Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., Führ. Pilzk. (Zwickau): 78 (1871)
Basionimo: Agaricus rimosus Bull., Herb. Fr. 9: tab. 388 (1789)
Sinonimi:
Agaricus fastigiatus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 13 (1774)
Agaricus rimosus Bull., Herb. Fr. 9: tab. 388 (1789)
Agaricus rimosus Bull., Herb. Fr. 9: tab. 388 (1789) subsp. rimosus
Agaricus schistus Cooke & W.G. Sm., Forsch. PflKr., Tokyo: 154 (1883)
Agmocybe rimosa (Bull.) Earle, Bulletin of the New York Botanical Garden 5: 439 (1909) [1906]
Gymnopus rimosus (Bull.) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 604 (1821)
Inocybe fastigiata (Schaeff.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 180 (1872)
Inocybe fastigiata f. alpina R. Heim, Encyclop. Mycol., 1 Le Genre Inocybe (Paris): 185 (1931)
Inocybe fastigiata f. argentata Kühner, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 71: 169 (1956) [1955]
Inocybe fastigiata f. umbrinella (Bres.) Nespiak, Flora Polska. Grzyby (Mycota). Podstawczaki (Basidiomycetes), Bedłkowe (Agaricales), Zasłonakowate (Cortinariaceae), Strzępiak (Inocybe) 19: 35 (1990)
Inocybe fastigiata subsp. umbrinella (Bres.) Dermek & J. Veselskż, Českį Mykol. 31(4): 191 (1977)
Inocybe fastigiata var. umbrinella (Bres.) R. Heim, Encyclop. Mycol., 1 Le Genre Inocybe (Paris): 188 (1931)
Inocybe obsoleta Romagn., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 74: 145 (1958)
Inocybe pseudofastigiata Rea, Trans. Br. mycol. Soc. 12(2-3): 210 (1927)
Inocybe rimosa f. alpina (R. Heim) Esteve-Rav., V. Gonzįlez & Arenal, Boln Soc. Micol. Madrid 22: 178 (1997)
Inocybe rimosa f. argentata (Kühner) Courtec., Docums Mycol. 18(no. 72): 50 (1988)
Inocybe rimosa var. argentata (Kühner) Cetto, I Funghi dal Vero, Vol. 7 (Trento): 197 (1993)
Inocybe rimosa var. obsoleta Quadr. & Lunghini, Quad. Acad. Naz. Lincei 264: 109 (1990)
Inocybe rimosa var. umbrinella (Bres.) Bizio & M. Marchetti, Boll. Gruppo Micol. 'G. Bresadola' (Trento) 41(2): 138 (1998)
Inocybe schista (Cooke & W.G. Sm.) Sacc., Syll. fung. (Abellini) 5: 774 (1887)
Inocybe umbrinella Bres., Annls mycol. 3(2): 161 (1905)
Descrizione della raccolta
Pileo Ų fino a 30 mm convesso-campanulato quindi piano-convesso, provvisto di un largo umbone ottuso, margine diritto, intero; cuticola radialmente rimosa, di colore ocreceo, screpolata nel senso radiale, resti velari molto evidenti anche sottoforma di lembi araneosi.
Lamelle adnate, mediamente fitte, inframezzate da lamellule, inizialmente di colore biancastro, poi ocracee, filo lamellare crenulato, bianco.
Stipite 50 x 3 mm, cilindrico, leggermente pił largo verso la base (5mm), ricoperto da fine pruina nella zona apicale e da minuti residui velari nella porzione basale dove, apparentemente, va a formare una piccola e labile pseudovolva; bianco nella parte alta, biancastro verso la base, non cangiante nell exsiccata.
Carne biancastra; odore non riscontrato.
Descrizione della microscopia
Spore (8,10) 8,53-10,53 (11,92) x (5,07) 5,48-6,36 (6,61) µm, in media 9,51 x 5,95 µm; Q. = 1,46-1,74, Q.m = 1,6; Vol. = 139-218, Vol.m. = 177; da subamigdaliformi a subfaseoliformi in proiezione laterale, da subellissoidali a ovoidi in proiezione frontale, lisce, apiculo appena accennato.
Basidi 28-40 x 10 - 13 µm, in media 33,4 x 11,7 µm; Q.m.= 2,87; Vol.m.= 2419; lungamente clavati, per la maggior parte tetrasporici, presenti, ma rari, quelli bisporici.
Cistidi imeniali (31) 36-53 (60) x (7,5) 8-12,5 (13,5) µm, in media 43,09 x 10,34 µm; Q.m.= 4,22; Vol.m.= 2508; clavati con base pił o meno ristretta e apice pił o meno allargato, sub-cilindrici, utriformi, in alcuni casi sinuosetti, spesso, una o due volti settati nella porzione basale, lisci, per la maggior parte ialini, in alcuni casi con pigmento intracellulare citoplasmatico rifrangente, molto numerosi disposti su tutto il filo lamellare.
