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Psathyrella fatua


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20 risposte a questa discussione

#1 marinetto

marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:01

Psathyrella fatua (Fr.)Konr. & Maubl.

N. scheda: 1618 Data di ritrovamento: 04/05/2003
Località: Ceppo Comune: Rocca santa Maria
Coordinate geografiche: 339; TERAMO - Altezza slm: 1350
Habitat: faggeta-nei pressi di un ceppo
Determinatore: Zugna M.
Legit: de Ruvo Bruno


dopo parecchie vicissitudini siamo riusciti a dare un nome a questo fungo.
di seguito pubblichiamo la scheda.

Misurazione sporale su essiccata, reidratata con ammoniaca al 6%, mezzo di governo, acqua, misure 1000 x in olio.

20 misure della lunghezza sporale:-7,21-7,35-7,05-7,53-7,61-7,66-7,68-7,76-7,08-7,91-7,98-7,99-8,01-8,11-8,17-8,18-8,36-8,44-8,67-9,59
20 misure della larghezza sporale:-3,65-3,76-3,83-3,85-3,85-3,89-3,92-4,02-4,03-4,03-4,07-4,07-4,13-4,14-4,15-4,18-4,21-4,31-4,53-4,06
Spore, lunghezza: 7.2 – 9.5 µm, in media*: 7.9 µm
Spore, larghezza: 3.6 – 4.6 µm, in media: 4.3 µm.
Quoziente** sporale: 1.96

* le medie si ottengono dividendo la somma del totale delle misure ottenute per il numero delle misurazioni effettuate, nel nostro caso, 158,34 che è il totale della somma delle misure della lunghezza : 20 che è il numero di misure effettuate, il risultato è = 7.917 che "per comodità", viene arrotondato ad 8 µm.
** Il quoziente "Q", si ottiene dividendo le due medie, nel nostro caso: 7.9 che è la media della lunghezza : 4.3 che è la larghezza = 1.96 sarà il risultato che noi adotteremo come Q sporale.

I cistidi sono di diverse forme, le misure sono pressappoco simili e vanno da 30-45 x 10-15 µm., in ulteriori misurazioni ho riscontrato pleurocistidi che arrivavano a 60 µm.
Inoltre ho riscontrato anche che il filo lamellare è praticamente sterile e ricoperto per la quasi totalità da cellule globose o subglobose e con breve piede.

Voglio premettere che in tale studio mi baso su della bibliografia non proprio all'ultimo grido, ma ciò può averla solo chi si dedica espressamente a questo Genere. Comunque, io ho consultato la monografia di E. Kist Van Waveren e le posteriori "note sul Genere Psathyrella" sempre dello stesso Autore. Le Genre Psathyrella - Flore des espèces europènnes et mèditerranèennes F. Fouchier. Champignons de Suisse B. & K. Ed alcune Riviste e bollettini di Micologia.

Non è che tutto combaci, anzi, per adattare la specie a Psathyrella fatua, bisogna far rientrare le misure sporali nella variabilità, però "cosa importante", mi sono fatto diversi scrupoli alla ricerca di un poro germinativo che si possa definire tale, ma nonostante abbia osservato le spore in diversi modi “contrasto di fase e filtri polarizzatori” e con diversi reagenti e coloranti “acqua, rosso congo ammoniacale, ammoniaca”, non sono riuscito vederlo se non fochettando fortemente ed andando per intuizione.
Ho però notato che “cosa molto evidente in contrasto di fase”, l’apice risulta tronco e comunque, il poro germinativo è sempre solo una parvenza di parete interna più luminescente e non si vede mai come un vero e proprio poro germinativo, se noi accettiamo questo come un poro germinativo, allora possiamo accettare anche la determinazione come probabilmente valida "le spore da osservare sono state prelevate sul gambo".

Considerazioni e note:
in breve, ci si ritrova di fronte ad una Psathyrella le cui caratteristiche sono, per un canto, assimilabili ad una sezione, per l’altro, a tutta altra e comunque in disaccordo fra di loro.
Veniamo al metodo di sviluppo dell’indagine:
seguendo la chiave dicotomica di K. V. Waveren, in base alla separazione in due Sottogeneri, in qualità della misura sporale, la nostra specie va collocata nel Sottogenere Psathyra, quindi, essendo il velo di struttura in prevalenza ifale e non essendo la superficie del cappello fibrillosa-squamulosa ed essendo presenti i pleurocistidi, ci si aprono diverse strade, vediamo quella più appropriata.

Le Sezioni in cui inserire la specie sono quattro:
Sez. Spadiceae, da noi scartata perché comprendente specie a cistidi musicati= a parete spessa.
Sez. Hydrophilae, sezione da noi scartata per le spore mai eccedenti 7.5 µm.
Sez. Pennatae, scartata per la forma particolare dei cistidi, completamente differenti da quelli della specie in questione.

Rimane la Sez. Spadiceogriseae, divisa a sua volta in due Sottosezioni:
Sottosez. Lutenses: a Cheilocistidi pleurocistidioidi numerosi;
Sottosez. Spadiceogriseae: a Cheilocistidi pleurocistidioidi assai scarsi, filo della lamella contornato da cellule sferopeduncolate e clavate.

