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boletus raro


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17 risposte a questa discussione

#1 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 20 febbraio 2015 - 10:58

Ciao.

stavo allestendo la mostra di Albareto quando la Martina una ragazzina che solitamente col nonno mi porta funghi da esporre, in un sacchetto da pane due esemplari di Boletus  Sulfureus  cappello 8  CM.

 

Albareto   12 - 09 - 2009,  500 metri  s.l.m. in un giardino nei pressi di una scocca di pino nero tagliata da pochi mesi, i carpofori nascevano tra il terreno e la corteccia .

 

in seguito abbiamo seguito " la rinascita " nei tre anni successivi che non e' avvenuta...il quarto anno e' nato abbondante Trametes  Odorata  tuttattorno al ceppo sulle radici + o -  affioranti dal terreno, ora  Gloeophyllum  Odoratum......staremo a vedere chi la vince.

Cari  Saluti   Giorgio

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Giorgio Guasti
A.M.B. gruppo G.Passerini Parma

#2 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 20 febbraio 2015 - 11:03

foto 2 :  Habitat, la socca in questione

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Giorgio Guasti
A.M.B. gruppo G.Passerini Parma

#3 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 20 febbraio 2015 - 11:07

Foto 3 : l'ospite ?  speriamo   Gloeophyllum  Odoratus

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Giorgio Guasti
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#4 marinetto

marinetto

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Inviato 20 febbraio 2015 - 19:10

Con Boletus sulfureus credo tu intenda Gyroporus cyanescens var. sulfureus, al momento non mi ci raccapezzavo ;-)

Comunque, se il trofismo è diverso non credo ci siano problemi competititvi, sempre se!


Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso


#5 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 21 febbraio 2015 - 07:06

Ciao Marino,  si tratta di una boletacea particolare. Boletus ( ixocomus ) Sulfureus Fries

 

lo trovi su " I BOLETI " erica g.merlo, michele traverso, modo traverso.  SAGEP editrice

 

altrimenti, FORUM FUNGHI E MICOLOGIA  autore " Gianca50 " come Buchwaldoboletus hemichrysus  Pilat

 

c.l. Alessio nella monografia " BOLETUS " fungi europaei  lo cita a pag. 414  come molto vicino a b.lignicola.

 

Giorgio


Giorgio Guasti
A.M.B. gruppo G.Passerini Parma

#6 marinetto

marinetto

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Inviato 21 febbraio 2015 - 11:53

a ecco, Buchwaldoboletus hemichrysus  va meglio.

L'ho trovato anch'io una volta http://www.ambmuggia...?hl=hemichrysus ma non è stato erborizzato, mentre, in erbario abbiamo una raccolta del 2009 fatta da Enzo Mendolia in provincia di Cagliari.

 

Ora capisco perchè lo associavi a Gloeophyllum  Odoratus, anch'io l'ho trovato attaccato alle radici di un pino nero, parassita? simbionte? chi lo sa.


Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso


#7 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 12 marzo 2015 - 10:46

ed Ecco che torna alla ribalta questo raro boleto...che pare non sia poi molto raro.

 

in questi giorni e' uscito un articolo " sulla rivista di micologia " A.M.B. n.3 2014, che tratta proprio il fungo in oggetto chiamato con vari sinonimi,   forse ? in modo esagerato ma non importa.  

 

 la specie  di cui stiamo parlando e' quella, e' stata creata dalla natura, a noi non resta che classificarlo nel modo più' corretto. 

 

Grazie     Giorgio  


Giorgio Guasti
A.M.B. gruppo G.Passerini Parma

#8 marinetto

marinetto

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Inviato 12 marzo 2015 - 23:35

L'ho notato anch'io e mi è venuto subito in mente il tuo post


Marino Zugna
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#9 kan tarello

kan tarello

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Inviato 13 marzo 2015 - 01:18

Buchwaldoboletus hemichrysus=Xerocomus sulphureus anche per il Mu
ñoz.Secondo questi è stato rinvenuto anche sotto Pinus pinea nel bosco della Mesola.