Pileipellis di tipo cutis, formata da ife cilindriche, settate, subparallele, disposte radialmente , con diamtro (3,6) 4,5- 9,9 (14,2) µm, incrostate da un pigmento brunastro. Subpellis formata fa ife affusolate, con diamtro 16,5-30 µm, notevolmente ristrette ai setti fino a 4-6 µm. Pileocistidi non osservati.
Caulopellis di tipo cutis, disposta longitudinalmente, formata da ife cilindriche, settate, con diamtro 3-6 µm.
Caulocistidi 18-60 (87) x 6-14 µm, in media 43,09 x 9,47 µm; Q.m.= 4,61; Vol.m.= 2153; non molto numerosi, presenti nella zona sommitale dello stipite, claviformi, subcilindrici, singoli o plurisettati per la maggior parte ialini, in alcuni casi con pigmento intracellulare citoplasmatico rifrangente.
Velo pileico di tipo cutis, composto da ife cilindriche, settate, subparallele, con diametro (3,6) 3,9-8,7 (11,5) µm, le pił interne affusolate con lieve restringimento al setto, ife tromboplere presenti.
Velo caulinare di tipo cutis, formato da ife cilindriche, lassamente intricate, con diametro 3-7 µm.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Habitat e raccolte. N. scheda: 4200. Data di ritrovamento: 20/08/2009. Localitą: Coste di Contradarno. Comune: Pietracamela (TE). Coordinate geografiche: 349-I-MONTORIO AL VOMANO. Altezza slm: 1000. Habitat: In bosco di latifoglia, a terra. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B.
Osservazioni
Sulla presenza di una presunta pseudovolva.
Non č la prima volta che ci capita di osservare una particolaritą simile, gią in passato abbiamo avuto modo di osservare e studiare raccolte di Inocybe rimosa con veli molto appariscenti, perņ non siamo mai andati oltre ad uno studio delle caratteristiche principali, anche perchč, tale velo non si presentava mai alla base dello stipite ma soltanto sulla superficie pileica. Questa volta, visto che la raccolta presentava unevidente pseudovolva basale, abbiamo voluto approfondire ed indagare su questo singolare particolare.
Abbiamo osservato i resti velari posti alla base dello stipite ed abbiamo potuto constatare che essi erano stati parzialmente invasi da unospite (ifomicete, riconoscendone la struttura ifale senza, per altro, poterlo meglio identificare), invasivamente infiltratosi tra le ife del velo causandone cosģ il parziale disfacimento strutturale.
Linquinamento ha contribuito in buona parte a far assumere ai resti velari basali un aspetto strutturale completamente diverso da quello, da noi, riscontrato nelle ife velari situate sulla superficie pileica.
Potremmo concludere con unipotesi: la persistenza del velo alla base dello stipite č dovuta non ad una vera e propria volva, solidamente strutturata e composta da ife, per lo meno, similari a quelle riscontrate sui resti velari pileici ma, ad una proliferazione di funghi ifomiceti, che con la loro azione invasiva, hanno contribuito a mantenere, ed in qualche modo ad aumentare, la persistenza delle ife del velo (che, in caso contrario, si sarebbero sfaldate e non sarebbero state cosģ visibili), facendole assumere laspetto di una volva basale.
Al dunque, constatato che la presenza della pseudovolva č dovuta, principalmente, ad inquinamento e non ad una struttura particolare delle ife velari poste alla base dello stipite, che, seppur presenti, rappresentano soltanto una minima parte rispetto alla totalitą della massa ifale, siamo propensi a credere che quella da noi presa in esame altro non sia che uno dei molteplici aspetti di Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm. 1871.
BIBLIOGRAFIA:
Bizio E. & E. Ferrari - 1999: Il genere Inocybe nel Verbano-Cusio-Ossolae in alcune zone limitrofe. Funghi e Ambiente, Fara Novarese (80-81): 13-82.
Bon M. - 1997: Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. (2čme partie: sous-genre Inocybe = Inocybium (Earle) Sing.). Doc. Mycol. 27 (108).
Alessio C. L. & E. Rebaudengo - 1980 Inocybe, in G. Bresadola: Iconographia Mycologica vol. 29. Trento.
Kühner R.- 1955: Compléments a la "Flore analytique". V. Inocybe léiosporés cystidiés: espčces nouvelles ou critiques. Bull. Soc. Oyonnax 9.
Kühner R. & H. Romagnesi - 1953: Flore analytique des campignons supérieurs. Paris.
Kuyper Th. W. - 1986: A revision of the Genus Inocybe in Europe. Persoonia suppl. vol. III. Leiden.
MOSER M. - 1980: Guida alla determinazione dei funghi. Vol. I. Trento.
STANGL J. - 1991: Guida alla determinazione dei funghi. Vol. III: Inocybe. Trento.
Photo by: Bruno de Ruvo
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