Dalle foto micro e macro che anche voi avete visto nel post, la Sottosezione che più si adatta alla specie è la seconda, dove momentaneamente la collochiamo.

A questo punto, le specie inserite nella Sottosezione sono una decina, le quali si possono discriminare o per il tipo particolare d’habitat, o per taglia “esile, robusta ecc.”o per il modo di crescita “solitario, subcespitoso, cespitoso”.
Tutto questo “naturalmente” va assommato alle caratteristiche microscopiche.
La specie che più si avvicina alla nostra dopo al somma ti tutte le caratteristiche (meno una “il poro germinativo”) è Psathyrella fatua, specie simile a Psathyrella spadiceogrisea ma a crescita caespitosa.
Rimane il fatto che, l’assenza o per lo meno la non sicura presenza del poro germinativo, ci lascia con il dubbio.
Marino Zugna
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#2 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:02

foto 1 :camerdigit:
Basidiomi di Psathyrella fatua in habitat

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  • carpofori01.jpg

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#3 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:04

foto 2 :camerdigit:
basidiomi ancora giovani e con il velo evidentemente filamentoso

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  • carpofori06.jpg

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#4 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:07

foto 3 :camerdigit:
Evidente l'igrofaneità dei basidiomi e il completo mutamento di colore che l'aria secca gli procura.
Anche qui si nota un'evidente velo che però va sparendo negli esemplari adulti o disidratati

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  • carpofori05.jpg

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#5 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:11

foto 4 :camerdigit:
si noti negli esemplari con l'imenoforo rivolto allo schermo, che le lamelle hanno il filo completamente bianco e le lamelle, negli esemplari che stanno maturando sono già ad un punto di grigio che tende ad inscurire.

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  • carpofori04.jpg

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#6 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:14

foto 5 :camerdigit:
ancora un'ultima foto del modo di crescita "densamente cespitoso", dei basidiomi.

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  • carpofori02.jpg

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#7 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:16

foto 6
questa foto allo stereoscopio mostra un esemplare essiccato il cui imenoforo evidenzia le lamelle nere ed filo decisamente bianco.

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  • lame00.jpg

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#8 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:20

foto 7
iniziamo le foto microscopiche con l'inserimento di alcuni aspetti del filo lamellare e delle cellule sferopeduncolate e clavate

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  • cheilo7.jpg

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#9 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:23

foto 8
ancora il filo lamellare, notiamo al quasi assenza totale di cheilocistidi pleuricistidioidi, comunque, in alcuni punti ci sono.

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  • cheilo4.jpg

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#10 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:26

foto 9
ecco la conferma di quanto asserito sopra, sempre che non sia effetto dello schiacciamento del preparato "seppur minimo", in effetti, si notano anche gli sterigmi di un basidio che fanno capolino al centro del fotogramma, davanti al cistidio utriforme

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  • cheilo13.jpg

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#11 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:29

foto 10
ancora una foto d'assieme dei cheilocistidi

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  • cheiloweb2.jpg

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#12 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:31

foto 11
le piccole cellule clavate "congofobe", che frammiste a quelle sferopedunolate e più grandi, tappezzano il filo e anche le facce

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  • cellule01.jpg

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#13 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:35

foto 12
Il paragone fra una cellula clavata ed un cistidio subutriforme, inoltre, si nota bene il profilo sporale e "a mio avviso", notare un poro germinativo mi sembra alquanto arduo!!

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  • cellule03.jpg

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#14 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:37

foto 13
un basidio ci fa notare la sua forma clavata, importante per la distinzione da altre forme che si possono riscontrare all'interno del Genere.

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  • basidi2.jpg

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#15 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:39

foto 14
una sequenza di forme di pleurocistidi, in questo caso, una foto d'insieme

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  • pleuro_1.jpg

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#16 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:41

foto 15
in questo caso, il pleurocistidio misurava 60 µm di lunghezza

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  • pleuro_8.jpg

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#17 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:41

foto 16
ancora forme diverse di pleurocistidi

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  • pleuro_5.jpg

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#18 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:45

foto 17
in questo caso, si notano i pleurocistidi subutriformi, frammischiati alle cellule clavate "quelle più rosse", per chi non lo sapesse, le quali assorbendo il colorante = rosso congo ammoniacale, in quantità superiore delle altre cellule, vengono definite "congofobe".

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  • pleuro_12.jpg

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#19 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:47

foto 18
veniamo al punto più critico della determinazione della specie, le spore, una foto a contrasto di fase, dove si potrebbe vedere quello che è il poro germinativo.

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  • spore04.jpg

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#20 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:49

foto 19
ancora una foto di spore con illuminazione normale, forse qui si potrebbe anche intravedere qualcosa

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  • spore06.jpg

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#21 marinetto

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Inviato 10 maggio 2003 - 22:51

foto 20
ultima foto della serie, una sporata dove si può notare l'aspetto e la forma di svariate spore

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  • spore07.jpg

Marino Zugna
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