Coprinellus angulatus (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo 2001
Basionimo: Coprinus angulatus Peck 1874Sinonimi: Coprinus angulatus Peck, Rep. N.Y. St. Mus. nat. Hist. 26: 60 (1874)
Coprinus boudieri Quél., Bull. Soc. bot. Fr. 24: 321 (1877)
Posizione sistematica: Psathyrellaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota, Fungi
Descrizione macroscopica della raccolta
Esemplari in uno stadio vegetativo piuttosto avanzato, ma che, sostanzialmente, rispecchiano forme e colori della specie.
Descrizione microscopica della raccolta
Spore in proiezione frontale (8,3) 8,9-10,5 (11,3) x (5,9) 6,4-7,5 (8,0) µm, in media 9,74 x 7,01 µm, Q. = (1,2) 1,2-1,5 (1,6); Q. m. = 1,39, Vol. = (162) 194-305 (372) µm³, Vol.m = 252 µm³, mitrifomi.
In proiezione laterale (8,1) 8,8-10,8 (11,6) x (4,5) 5,0-6,1 (6,4) µm, in media 9,72 x 5,54 µm, Q. = (1,5) 1,6-1,8 (2,0), Q. m. = 1,76, Vol. = (89) 121-211 (247) µm³ , Vol.m = 158 µm³, di forma ellissoidale con parete leggermente inspessita, nerastre, poro germinativo centrale, appiattito, largo 2-3 µm, apicolo centrale, poco evidente.
Basidi 20-38 x 8-12 µm, tetrasporici, di diversa tipologia; da clavati a cilindrico-clavati o cilindrici-lungamente-peduncolati, con o senza strozzatura mediana, contornati da 4-6 pseudoparafisi.
Cheilocistidi 30-78 x 20-52 µm, abbondanti, polimorfi: utriformi, subglobosi, ovoidi, ellissoidali.
Pleurocistidi 60-110 x 40-50 µm, piuttosto rari, a gruppetti, da ellissoidali a obovoidi.
Pileipellis in epitelium costituito da cellule ellissoidali 20-60 x 20-55 µm, a parete spessa e pigmento brunastro leggermente incrostante.
Pileocistidi 44-120 x 12-20 µm, da strettamente a largamente lageniformi, in alcuni casi a parete spessa.
Velo assente.
Caulopellis tipo cutis, formata da ife settate, con diametro 4-20 µm, con parete gelatinizzata.
Caulocistidi nelle forme e misure simili ai pileocistidi, presenti nella parte superiore dello stipite.
Giunti a fibbia presenti.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato compiuto materiale secco, reidratato con KOH 5%, NH4OH 6%, secondo necessità.
I preparati sono stati osservati usando come mezzo di governo H2O; ove necessario, si è adoperato Rosso Congo Ammoniacale 6% per meglio evidenziare le differenti tipologie cellulari.
Le misure microscopiche sono state eseguite con il software di calcolo Mycométre gentilmente fornitoci dal Sig. Georges Fannechère e prelevabile a questo indirizzo http://mycolim.free.fr. Le misure sporali si riferiscono a 80 unità, effettuate in proiezione laterale e 100 in proiezione frontale, prelevate da altre zone non imeniali, scartando spore ancora evidentemente immature e senza tener conto di eventuali ornamentazioni che, nel caso, si sono misurate a parte, per le rimanenti tipologie cellulari si sono eseguite un minimo di venti misure a tipologia.
Per la terminologia riguardante la tipologia delle caratteristiche macro e microscopiche, si fa riferimento a Else C. Vellinga 1998: (Flora Agaricina Neerlandica 1- Chapter 8; Glossary).
Per quanto riguarda la nomenclatura aggiornata e gli Autori delle specie, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum http://www.indexfungorum.org/ e http://www.mycobank.org/MycoTaxo.aspx .
Per le osservazioni dei caratteri macroscopici, in alcuni casi, ci siamo valsi di uno stereo microscopio Optech trinoculare e del supporto di foto macro ad alta risoluzione. Le foto concernenti la microscopia, sono state eseguite con l'ausilio di una fotocamera Reflex EOS 50D, posto sul terzo occhio di un microscopio biologico Optech Biostar B5, supportato da ottiche Plan-APO, illuminazione alogena 12V-50 W a luce riflessa, con regolatore d'intensità. Le collezioni d'erbario sono conservate nell'erbario A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso.
Osservazioni
Un insieme di caratteri macro e microscopici, i quali si possono riassumere con: totale assenza di velo, presenza di pileocistidi, forma particolare delle spore, assommati alla forma sub-globosa dei giovani basidiomi, alla scanalatura della superficie pileica fin quasi al disco ed al suo colore bruno-rossastro. L'associazione ai luoghi interessati dagli incendi, contribuisce ulteriormente ad un sicuro riconoscimento di questa bella specie.
Dati relativi alla raccolta
N. scheda: 4817. Data di ritrovamento: 09/04/2012. Località: Castagneto di Senarica. Comune: Crognaleto (TE). Coordinate geografiche: 42°32'47.66"N 13°29'16.96"E. Altezza slm: 800. Habitat: In un castagneto bruciato, una decina di esemplari aggregati, a ridosso di residui legnosi bruciati, a terra, tra la Funaria hygrometrica. Determinatore: Zugna M. Legit: de Ruvo B. Data inserimento in erbario: 20/04/2012
Bibliografia
Bertault R. & G.J.L. Malençon - 1970: Flore des champignons superieurs du Maroc. Tome 1, Rabat.
Breitenbach J. & F. Kränzlin -1995: Champignons de Suisse; Tome 4. Lucerne.
Kühner R. & H. Romagnesi - 1974: Flore analitique des champignons superieurs, Paris.
Laconelli L. & G. Lanzoni - 1988 – Contributo allo studio del genere Coprinus Pers.; A.M.B. XXXI, 5-6 p. 228-261; 1988
Moser M. - 1986: Guida alla Determinazione dei Funghi, Vol. 1, Trento.
Noordell. M.E., Kuyper Th. W. & E. C. Vellinga - 2005 – Flora Agaricina Neerlandica, vol. 6
Orton P.D. - 1972: Notes on British Agarics : IV, Notes From The Royal Botanie Garden, Edinburgh 32-135-150
Orton P.D. & R. Walting - 1979: British Fungus Flora 2, Coprinacee Part 1 : Coprinus, Edinburgh.
Uljé' C. B. & M. E., Noordeloos - 1997. Studies in Coprinus IV. Persoonia 16: 265-333.
photo by: Bruno de Ruvo
photo by: Bruno de Ruvo
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