#10 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 13 marzo 2015 - 17:43

Ciao, Marino. Alla tua seconda risposta b. Hemichrysus del 23 giugno 2011 un tuo ritrovamento vedo un portamento in tutti e tre gli esemplari che non è' quello del fungo di cui stiamo parlando. In tutte le immagini raccolte in internet il nostro ha l'orlo del cappello fortemente sottile sia carne che tubuli lentamente si assottigliano a tal punto che l'orlo e' involuto fino a maturità . Questa caratteristica porta a definire il cappello convesso / lobato. Ciao. Giorgio
Giorgio Guasti
A.M.B. gruppo G.Passerini Parma

#11 kan tarello

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Inviato 14 marzo 2015 - 16:59

A proposito di B. hemichrysus il Muñoz così recita:"Margen al principio muy enrollado....".

Una delle fotocolor che poi propone ,sembra l acopia di quella sopra.

Ciao.



#12 kan tarello

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Inviato 14 marzo 2015 - 17:04

Il Muñoz,a proposito di B. hemichrysus,così recita:

"Margen al principio muy enrollado......",

Una fotocolor di quelle presentate,poi,sembra proprio la copia di quella sopra.

Ciao.



#13 raffy

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Inviato 14 marzo 2015 - 22:53

(Non ci ho capito niente :googl: )Tra i tanti nomi a me piace questo :Boletus pseudosulphureus :fiffifi:

Ciao,Raffy



#14 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 15 marzo 2015 - 18:08

Ciao raffy,   il boleto di questo post lo trovi facilmente in Google, scrivi " Buchwaldoboletus Hemichrysus " poi scegli Immagini, bene ora apri solo quelle dove l'orlo del cappello

 

e' fortemente involuto / lobato / cuticola debordante / e sottilissimo all'orlo.....questo e' il nostro fungo.

 

rimane da ricordare che e' Lignicolo.... con ritrovamenti sul pino a quanto mi risulta.

 

ora non vorrei farti confusione con tante specie gialle di boleti ma mi sembrano con altre caratteristiche e soprattutto Terricole.

 

Ciao di nuovo  e  Grazie    Giorgio


Giorgio Guasti
A.M.B. gruppo G.Passerini Parma

#15 marinetto

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Inviato 15 marzo 2015 - 23:12

Il fungo che ho postato io, in periodi successivi alla mia raccolta, è stato raccolto e studiato da:

Basezzi,B. & R.Bottaro Un fungo raro presente sul Carso triestino Buchwaldoboletus hemichrysus (Berk. & Curt.) Pilat.

Pubblicato su Rivista di Micologia 1999 XLII (2): 155

 

Da quanto mi hanno raccontato gli AA., dell'articolo, si tratta, molto probabilmente, dello stesso micelio. Poi il fatto che, i funghi non siano francobolli :tdc: avvalora la tesi che le raccolte anche se dissimili nell'aspetto :hypocr:  possano appartenere alla stessa specie.

 

Però, non so nulla di Buchwaldoboletus sphaerocephalus (Barla) Watling & T.H. Li, in Watling, Edinb. J. Bot. 61(1): 46 (2004) di più di quello che è stato pubblicato nell'ultimo numero di RDM, quindi non saprei che dire a tal proposito.

Certo che, nella bibliografia all'articolo su Buchwaldoboletus sphaerocephalus , non c'è nessun riferimento a quanto pubblicato a suo tempo su RDM da Basezzi,B. & R.Bottaro.

 

Come la penso?

Io penso che questi boleti sono molto variabili nel tempo e possono subire mutamenti, anche importanti, sia nelle forme che nei colori "vedi ad es., il gruppo torosus", quelli da me fotografati a suo tempo erano appressati a delle radici di pino nero in mezzo al cips e crescevano cespitosi, il fatto che avessero quelle colorazioni era dovuto a cause estemporanee, infatti, esano stati divelti dal substrato e, molto probabilmente, erano li da diversi giorni, inoltre c'erano ancora una decina di funghi tutti divelti e smembrati da qualche scemo che si era divertito :wacko:

 

Ho un ulteriore foto della raccolta ma essendo tratta da una diapositiva ho solo l'anteprima, ma penso che possa bastare per darti un'idea.

