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Sarcosphaera crassa


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16 risposte a questa discussione

#1 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 10:10

Sarcosphaera crassa (Santi) Pouzar, (1972).

La conosciamo un po' tutti, non credo ci sia nessun problema a livello determinativo, al massimo si potrebbe intavolare un discorso sulla priorità dal lato nomenclaturale "S. crassa, S. coronaria, S. eximia".

Il fotocolor degli ascomi proviene da una raccolta, fatta da Piero, nella primavera 2004 e depositata nel erbario AMB-GMC, exsiccatum n° 2191.

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  • sarcosfera_crassa_2191.jpg

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#2 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 10:48

per quanto riguarda la microscopia, lo studio è stato effettuato su una raccolta di un unico esemplare fatta nel mese di giugno 2006, depositata nel erbario AMB-GMC, exsiccatum n° 3258.

Ascoma dai colori e forma tipici, abbastanza grosso, semi ipogeo, vegetante nella terra nuda ai bordi di un sentiero boschivo.

Non c'è nulla di nuovo da scoprire se non alcune particolarità microscopiche che si sono evidenziate dopo aver posto il reperto in frigorifero per una decina di giorni.
Come dicevo, nulla di nuovo, però voglio farvi osservare la particolare forma che assumono le parafisi dopo un prolungato periodo a temperature fredde. Questo fenomeno è conosciuto con il termine di "fortulismo", coniato da Donadini.
Esso consiste nell'evoluzione delle parafisi dalla forma più o meno cilindrica "solita", a quella moniliforme, globosa o piriforme.
Questa forma può essere naturale e avvenire alla maturità dell'ascoma, in questo caso si chiamerà "fortulismo genotipico". Oppure, dovuta a condizioni ecologiche avverse (abbassamento della temperatura, umidità eccessiva, ecc.), in questo caso si dirà "fortulismo fenotipico".

Questa particolarità e nota per le specie appartenenti al genere Peziza ss.
Non ho avuto, fin'ora", modo di sapere se ciò è risaputo anche per Sarcosphaera crassa, anch'essa apartenente all'Ordine Pezizales.
In ogni modo alcune foto che lo dimostrano non faranno certo del male :)

Microscopia: aschi e parafisi di forma normale, colorate con rosso congo ammoniacale.

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#3 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 10:54

Alcune cellule delle parafisi, settate, tendono ad allargarsi a salsicciotto.

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  • crassa_3258_07.jpg

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#4 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 10:55

Ancora la foto di un'asco "per far notare la sua lunghezza", nei contorni si intravvedono alcuni apici delle parafisi.

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  • crassa_3258_08.jpg

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#5 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 10:57

ed ecco, la foto dove, si nota l'evidente fortulismo assunto dalle cellule delle parafisi.

Tutto quì :( :)

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  • crassa_3258_09.jpg

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#6 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:07

in verità ho notato ancora qualcosina di particolare, ma lo proporrò più avanti, adesso mi piacerebbe farvi notare alcuni aspetti microscopici che si propongono e/o che devono essere ricercati da chi vuole iniziare a osservare i funghi con questo... infernale strumento ottico :)

Ad esempio, alcuni aschi con presenza dell'opercolo "quella specie di dischetto o coperchietto", posto all'apice degli stessi. In questo caso, nell'asco superiore sembrerebbe ancora chiuso, mentre, in quello inferiore sembrerebbe si stia aprendo.

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  • crassa_3258_10.jpg

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#7 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:11

in verità, in molti casi l'opercolo rimane attaccato ad un lembo dell'apice ascale anche dopo che e spore sono state espulse.
La prova visiva è data dal fatto che gli aschi, seppur maturi, non anno più spore al loro interno.
Nella foto si nota bene l'opercolo attaccato ad un lembo dell'asco.

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  • crassa_3258_11.jpg

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#8 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:22

proseguendo nell'esercitazione alla microscopia "non neccessariamente per tutti i generi", un'altro particolare che alle volte è citato nelle descrizioni micro e che bisogna verificare è la conformazione della base dell'asco.

Nella foto, si nota una base complessa "nel esempio doppia", in questo caso si dirà "base pleurorica", oppure "con uncino".
Nel caso contrario, cioè una base cilindrica, non complessa, si dirà base semplice "base aporinca", oppure "senza uncino".

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  • crassa_3258_12.jpg

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#9 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:28

il subimenio "la porzione di cellule che sono poste tra l'imenio e la trama", puo avere un'importanza relativa.
Solitamente è a struttura intricata "come nel caso della foto", ma non è sempre così, quindi è sempre neccessario evidenziarne la struttura.

Stessa cosa va neccessariamente eseguita anche per la/e trama/e "excipulo/i". Particolare che non trattiamo in questa discussione in quanto già ripetuto molte volte nella presentazione di specie appartenenti al genere Peziza.

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  • crassa_3258_13.jpg

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#10 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:34

e veniamo alla seconda particolarità non sempre citata nelle descrizioni micro della specie "o per lo meno da me non notata". :)

Si tratta dell'ornamentazione delle spore.
Come desunto dalla bibliografia, esse, anche a forti ingrandimenti risultano lisce sl microscopio ottico.
E infatti, con rosso congo ammoinacale, non si evidenziano ne ornamentazioni ne altro.

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#11 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:36

anche se, nel profilo sembrerebbe di notare un piccolo accenno a una rugulosità.

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  • crassa_3258_18.jpg

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#12 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:39

però solo visibile in minima parte e quasi da non prendere in considerazione, oppure da giustificare come aberrazione ottica.

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  • crassa_3258_16.jpg

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#13 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:48

nenche il melzer evidenzia una possibile ornamentazione sporale.
Si noti la netta amiloidia dell'apice ascale, particolare attribuito a tutte le Pezizales e, riallacciandoci al discorso dell'opercolo, si nota come nell'asco vuoto è evidente l'assenza di opercolo e la fuoriuscita di epiplasma.

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  • crassa_3258_14.jpg

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#14 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:53

mentre in questa immagine "sempre in melzer", si nota un'asco vuoto, con l'opercolo ben attaccato centralmente all'asco. In questo parleremo di aschi monotunicati, opercolati e con attaccatura terminale.

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  • crassa_3258_15.jpg

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#15 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 11:57

ritornando a coppe, l'osservazione delle spore in blu cotone lattico, evidenzia una pur minima ma visibile ornamentazione della parete sporale, che si potrebbe definire come "sabbiatura".

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#16 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 12:00

l'accoppiata delle spore, nelle foto fatte in blu lattico a caldo, è stata dovuta per evidenziare la diversa conformazione delle stesse ad una minima "fochettatura", profondità di campo.

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#17 marinetto

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Inviato 09 luglio 2006 - 12:02

ed infine, per concludere questo noiosissimo thread, la solita misura sporale. :) :(

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