Tricholoma pardinum Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 339 (1873)
Basionimo:
Agaricus myomyces var.
pardinus Pers. 1801
Sinonimi:
Tricholoma pardalotum Herink & Kotl. 1967
Classificazione:
Fungi, Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Agaricomycetidae, Agaricales, Tricholomataceae, Tricholoma.
Descrizione della raccolta.
Pileo Ø da 50 a 80 mm, all'inizio emisferico-convesso, poi appianato, infine leggermente depresso con basso e largo umbone. Cuticola di colore grigio-ocraceo con sfumature grigio cineree. All'inizio apparentemente liscia ma in verità ricoperta da squamette concolori poco evidenti, con la maturazione queste tendono ad assumere un colore bruno-marroncino, risultando quindi maggiormente visibili, in vecchiaia esse tendono ad assumere dimensioni maggiori, una forma vagamente triangolare ed a dissociarsi maggiormente dalla cuticola, lacerandosi, evidenziando in questo modo, il colore della carne sottostante che risulta essere biancastra, all'inizio, ma con tendenza a divenire ocracea con il tempo. Margine lievemente involuto ed eccedente nel giovane, diritto e leggermente frastagliato in età, cuticola separabile per tutta l'ampiezza del raggio.
Lamelle piuttosto fitte (1 cm = 10 L.), spesse, larghe fino a 6 mm, all'inizio bianco-ocracee, poi ocra grigiastre; filo lamellare, all'inizio concolore alle facce, tendente a colorarsi di bruno negli esemplari adulti ; lamellule presenti (1 L. = 3 l.).
Stipite da 45 a 80 mm, da cilindrico e con base di pari larghezza o soltanto lievemente ingrossata a tozzo e decisamente clavato, leggermente ricurvo a metà lunghezza o anche diritto, di colore biancastro in alto, crema-ocraceo nella parte centrale, con evidenti zone ocra-brunastre nella parte bassa, dove, si notano spesso nette sfumature rosate, più evidenti nella zona basale e nelle parti lese.
Carne di aspetto non untuoso al tocco, spessa, biancastro-ocracea, leggermente rosata alla base del gambo, dove, con l'età tende ad imbrunire, odore forte, intenso e persistente di pepe nero macinato, dopo diverso tempo "anche giorni", all'odore di pepe si mescola un secondo odore che ricorda T. pseudoalbum; sapore, all'inizio dolce e farinoso, quindi, dopo diversi minuti di masticazione, simile al gusto del pepe ma senza essere piccante, infine si avverte un sentore leggermente piccantino.
Reazioni macrochimiche: TL4 + = velocemente violetto lilacino. Formolo = negativo. Guaiaco = negativo.
Descrizione della microscopia.
Spore (6,7) 6,9-8,6 (9,9) x (4,3) 4,9- 5,9 (6,6) µm, in media 7,7 x 5,4 µm; Q. (1,2) 1,3-1,5 (1,8), Q.m = 1,4; Vol. = (66,5) 87,8-161 (186,2), Vol.m. = 118,2; lisce, da ellittiche a semiformi o faseoliformi, apiculo ben evidente.
Basidi (33,6) 37,4-51,52 (55,9) x (7,5) 7,72-15,04 (16,5) µm, in media 44,9 x 10,4 µm; Q. = (2,9) 3,04-5,8 (6,1), Q.m.= 4,6; Vol. = (1194,1) 1279,58-5352,1 (7483,3), Vol.m.= 2790,3 di due tipologie, i più numerosi di forma strettamente clavata,i secondi, meno numerosi, con largo ventre e lungo pedicello, tetrasporici, raramente bisporici.
Cistidi imeniali (22,9) 24,9-47,14 (51,7) x (7,7) 9,44-13,86 (14,1) µm, in media 35,4 x 11,9 µm; Q. (1,7) 2,04-3,86 (4,7), Q.m.= 3,0; Vol. (855,8) 1410,2-4048,08 (4516,9), Vol.m.= 2683,1; clavati, spesso con setto basale, numerosi sul filo lamellare scarsi nelle facce.
Trama lamellare parallela, formata da ife cilindriche, ialine settate con Ø (6,1) 6,52-12,26 (13,5) µm.
Pileipellis Ø (3,8) 5-8,53 (8,9) µm, disposta tipo cutis, formata da ife cilindriche, settate e con alcuni elementi terminali intricati ed emergenti a formare le "squame", provvisti di pigmento membranario e incrostante giallo-brunastro.
Trama della carne formata da ife cilindriche, ristrette ai setti, con Ø (4,1) 5,69-20,34 (21,1) µm.
Caulopellis formata da ife cilindriche, ialine, parallele, settate, con Ø (4,2) 4,31-7,39 (8,4) µm. Terminali da cilindrici a leggermente allargati all'apice con Ø (4,9) 4,96- 8,78 (9,2) µm. Caulocistidi non notati.
