che possiedo, anche per me la specie più somigliante ai tuoi esemplari è C. pulchella: piede corto (Lister dà misure di 0,2 mm) e nero, sporocarpo piccolo (1 mm), bruno, ovale- cilindrico, la crescita in folti gruppi.
Per l’andamento del capillizio quanto descritto e illustrato da Lister e da Nannenga lasciano invece certamente più dubbi: “ looped at the surface, with few free ends” non tornano. Da nessuna parte inoltre ho trovato riferimenti agli ingrossamenti terminali del capillizio che si vedono dalle tue immagini.
Le spore , misura , colore e ornamentazione, vanno bene.
Neubert et altri descrivono la specie riprendendo , mi sembra, più o meno quanto detto dai precedento autori, senza alcuna figura di microscopia, quindi non ci aiutano a risolvere i dubbi: vedi un po’ se mi è sfuggito qualche particolare nella traduzione
C. pulchella var. fusca differisce per avere sporangi molto più scuri, un capillizio bruno scuro con talvolta una rete superficiale interrotta ( che non mi sembra di vedere nelle tue immagini) e spore grigio pallido in luce trasmessa.
Nella foto n. 4 mi sembra di vedere una specie di collare, sotto la sporoteca, intorno al piede: è forse un residuo persistente del peridio?
Ciao :)
Patty

Ps: sto allevando un plasmodio che avevo trovato su un legnetto nella forma di resistenza, è di quelli gialli ramificantisi ( faneroplasmodio). Avevo messo il legnetto in un contenitore di plastica trasparente con un po’ d’acqua e in un giorno il plasmodio è rinvenuto e ha camminato per due centimetri. :o
Ho messo vicino, ma non troppo alcuni corn-flakes e il plasmodio è sceso dal legnetto in un batter d’occhio invadendo la scatola ma dirigendosi a colpo sicuro sul cibo. A distanza di una settimana continua a mangiare corn-flakes e a crescere ,ma non ne vuole sapere di fruttificare. :angry: ( dovrò minacciarlo di togliergli i viveri)
Spero di fare qualche foto decente, la plastica trasparente riflette troppo e ho immagini bruciate , d’altra parte non posso spostare il soggetto, diventerebbe budino!!! :sigh:
patrizia
Modena

#10 renato

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Inviato 22 febbraio 2006 - 15:55

Grazie, più o meno c'è la conferma di quello che ero riuscito a trovare io.

Nella foto n. 4 mi sembra di vedere una specie di collare, sotto la sporoteca, intorno al piede: è forse un residuo persistente del peridio?

Non mi sembra proprio: se guardi la foto N°5 ti accorgi che anche lì si verifica lo stesso effetto, ma si tratta chiaramente di un semplice accumulo di spore.

Piuttosto se passi a considerare C.pulchelloides troverai che molte cose potrebbero tornare a posto, soprattutto le lunghe terminazioni libere. Quello che però non batte è la misura delle spore che dovrebbero arrivare ad 8-9 um, un po' troppo anche tenendo conto della mia possibile imprecisione. Tra gli appunti del database Nannenga, in rete, ho trovato però per pulchelloides un riferimento a 7-8 um che quadrerebbe tutto. Tra gli stessi appunti peraltro ho trovato anche citate molte varietà di pulchella, con schizzi del capillizio, che estenderebbero di molto il concetto base.

p.s. anch'io ho un faneroplasmodio tra le mani che non si è ancora deciso a fruttificare, proverò a variargli la dieta :angry:

Messaggio modificato da renato, 22 febbraio 2006 - 15:58

Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#11 patrizia

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Inviato 22 febbraio 2006 - 22:29

Piuttosto se passi a considerare C.pulchelloides troverai che molte cose potrebbero tornare a posto, soprattutto le lunghe terminazioni libere.


Avevo preso anch’io in considerazione C. pulchelloides Nann-Brem. 1985 , l’aspetto non è molto dissimile, anche se il piede è più lungo.
Ma , al di là delle dimensioni delle spore che nella sua diagnosi originale Nannenga descrive di 8-9 micr. e che dovrebbero avere anche un piccolo poro germinativo, è l’andamento del capillizio che mi pare diverso: profuso e connesso perpendicolarmente alla columella, ramificato con lunghe terminazioni libere, flessuoso ma non ondulato ( e quello che mi pare di vedere dalla tua immagine è invece piuttosto irregolare e ritorto).
Ciao


p.s. anch'io ho un faneroplasmodio tra le mani che non si è ancora deciso a fruttificare, proverò a variargli la dieta 


ho messo or ora un pezzetto di cioccolata e un pezzettino di salame, ai poli opposti della scatola che contiene Plasmon, (così mio figlio Manu ha battezzato il plasmodio). Speriamo non faccia indigestione :sigh:
Poi ho mostrato a Plasmon una bellissima foto dal Neubert di fruttificazioni di suoi colleghi, spiegandogli ( anche con le piante si parla, no? :angry: ) che anche lui deve fare quelle , promettendogli in cambio notorietà con un eccezionale servizio fotografico. Se funziona, ti avverto. :mago!:
patrizia
Modena

