Melanoleuca nivea Métrod ex Boekhout, Persoonia 13(4): 417 (1988)
Sinonimi:
Melanoleuca subpulverulenta sensu Cooke [Ill. Brit. Fung. 124 (219) Vol. 1 (1883];
Descrizione macro:
“parzialmente desunta dalle fotografie della raccolta e dall'exsiccatum”.
Pileo 40 - 60 mm, da prima convesso, quindi spianato con depressione e basso umbone centrale, liscio e glabro, bianco candido o anche bianco mescolato a tonalitŕ carnicine, anche ocra pallido, specie nella zona discale.
Lamelle fitte, ventricose, emarginate, alte quanto e piů dello lo spessore della carne del pileo, di colore da prima biancastre, quindi crema, con tonalitŕ carnicine, filo lamellare crenulato, concolore, frammiste a numerose lamellule.
Stipite 40 - 85 x 5 - 10 mm, cilindrico, con tendenza ad allargarsi verso la base, pruinoso all’apice, con striature che arrivano fino alla base , di colore biancastro, in alto, tendente al grigiastro e al brunastro verso la base che, e ornata da feltro miceliare biancastro.
Carne del pileo fibrosa, biancastra con nette tonalitŕ carnicine; carne del gambo, biancastra, con tendenza ad assumere toni bruno rossastri, nella parte mediana, fino a tonalitŕ molto scure “nerastre”, alla base. Odore e sapore non rilevati.
Descrizione micro:
Spore 6,48 - 8,13 x 4,25 - 4,94 µm, in media 7,25 - 4,57 µm, Q. 1,48 - 1,79; Q. medio 1,59, ellittiche, ornate da verruche piů o meno dense, amiloidi, unite da bassi connettivi poco amiloidi, plaga ilare ben visibile, iodio negativa.
Basidi 24,90 - 38,05 x 6,89 - 10,94 µm, in media 29,71 x 8,97 µm, clavati. tetrasporici.
Trama lamellare parallela, formata da ife cilindriche, con diametro 3 - 17,5 µm, giunti a fibbia assenti in tutti i tessuti del basidioma.
Cheilocistidi 45,34 - 70,27 x 9,32 - 19,32 µm, in media 55,68 x 12,95 µm, metuloidi, in maggioranza fusiformi ma anche lageniformi, con apice acuto, raramente provvisti di un setto mediano, privi o solo con pochi cristalli apicali, pleurocistidi simili ai cheilocistidi sia nella forma che nella misura.
Caulopellis formata da ife cilindriche con diametro 3,28 - 6,30 µm, caulocistidi metuloidi 63,9 - 100,14 x 6,98 - 15,59 µm, in media 80,04 x 11,7 µm, di forma simile a quella dei cistidi imeniali, paracaulocistidi 16,84 - 44,7 x 5,85 - 12,79 µm, in media 28,57 x 9,56 µm, clavati, riuniti in piccoli gruppetti , frammisti ai caulocistidi, nella parte alta del gambo.
Pileipellis; di tipo ixotricoderma, formata da ife cilindriche, con diametro 3,5 - 11,5 µm, prive di pigmento.
Osservazioni:
M. Bon colloca Melanoleuca nivea nel sottogenere Melanoleuca (sottogen. Macrocystis Boekh.), per la presenza di cistidi metuloidi, lageniformi o fusiformi, che possono facilmente arrivare a superare 100 µm; per i colori bianchi dei basidiomi la inserisce nella sezione sez. Albidoflavidae, all’interno del quale, si distingue per l’odore non significativo, il quoziente sporale medio inferiore a due (2), per la misura delle spore inferiore a dieci (10) µm, e la loro ornamentazione formata da verruche collegate da bassi connettivi.
Dati relativi alla raccolta:
N. scheda: 3657; Data di ritrovamento: 04/10/2007; Localitŕ: San Biagio; Comune: Rocca Santa Maria; Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO; Altezza slm: f. 3; Habitat: bosco di faggio e cerro, luogo umido.
Legit: de Ruvo Bruno; Determinatore: Zugna Marino
Bibliografia:
Bas, C., Kuyper, Th.W., Noordeloos, M.E. & Vellinga, E.C. (eds) (1999). Flora Agaricina Neerlandica 4. Strophariaceae, Tricholomataceae (3). Rotterdam: Balkema. 191 pp.
Breitenbach J. & Kränzlin F., (1991) - Champignons de Suisse. Tome 3. Boletes et Champignons ŕ lames 1čre partie. Luzern, 364 pp.
Bon, M. (1991). Les Tricholomes et Ressemblants. Flore Mycologique d’Europe 2. Doc. Mycol. Mém. Hors Sér. 2. 154 pp.
Fontenla R., M. Gottardi & Para R. (2003) - Fungi non delineati. Pars XXV Osservazioni sul genere Melanoleuca. Edizioni Candusso I-Alassio (SV)
Pizzardo S. & Nalin A. (2002) Rivista di Micologia, 3: 257-262.
Le foto macro della raccolta sono di Bruno de Ruvo