Giunti a fibbia presenti e abbondanti in tutti i tessuti del basidioma.
Habitat e raccolte. N. scheda: 3874. Data di ritrovamento: 17/09/2008. Località: LANDOL. Comune: POSTOJNA (SLO). Coordinate geografiche: 45°47'34.53"N 14° 7'57.19"E. Altezza slm: 650. Habitat: Bosco di Fagus Sylvarica, Castanea sativa, tra il fogliame. Legit: Tull Lino & Silva Determinatore: Zugna M.
Osservazioni:
nonostante la specie sia conosciuta e non presenti lati critici, essendo specie tossica e quindi potenzialmente pericolosa in quanto confondibile con alcune alte, appartenenti allo stesso genere, abbiamo voluto presentarla ugualmente, un tanto per segnalare e sottolineare l'odore atipico e particolare della raccolta, caratteristica, tra l'altro, già riscontrata in una raccolta fatta nel 2004 e posta in erbario EGMM con il n° 2297.
In letteratura il suo odore viene descritto e definito come: farinoso; farinoso-spermatico; terroso e via dicendo, dalla breve e sicuramente incompleta, lista che segue ci si può fare un'idea del giudizio che danno i diversi AA., riguardo all'odore ed al sapore di T. pardinum.
Bas, C., Kuyper, Th.W., Noordeloos, M.E. & Vellinga, E.C. (eds) (1999). Flora Agaricina Neerlandica 4. Strophariaceae, Tricholomataceae (3). Rotterdam: Balkema. 191 pp.
= Smell farinaceous to sweetish, unpleasant; taste farinaseous-rancid.
Bon, M. (1991). Les Tricholomes et Ressemblants. Flore Mycologique d’Europe 2. Doc. Mycol. Mém. Hors Sér. 2. 154 pp.
= Odeur farino-spermatique, faible mais vite désagréable ou nauséeuse, vireuse puis un peu terreuse ° la fin. Reaction violette lilacine avec TL4.Breitenbach J. & Kränzlin F., 1991- Champignons de Suisse. Tome 3. Boletes et Champignons à lames 1ère partie. Luzern, 364 pp.
= Odeur farineuse, saveur douce de farine.Cetto - 1970/93, - I FUNGHI DAL VERO. (Vol.1)
= Odore leggero di farina, sapore dolce.
Gennari A. - 2005 - Funghi.
= Odore e sapore leggermente farinosi.Courtecuisse R. & Duhem B., 1994 - Les Champignons de France. Paris, 448 PP.
= Odeur farinose puis désagréable.Galli R., 1999 - I Tricholomi. Milano, 271 pp.
= Odore forte di farina o farinaceo-terroso e sapore analogo, dolciastro.
Kühner R., Romagnesi H., 1953 - Flore Analytique des Champiognons supérieurs. Paris, 556 pp.
= Odeur farineuse, saveur douce de farine.
Marchand A., 1971-1986 - Champiognons du nord et du midi. Vol. 1-9. Perpignan.
= Saveur farineuse. Odeur fugitive de farina. Reaction violette avec la reactiv TL4Moser M. - 1980 - GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DEI FUNGHI: vol. n 1.
= Odore come di farina.
Detto ciò, quì non si vuole ne creare una nuova varietà o forma ne tanto meno istituire un nuovo taxon ma solo dare segnalazione della possibilità di incontrare Tricholoma pardinum con odore differente da quello descritto solitamente in bibliografia.
BIBLIOGRAFIA:
Bas, C., Kuyper, Th.W., Noordeloos, M.E. & Vellinga, E.C. (eds) (1999). Flora Agaricina Neerlandica 4. Strophariaceae, Tricholomataceae (3). Rotterdam: Balkema. 191 pp
Bon, M. (1991). Les Tricholomes et Ressemblants. Flore Mycologique d’Europe 2. Doc. Mycol. Mém. Hors Sér. 2. 154 pp
Breitenbach J. & Kränzlin F., 1991-
Champignons de Suisse. Tome 3. Boletes et Champignons à lames 1ère partie. Luzern, 364 pp.
Cetto - 1970/93, -
I FUNGHI DAL VERO. (Vol.1)
Gennari A. - 2005 -
FunghiCourtecuisse R. & Duhem B., 1994 -
Les Champignons de France. Paris, 448 PP.
Galli R., 1999 - I
Tricholomi. Milano, 271 pp
Kühner R., Romagnesi H., 1953 -
Flore Analytique des Champiognons supérieurs. Paris, 556 pp
Marchand A., 1971-1986 -
Champiognons du nord et du midi. Vol. 1-9. Perpignan.
Moser M. - 1980 -
GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DEI FUNGHI: vol. n 1