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Russula minutalis


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#1 marinetto

marinetto

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:26

Russula minutalis Britzelm., (1885)

Basionimo: Russula minutalis Britzelm., (1885)
Sinonimi: Russula puellaris var. minutalis (Britzelm.) Singer (nom. inval., art. 36.1 ICBN). 1926.
Posizione sistematica: Russulaceae, Russulales, Incertae sedis, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

Descrizione della raccolta.
Pileo fino a 45 mm, poco carnoso, da semiconvesso a disteso, infine leggermente depresso al disco, con zona marginale scanalata per un breve tratto per trasparenza, margine intero; cuticola totalmente separabile, leggermente lubrificata, di colore beige con sfumature crema-bruniccio "cuoio", spesso frammisti toni olivacei e/o rosati, più o meno intensi, disco puntinato di macchioline rosso-brunastre (lente).
Lamelle annesse, sinuosette, mediamente larghe e mediamente spesse, nella zona anteriore scarsamente intervenate e anstomosate, non molto fitte (9-10 per cm), a 0,5 mm, dal margine, intercalate da sporadiche lamellule; non molto fragili, all’inizio bianche poi crema, leggermente ingiallenti spontaneamente più vistosamente nelle zone traumatizzate, filo lamellare leggermente segnato di ocraceo nella zona anteriore concolore nella zona posteriore.
Stipite 50-70 x 12-18 mm, cilindrico, diritto o leggermente ricurvo, con base da attenuata a leggermente allargata ed in un caso appiattita, liscio o finemente rugoso-scanalato (lente), leggermente lubrificato, all’inizio di colore bianco, presto soffuso di giallastro, bruno-rugginoso nella zona basale, presto cavo, cortex non molto spessa e poco differenziata dal midollo, di consistenza mediamente solida.
Carne molto fragile, soffice, al taglio bianca, quindi crema, spontaneamente soffusa di tonalità gialle, più intense nel cortex dello stipite ed alla manipolazione o per traumi, in tutti i casi non molto ingiallente nemmeno in vecchiaia, midollo di colore bianco-crema, poco ingiallente. Odore leggero, gradevole, dolce e fruttato ma poco percettibile nelle lamelle, leggermente di pelargonio negli stipiti posti in una scatoletta per alcune ore, presto evanescente; sapore dolce nelle carni e nelle lamelle anche dopo lunga masticazione.
Reazioni macrochimiche: FeSo4 = lentamente rosa su lamelle, appena rosato su carni e cortex; Guaiaco = blu intenso istantaneo su lamelle, carni e cortex; Formolo = bruno-rossastro su lamelle e carni, negativo nel cortex.
Sporata IIc del codice di Romagnesi.

Descrizione microscopica.
Spore (5,28) 6,10-7,47 (8,19) x (4,29) 4,96-6,11 (6,39) µm, in media 6,79 x 5,62 µm, Q. = 1,12-1,3; Qm = 1,21; Vol. = 80-145; Vol.m = 114 µm³; da obovoidi ad ellittiche, ornamentazione formata da verruche non completamente amiloidi, alte fino a 0,8 µm, isolate o riunite a formare brevi creste e basse connessioni, reticolo incompleto. Plaga soprailare fortemente amiloide.
Basidi tetrasporici “diversi bisporici”, strettamente clavati 25-46 x 7-11 µm, insensibili in SBA.
Cheilocistidi strettamente clavati, 40-75 x 7-10,5 µm, spesso con papilla apicale, abbastanza numerosi; pleurocistidi simili ai cheilocistidi sia nella forma che nelle misure, ma molto meno numerosi, entrambi annerenti a placche in SBA.
Pileipellis formata da ife filamentose, spesse 2,0-3,5 µm, settate spesso ramificate, attenuate all’apice, dermatocistidi di forma irregolarmente cilindrica, larghi 2,5- 5,5 µm, con allargamenti fino a 7,5 µm ai setti, apice da subcilindrico a dilatato fino a 8 µm, (1) 3-8 volte settati, setti lunghi 7,5-33 µm, ingrigenti in SBA, annerenti in SV.

Materiali e Metodi: lo studio e la descrizione sono stati eseguiti su materiale fresco.
I preparati microscopici sono stati osservati in H2O, Rosso Congo, SBA, SV. Le dimensioni sporali si basano su 100 misurazioni, per le rimanenti tipologie cellulari si sono effettuate 20 misurazioni per tipologia. Le misure sono state effettuate con il software di calcolo Mycométre.
Habitat e raccolte: N. scheda: 4133. Data di ritrovamento: 08/07/2009. Località: Cesa. Comune: Rocca Santa Maria. Coordinate geografiche: 339; III; TERAMO. Altezza slm: f. 3. Habitat: Bosco di Castanea sativa, Fagus sylvatica, Quercus cerris, Acer sp. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.

