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Cortinarius violaceus (L.) Gray, Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 1: 217 (1821)
Basionimo: Agaricus violaceus L. 1753
Sinonimi: Agaricus violaceus L., Sp. pl. 2: 1173 (1753).
Agaricus violaceus L., Sp. pl. 2: 1173 (1753) var. violaceus.
Gomphos violaceus (L.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3: 478 (1898).
Posizione sistematica: Cortinariaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi
Quadro macroscopico della raccolta
Basidiomi bivelangiocarpici, di taglia e consistenza media, totalmente monocolore, senza viraggi naturali e con odore particolare nelle carni.
Pileo 40-100 mm, allinizio emisferico-campanulato, poi convesso, infine espanso con basso umbone centrale, margine, appena eccedente, intero. Rivestimento pileico asciutto, di colore viola carico negli esemplari giovani e negli adulti, violaceo-brunastro in vecchiaia; decorato da minuscole squamette concolori, distese nella zona marginale più o meno ritte al disco, senza evidenti residui del velo universale.
Lamelle adnato-uncinate, sinuose, mediamente distanziate (1 cm = 8 lamelle), inframezzate da 1-3 lamellule di diversa lunghezza, larghe e mediamente spesse, concolori al pileo, quindi rugginose per le spore, filo lamellare concolore alle facce, intero.
Stipite 50-100 x 10-20 mm (30 nel bulbo), pieno poi cavo, snello, cilindrico, sericeo, decorato da numerose fibrille e residui di cortina bambagiosi, uniformemente di colore viola, del tutto simile ai colori pileici. Alla base è presente un vistoso bulbo napiforme, non marginato, avvolto da micelio bambagioso di colore viola.
Carne mediamente soda e compatta ma allo stesso tempo tenera, molto fragile nel pileo, più resistente nello stipite. Sostanzialmente di colore viola più o meno intenso, appena leggermente arrossante allaria, schiarentesi fino a divenire biancastra-argentea con il tempo secco.
Odore particolare, intenso, di legno di cedro, a me ricorda il collarino antipulci dei gatti. Sapore leggermente insipido.
Sporata in massa ocraceo-rugginosa.
Reazioni macro-chimiche: KOH su cuticola e carne + = rosso. NaOH su cuticola + = rosso, su carne ħ giallastro con bordo rossastro. NH4OH su cuticola + = rossastro, su carne ħ rossastro. TL4 su cuticola e carne + = giallastro. Guaiaco su cuticola e carne + = velocemente verde. Fenolo, su cuticola e carne = negativo.
Quadro microscopico della raccolta
Spore (11,42) 12,43-14,45 (15,69) x (7,43) 7,84-8,79 (9,17) µm, in media 13,43 x 8,27 µm, Q. = (1,40) 1,54-1,71 (1,83), Q.m. = 1,63, Vol. = (386) 401-582 (675) µm³ , Vol.m = 483 µm³, in proiezione laterale da sub-ellittiche a amigdaliformi, in proiezione frontale ovoidi, mediamente ornate da basse verruche isolate, con piccolo apiculo, plaga ilare non ben delimitata, parete spessa 0,7-1 µm, ocraceo-giallastre in H2O.
Basidi 46,3-59,8 x 10,9-15,1 µm, Q.m. = 4,02, Vol.m = 4762 µm³, enormi, clavati, tetrasporici, in minima parte bisporici, con contenuto vacuolare rifrangente violetto.
Trama lamellare parallela, formata da ife cilindriche, settate, con diametro di 2-10 µm, contenenti un pigmento intracellulare violetto.
Cheilocistidi 72-94 x 13-30 x 3-6 µm, da strettamente a largamente lageniformi, strettamente fusoidi, in H2O soffusi di un bellissimo colore violetto pallido, spesso con apice contenente una sostanza interna, finemente granulare di colore violetto, abbondanti sul filo lamellare, frammisti ai basidi.
Pleurocistidi 66-88 x 14-27 x 4-6 µm, simili ai cheilocistidi per forme e pigmentazione.
Pileipellis formata da una cutis, da cui emergono ciuffi di ife settate, alte 130-310 µm, con le estremità libere o fascicolate, misuranti in media 6-18 µm di diametro, con abbondante pigmento vacuolare viola-brunastro, alle volte. Subpellis non differenziata, formata da ife misuranti 4-24 µm di diametro, confusamente e densamente intrecciate, debolmente pigmentate di violetto nella porzione adiacente la pileipellis, ialine in quella interna.
Caulopellis formata da ife disposte in cutis, misuranti 4-16 µm, di diametro, di forma cilindrica e settate, pigmentate di violaceo quelle più esterne ialine quelle più interne. Caulocistidi e/o peli caulinari, non notati.
Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti del basidioma.
Osservazioni
Specie senza problemi determinativi.
In letteratura C. hercynicus (Pers.) M. Moser, differirebbe per una diversa forma e misura sporale e per lhabitat legato alle aghifoglie. A nostro avviso, per quanto riguarda le differenze sporali, esse sono minime per poter mantenere in vita una specie autonoma. Ad esempio, nella nostra raccolta abbiamo sì misurato cento spore, ma ne abbiamo osservate molte centinaia e possiamo affermare che la forma ellittica e quella amigdaliforme erano ambedue presenti, anche se questultima poteva superare la prima in percentuale, per non parlare della differenza di un (1) µm, nella loro larghezza.
In quanto allhabitat, si potrebbe ipotizzare di tutto e di più.
Da notare la costante presenza di veri cistidi imeniali, con la loro bella pigmentazione a fare da quadro alleclatante microscopia, solitamente inusuale, anche se non unica, per un cortinario.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto sia su materiale fresco sia secco; quest'ultimo, reidratato in KOH 2%, in Ammoniaca 2% o in acqua secondo i casi.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 2% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 100 unità, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto macro sono eseguite in habitat e/o, se necessario, in studio, con lausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D + obiettivo Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con il corpo macchina della medesima fotocamera, posto sul terzo occhio del trinoculare di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni derbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Dati relativi alla raccolta. N. scheda: 4491. Data di ritrovamento: 08/09/2010. Località: Ritomeče. Comune: Ilirska Bistrica (SLO). Coordinate geografiche: 45°33'46.25"N 14° 4'28.50"E. Altezza slm: 550. Habitat: Latifoglia mista con prevalenza di B. pendula e poco C. betulus. Determinatore: Zugna M. Legit: Močnik Joe Peter, Zugna M.
Bibliografia consultata
Bidaud A., Moenne-Loccoz P. e Reumaux P. - 1993: Atlas des Cortinaires. Pars V. Edit. Féd. Myc. Dauphiné-Savoie.
Brandrud T. E., Lindstroem H., Marklund H., Melot et Muskos S. - 1992: Flora Photographica. 2ème Partie.
Breitenbach J. & Kränzlin F., 2000 - Champignons de Suisse. Tome 5. Champignons à lames 3ème partie. Luzern.
Index Fungorum: http://www.indexfung...Names/Names.asp
Marchand A. - 1983: Champignons du Nord et du Midi, vol. 8. Soc. Myc. Pyrén. Méditerr.
Moenne-Loccoz P. e Reumaux P. - 1990: Atlas des Cortinaires. Pars I-II. Edit. Féd. Myc. Dauphiné-Savoie.
Moser M. - 1960: Die Gattung Phlegmacium. Die Pilze Mitteleuropas. Band IV. Julius Klinkhardt. Bad Heilbrunn.