 

b1569.jpg

 

 

 

 

 

 

 


Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso


#16 gioamb2011

gioamb2011

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Inviato 17 marzo 2015 - 09:05

Ciao  Marino

Condivido quello che sostieni. 

teniamo presente che il fungo in questione non e' frequente, il che' vuol dire poco conosciuto e poco studiato dai grandi della micologia. probabilmente nei prossimi anni

prendera' una collocazione definitiva.

 

il mio " autorevolissimo" parere

in futuro questa specie sara' in espansione perché' l'uomo sta ricreando il substrato tipico alla formazione e fruttificazione di questo micelio, attraverso un humus lasciato sul posto,

attraverso la macinatura del legname ( cippato ) sul terreno restano circa 10 CM. di scaglie di pino ancora verdi che unite al terriccio esistente formano una vera e propria coltivazione naturale  perfetta " pacciamatura " questo lo spiegano bene B. Basezzi e R. Bottaro nel bell'articolo da te citato, ove parlano di questa specie.

 

in merito ricordo un post di Brunoceppo del 13 - maggio -   2012 su questo Forum  " mai visti tanti plutei insieme"  dove a terra era tutto una lettiera di detriti legnosi

resti di lavorazione del legname, "BE"  si vedono i pluteus a ceppi a gruppi di  5-6-10  e più', come nell'articolo di B. Basezzi e R. Bottaro  e nella tua Dia.

 

ora nella mia zona stanno tagliando quasi tutte la pinete di pino nero arrivate a  50  -  70  anni, lo scopo del taglio sono alimentare le nuove caldaie a "cippato" ( legname tenero e a basso costo, non importa se resinoso ) 

bisogna anche dire a favore del taglio che nella zona appenninica i pini arriverebbero a 60 - 80 anni al massimo.

 

visiterò queste zone tagliate di fresco, per verificare eventuali nascite di carpofori di questa specie. 

 

Grazie a Tutti del lavoro svolto fino ad ora.

 

Giorgio


Giorgio Guasti
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#17 marinetto

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Inviato 18 marzo 2015 - 00:29

Non so perchè, a suo tempo, non abbia postato le foto della raccolta di Enzo, in ogni caso provvedo adesso.

 

Buchwaldoboletus hemichrysus   (Berk. & M.A. Curtis) Pilát, (1969)

        N. scheda: 4572
        Data di ritrovamento: 12/10/2009
        Località: Domus de Maria
        Comune: Domus de Maria (CA)
        Coordinate geografiche: 39° 1'11.00"N  8°51'9.99"E
        Altezza slm: 640
        Habitat: Vecchia pineta diradata di Pinus radiata.
        Determinatore: Mendolia E. rev. Zugna M. 30/12/2010
        Legit: Mendolia E.

Nota del Legit: spore, la misura media è circa 6 x 3,70 ; Q= 1,64.
altre notizie : cuticola cappello + KOH = marron castagna, gambo +KOH = marron castagna, cuticola cappello + H2So4 = arancio, reazioni chimiche non coincidenti con quelle che ho trovato in letteratura.
dimenticavo ho pensato a Buchwaldoboletus hemychrisus (non potevano trovare un nome più semplice?)

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 01_resize.jpg

 

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 02_resize.jpg

 

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 03_resize.jpg

 

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 06_resize.jpg

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 10_resize.jpg

 

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 12_resize.jpg

 

 

Buchwaldoboletus hemychrisus 4572 14_resize.jpg


Marino Zugna
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#18 gioamb2011

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Inviato 18 marzo 2015 - 08:47

Grande testimonianza.... Marino,  la forma delle spore e' identica alla nostra, con dimensioni medie di 7,0 x 3.5  e ci siamo.

 

ora visto che oggi non piove mi occupo di ricostruire l'impianto artificiale ( cippato di pino e terriccio ) circa un metro quadro, proprio intorno alla scocca di pino che ha prodotto i carpofori.

 

staremo a vedere nei prossimi anni.

 

Ciao   Giorgio


Giorgio Guasti
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