Osservazioni: la Sottosezione Puellarinae è formata da quattro Serie che Sarnari, nel secondo tomo della sua opera (Monografia illustrata del Genere Russula in Europa 2005), così suddivide:
Serie Versicolor; comprende specie acidofile e volentieri sabulicole di sapore leggermente pepato, habitat di betulle o conifere, anche sotto cisto in zona mediterranea, sporata ocra, spore in generale notabilmente oblunghe e in varia misura reticolate . L’habitat particolare, il sapore pepato delle carni e la forma delle spore, delle specie poste in questa Serie, sono peculiarità che non si addicono alla nostra raccolta quindi crediamo di poter escludere eventuali appartenenti alla Serie.
Serie Odorata; comprende specie di latifoglie con carne moderatamente ingiallente, sapore dolce, spore subreticolate di circa 6,5-8,5-(9,5) x 5,7-7-(7,5) µm, gialle in massa, da IVa a IVc. Le specie poste in questa serie possiedono una sporata gialla in che le esclude senza troppi dubbi.
Serie Laricinoaffinis;comprende specie insufficientemente confermate delle coste mediterranea o atlantica francese associate con Quercus ilex e suber, grandi spore subglobose verso 8,5-10 x 7,5-8,5 µm. Le specie inserite in questa Serie possiedono tutte spore di misure superiori e quindi sono da escludere.
Infine, la Serie Puellaris; formata da specie con spore a verruche isolate o subcrestate, mai nettamente oblunghe e non oltrepassanti 9 x 7 µm, carne più o meno marcatamente ingiallente, di sapore dolce, sporata crema o ocra. Nella quale, viste le caratteristiche, emerse dallo studio, pensiamo di poter posizionare la nostra raccolta.
A tal proposito esponiamo una tabella di raffronto delle caratteristiche principali delle specie appartenenti alla Serie Puellaris.

Taglia_ridimensionare.jpg

Come si evince dalla tabella suesposta, la nostra raccolta ha caratteristiche che si adatterebbero a quasi tutte le specie della Serie.

Di seguito, una valutazione del sapore dato da diversi AA.:
Bon: puellaris = dolce, raramente un po' acrescente; terenopus = alle volte dopo un po' piccante; versatilis = acre nelle lamelle giovani; minutalis = subdolce
Cesalena: puellaris = mite (un po' acre sulle lamelle??) ; terenopus = mite, fuggevolmente piccante sulle lamelle; versatilis = mite, un po' piccante sulle lamelle giovani; minutalis = mite sul gambo, ma sovente un po' piccante sulle lamelle
Sarnari: puellaris = sapore mite; terenopus = sapore dolce; versatilis = pepato appena percettibile nelle lamelle giovani; minutalis = ?
Moron e altri: puellaris = ?; terenopus = dolce, appena piccante nelle lamelle; versatilis = dolce, piccante nelle lamelle; minutalis = ?
Kränzlin: puellaris = sapore dolce; *terenopus = sapore pressochè dolce ma nettamente piccante nelle lamelle; *versatilis = *l'Autore la sinonimizza con terenopus; minutalis = ?
Galli: puellaris = sapore dolce; terenopus = ?; versatilis = ?; minutalis = ?
Marchand: puellaris = sapore dolce; terenopus = ?; versatilis = ?; minutalis = ?

Nella sottostante tabella riassumiamo la valutazione del sapore data da:
BON (1988), CESALENA (1991), GALLI (1996), SARNARI (2005), MORON & ALT. (2003), KRÄNZLIN , (2005), MARCHAND, 71-86, nello loro Opere.

ridimensionare.jpg


Riassumendo in breve; scartando Russula versatilis per l’estrema differenza del colore della sporata in massa, Russula terenopus che, pur dimostrando pileocistidi abbastanza simili, dimostra un’evidente differenza nell’ornamentazione sporale e Russula puellaris per le spore di maggiori misure e diversa ornamentazione e per il forte ingiallimento dei basidiomi, per somma di caratteristiche confacenti siamo propensi a considerare Russula minutalis come il taxon che più si addice a questa raccolta.

Bibliografia:
BON M. (1988) - Clé monographique des russules d’Europe, Doc. myc Tome XVIII - N° 70-71.
CETTO, B. (1989-1993) - I funghi dal vero, I-VII. Saturnia, Trento.
Cesalena Z. (1991) - Il genere Russula. Gruppo Micologico Bresadola - Vigevano
COURTECUISSE, R. & DUHEM, B. (1994) - Champignos de France et d'Europe. Lousanne.
Galli R. (1996) - Le russule Ed EN - EDINATURA.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Moron A., Alpago Novello A. & Michelin L. (2003) - Considerazioni su alcune specie di Tenellae. BGMB 46 (3): 33-56; 2003.
Romagnesi H. (1967) - Les Russules dìEurope et d’Afrique de Nord. Bordas, Paris.
Sarnari M. (2005) - Monografia illustrata del Genere Russula in Europa, Tomo Secondo.

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photo by: Bruno de Ruvo

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photo by: Bruno de Ruvo

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photo by: Bruno de Ruvo

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photo by: Bruno de Ruvo

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:39

Russula minutalis Britzelm., (1885)

In foto: sporata in massa

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#3 marinetto

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:51

Russula minutalis Britzelm., (1885)

In foto: pileipellis

dermatocistidi sopra SV, sotto SBA
aaaa_01.jpg

SBA
aaaa_02.jpg

SV
aaaa_03.jpg

SBA
aaaa_04.jpg

Pileipellis SBA

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Pileipellis Rosso Congo
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#4 marinetto

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:54

Russula minutalis Britzelm., (1885)

In foto: cistidi imeniali SBA
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Cheilocistidi SBA
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Pleurocistidi SBA
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#5 marinetto

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:56

Russula minutalis Britzelm., (1885)

In foto: elementi imeniali

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#6 marinetto

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:58

Russula minutalis Britzelm., (1885)

In foto: spore

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Inviato 18 luglio 2009 - 22:59

Russula minutalis Britzelm., (1885)

In foto: spore, le misure

russula_minutalis_4133_56.jpg


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