#12 brunoceppo

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Inviato 23 febbraio 2006 - 05:28

voglio diventare un plasmodio in casa Patty......la foto la porto io :angry:

siete messi male anche voi :sigh:

ciao
Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo

#13 patrizia

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Inviato 23 febbraio 2006 - 13:43

siete messi male anche voi :angry:


..da panico!! :o :sigh:
patrizia
Modena

#14 renato

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Inviato 24 febbraio 2006 - 09:42

Tutto giusto Patrizia, tra l’altro pulchelloides dovrebbe avere un capillizio più chiaro.
Resta il fatto che in alcune descrizioni (sito dell’Arkansas) pulchelloides è accreditata di un gambo più corto di pulchella e si parla di una columella ondulata nella parte superiore (vedi Foto 4 e 5). Si parla soprattutto di terminazioni libere da 30-50 um con piccoli ingrossamenti terminali. Alla presenza delle terminazioni anche il tuo testo assegna un valore discriminativo importante.
Come ho già osservato, se vai a vedere la forma del capillizio di pulchella e pulchelloides tra gli schizzi dell'erbario Nannenga trovi di tutto e di più!

Di fronte a queste continue difficoltà di determinazione, che sembrano aumentare anzichè diminuire con il progresso delle mie conoscenze, a volte non so se sentirmi scoraggiato per la mia inadeguatezza :angry: o stimolato dalla possibilità che ci sia ancora tanto da scoprire e lavoro interessante da fare :tdc2: .

Quanto al poro germinativo, siamo sicuri che non ci sia ?

Foto N°9

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Renato Cainelli - A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#15 patrizia

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Inviato 25 febbraio 2006 - 17:38

 
Di fronte a queste continue difficoltà di determinazione, che sembrano aumentare anzichè diminuire con il progresso delle mie conoscenze, a volte non so se sentirmi scoraggiato  per la mia inadeguatezza  o stimolato dalla possibilità  che ci sia ancora tanto da scoprire e lavoro interessante da fare .

...stimolato! :tdc:
Come ho avuto occasione di dirti, sto dedicando molto, del mio, ahimè, poco tempo libero a disposizione, a raccogliere bibliografia, in tutte le direzioni, fondamentale, secondo me, per poter affrontare con spirito critico, l’argomento. E mi sto trovando di fronte a un mare di contraddizioni, di errori, di opinioni contrastanti, di nuove specie che in realtà non lo sono , o di specie ridescritte copiando male la descrizione originale ecc..: nulla di nuovo sotto il sole! E quindi anche le mie difficoltà di determinazione aumentano, anziché diminuire… :( . Vien voglia di mollare tutto e darsi al giardinaggio, vero?
…ma no, anche se ci manca l’esperienza di anni di studio, di ritrovamenti e di decine di campioni da poter confrontare, finchè ci si continua a divertire e ad avere passione e interesse all’argomento vale la pena andare avanti.

La prima cosa che ti ho detto, nella mia risposta è “ tenendo presente che il genere Comatricha è piuttosto complesso..”,:lo scrivono proprio i grandi studiosi del momento, a significare che le cose sono tutt’altro che chiare e semplici anche per loro (figuriamoci per noi!) e tanto materiale necessita di revisioni.
Come hai detto giustamente è un campo dove c’è ancora tanto da fare, e anche i nostri piccoli ritrovamenti, magari desolatamente contrassegnati con un .. ? o un ..sp.., corredati di note, osservazioni e quant’altro siamo in grado di ricavarne, forse domani potrebbero avere un significato . :o
Certo che bisogna farsi un mazzo così! Cominciando con l’allargare la biblioteca, e gli orizzonti…..e tu stai già facendo ottime cose anche con le immagini!
Il mio criterio ora, a questo stadio primordiale di mia ignoranza, è quello di avere, dove posso, le descrizioni originali delle specie e poi da lì allargare la veduta ai vari libri o articoli di altri autori: ma , è necessario avere più bibliografia possibile e ci sto lavorando. Poi, per il resto , avremo occasione di parlarne a “viva voce” presto.
Ma intanto…vai avanti, anche con “ ?? e sp. “, mica finisce il mondo… ;)

Quanto al poro germinativo, siamo sicuri che non ci sia ?

Io no, e tu? :D

Ora vado a istruirmi sul Lamproderma atrosporum , e a cercare la biblio……
…...altro Genere incasinato! :D
Ciao
patrizia
Modena




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