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Sezioni sottili e olio immersione


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3 risposte a questa discussione

#1 Win_67

Win_67

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Inviato 23 dicembre 2010 - 09:27

Ciao, mi rivolgo in primis a Marino e poi a chiunque altro voglia rispondere.
Mi serviva qualche consiglio per le fare sezioni sottili oltre di certo all'esperienza.
Qualcuno usa il microtomo? Usate lamette particolari (magari di spessore più sottile), una o due?
Che tipo di olio usate visto che quello di cedro non è più utilizzabile (possibilmente marca e dove reperirlo anche in mp).
So che sono domande molto basilari ma se hai una buona base di partenza per il vetrino dopo tutto è facilitato nella sua osservazione.
Grazie.
Vincenzo

#2 Win_67

Win_67

    Utente Affezionato

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  • 53 messaggi

Inviato 23 dicembre 2010 - 21:56

Ciao, mi rivolgo in primis a Marino e poi a chiunque altro voglia rispondere.
Mi serviva qualche consiglio per le fare sezioni sottili oltre di certo all'esperienza.
Qualcuno usa il microtomo? Usate lamette particolari (magari di spessore più sottile), una o due?
Che tipo di olio usate visto che quello di cedro non è più utilizzabile (possibilmente marca e dove reperirlo anche in mp).
So che sono domande molto basilari ma se hai una buona base di partenza per il vetrino dopo tutto è facilitato nella sua osservazione.
Grazie.
Vincenzo


Mi sono dimenticato di chiedere anche con cosa pulite l'obbiettivo ad immersione in olio...
Grazie
Vincenzo

#3 marinetto

marinetto

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Inviato 23 dicembre 2010 - 23:01

Ciao Vinenzo,

Come hai ben detto tu, l'esperienza è quella che fa la differenza, per il resto, le tecniche sono molteplici e differenti a seconda di quello che dobbiamo fare e su cosa dobbiamo lavorare.

Nei funghi freschi a lamelle, in generale, per fare delle sezioni imeniali, si usa una lametta da barba spezzata a metà ma si possono usare anche dei bisturi e senza troppe difficoltà si possono ottenere sezioni abbastanza sottili da poter essere utilizzate con buoni risultati.

Si può anche ritagliare, con le forbici, un filo di lametta, in modo da ottenere una specie di bisturi estremamente sottile e appuntito da inserire in un supporto adatto all'uopo (sistema valido ed efficace per funghi minuti quali Mycena et similia).

Nei secchi si usano mezzi e tecniche leggermente differenti in quanto il materiale è più coriaceo e, alle prime, risulta più difficoltoso da lavorare, però, con il tempo, si riesce a lavorare come e forse meglio che con i funghi freschi, naturalmente alcuni inconvenienti ci sono sempre e possono essere dovuti a tanti fattori, ma, in generale, se il secco è in buono stato non ci sono problemi.

Nelle sezioni pileiche si possono usare le due lamelle spezzate ma anche una va bene e con la pratica si ottengono maggiori risultati con questa che non con la prima, soprattutto nel fresco.

Ti faccio un breve esempio: prendi una mela, tagliala a metà da parte a parte, quindi prendi la lametta e appoggiala sulla polpa con il filo rivolto verso la buccia, inclinala solo leggermente e prova a prelevare un filo di buccia il più sottile possibile, variando l'inclinazione se la sezione ti sembrerà troppo grossa, vedrai che dopo un paio di volte e senza troppe difficoltà, riuscirai a fare una sezione sottilissima.

La stessa tecnica viene usata per sezionare il peridio di gasteromiceti e ascomiceti vari "tipo Geaster e Tuber", ma non solo. In ogni caso, negli ascomiceti la tecnica varia da caso a caso e ci si deve fare la mano con molteplici prove finché non si giunge ad un buon risultato, il quale, potrà essere assunto come metodo base.
Fai molte prove, affinale ed infine creati una tua tecnica personale, la quale, ti darà sicuramente ottime soddisfazioni.


In quanto all'olio d'immersione, i prodotti su mercato sono molteplici e quasi tutti di ottima fattura, io uso un Olio tipo A per microscopio ottico con Indice di rifrazione: 1,5; Densità: 862 Kg/m3 (20°C); Viscosità: 60 cSt (40°C).
Il prodotto asciuga molto lentamente ed ha un basso indice di viscosità, questo consente una facile rimozione anche dopo molti giorni evitando di compromettere l’obiettivo del microscopio.

Infine veniamo al microtomo, bella cosa ma molto, troppo laboriosa nella preparazione, inoltre è anche molto costoso.
Lo so, lo so, anni fa c'era chi ne aveva inventato uno manuale e con spesa pressoché nulla "c'è la descrizione completa su come costruirlo e farlo funzionare su una rivista di micologia AMB di cui non ricordo l'anno", c'avevo provato anch'io ma, visti i risultati ottenuti ho lasciato perdere "e non sono stato l'unico", dato che, di questo aggeggio non se n'è sentito più parlare.

Per la pulizia uso un prodotto non aggressivo, un buon detergente per lenti a contatto va benissimo, evito lo Xilolo in quanto molto aggressivo e pericoloso per la salute, anche se, usato con cautela e con parsimonia fa un ottimo lavoro, ma, ripeto, va usato saltuariamente, solo se la lente è molto sporca e comunque dopo l'uso va risciacquato con il detergente per lenti a contatto "almeno io faccio così" e per adesso non ho avuto conseguenze ne fisiche ne materiali pat-pat..."toccaina" :rolleyes:

Se qualcosa non ti è chiara, il che è probabile data la mia dislessia dichiarata in fatto di scritti e consigli, chiedi pure :)
Ciao
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#4 Win_67

Win_67

    Utente Affezionato

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Inviato 23 dicembre 2010 - 23:19

Fossero tutti dislessici come te saremmo a posto.
Mi hai fatto un bel trattatino, ti ringrazio vivamente.
Dev'esser stato molto bello il tuo corso di microscopia, poi ho sentito parlare bene di te ai piani alti :rolleyes:
Ti scrivo quella cosa in mp.
:) Vincenzo




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