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Russula romellii


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40 risposte a questa discussione

#26 marinetto

marinetto

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Inviato 19 febbraio 2007 - 19:28

a quale reazione "amiloide", ti riferisci?
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#27 Giampietro

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Inviato 19 febbraio 2007 - 19:30

al reticolo delle spore...

#28 marinetto

marinetto

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Inviato 19 febbraio 2007 - 19:36

a me sembra la solita reazione di sempre
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#29 Giampietro

Giampietro

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Inviato 19 febbraio 2007 - 20:17

Non so se sia il mio monitor, ma la vedo sul celeste (bleu molto chiaro) mentre
di solito, quelle precedenti che hai fatto, risultavano quasi nere.

Ciao

#30 marinetto

marinetto

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Inviato 19 febbraio 2007 - 21:06

questo perchè il cloralio idrato ha ripulito bene le parti non amiloidi, anche le cellule imeniali che, se non schiarite contribuiscono a rendere scuro e mal visibile il preparato e di conseguenza anche le ornamentazioni.
Marino Zugna
A.M.B. Gruppo di Muggia e del Carso

#31 antonio

antonio

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Inviato 20 febbraio 2007 - 08:09

Ciao,
dopo la micro e tenendo in considerazione dell'habitus che non diventa marginale solamente perchè è stata fatta la microscopia "?????????per la chimica", io opto Russula romellii.
Otzi

#32 marinetto

marinetto

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Inviato 20 febbraio 2007 - 10:59

Sarnari distingue, microscopicamente, le due specie soprattutto per la differenza nella forma e nella misura dello spessore dei peli della pileipellis.
Nella raccolta di Bruno i peli "stretti e assottigliati" della pileipellis hanno forma e dimensioni che dovrebbero richiamare più quelle di R. romellii che quelle di R. curtipes, anche se, non manca bibliografia che riporta dati contrastanti con quanto riportato da Sarnari.
Ecco di seguito le misure della raccolta in questione.
Larghezza dei peli della pileipellis; 30 misure; (2,27) 2,95 - 4,47 (4,90).
N° Larghezza
Media 3,67
Min. 2,27
Max. 4,90
Sigma 0,61
Diss. 0,02
Kurt. 2,36
m/s 5,98
médiane 3,65

infine, se sommiamo l'habitus alle caratteristiche micro va a finire che... le mie "provocazioni" erano ben riposte :P :o

P.s.: questo è l'esempio di una raccolta alla quale mancano numerosi dati di supporto "SPORATA", "ULTERIORI REAZIONI CHIMICHE" e che probabilmente rimarrà sempre con un piccolo dubbio determinativo. A muja se dixi; làvora, làvora... e mai niente gà!! :hypocr: :hypocr: <_<
Marino Zugna
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#33 brunoceppo

brunoceppo

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Inviato 20 febbraio 2007 - 13:30

quando non ci riuscite la colpa è sempre la mia :P <_<
in altri luoghi se fai vedere l'ombra del fungo ti dicono subito
cos'è :hypocr: :hypocr:

più di quello che avete fatto non si può ed è ragionevole pensare che
più delle specie citate non è lecito andare, ritengo ciò un lavoro ed un comportamento
molto seri. :o

ciao


p.s.: Marì fattì capì :mago!:

Messaggio modificato da brunoceppo, 20 febbraio 2007 - 13:31

Bruno de Ruvo
Teramo-Abruzzo

#34 Giampietro

Giampietro

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Inviato 20 febbraio 2007 - 20:42

peli e dermatocistidi dopo trattamento con Fucsina basica e HCI.


Scusa Marino, perchè la fucsina basica e Hcl e non la SBA oppure la SV?

Rimango sempre dell'idea che non può essere R.Romellii per i seguenti motivi:

a) le spore sono troppo poco reticolate e soprattutto le maglie si presentano piuttosto aperte e non chiuse;
b) i peli dell'epicute sono troppo larghi e voluminosi per R.romellii;

lasciando perdere le reazioni chimiche che comunque non si adattano a romellii, macroscopicamente
rilevo:
a) romellii ha la cuticola liscia e non opaca come quella ritrovata da Bruno;
b) romellii ha le lamelle giallo carico (tuorlo d'uovo) che la nostra non presenta.
c) romellii presenta un numero discreto di lamellule che nella foto non riesco a distinguere, mentre caratteristica di curtipes è la mancanza (o quasi) di lamellule.

Ripeto, è solo una mia idea .
Se dovessi seguire le reazioni chimiche del Feso4 (grigia? ) non sarebbe nè Rromellii nè curtipes.

Giampietro

#35 gambr

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Inviato 21 febbraio 2007 - 09:27

Ciao,
dopo la micro e tenendo in considerazione dell'habitus che non diventa marginale solamente perchè è stata fatta la microscopia "?????????per la chimica", io opto Russula romellii.
Otzi


Ecco, anch'io volevo rivedere la pileipellis. Guardate le zebrature orizzontali dei dermatocistidi che sono tipiche di romelli :hypocr:

Ciao
Gianni

Messaggio modificato da gambr, 21 febbraio 2007 - 09:30


#36 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2007 - 11:32

Scusa Marino, perché la fucsina basica e Hcl e non la SBA oppure la SV?

per osservare se effettivamente le ife erano incrostate.
Per il resto ho eseguito l'osservazione anche con sba e sv, evidenziando dermatocistidi appena, appena sensibili, tendenti ad un grigio molto ma molto pallido.

Rimango sempre dell'idea che non può essere R.Romellii per i seguenti motivi:
a) le spore sono troppo poco reticolate e soprattutto le maglie si presentano piuttosto aperte e non chiuse;

le idee sono indipendenti "ci mancherebbe", ed ognuno è libero di pensarla come meglio crede. In quanto alle spore ed al loro reticolo, nelle foto si può apprezzare soltanto la parte a fuoco e mai come in effetti si vede dall'obiettivo e ti posso assicurare che, di fatto, il reticolo c'è eccome se c'è.

b) i peli dell'epicute sono troppo larghi e voluminosi per R.romellii;

a me sembra proprio tutto il contrario, lo si deduce dalle misure riscontrate e dalla forma appuntita e affilata dei terminali.

lasciando perdere le reazioni chimiche che comunque non si adattano a romellii, macroscopicamente
rilevo:

le reazioni non si adattano bene ad entrambe le specie

a) romellii ha la cuticola liscia e non opaca come quella ritrovata da Bruno;

condizioni climatiche a parte, ho visto molte volte romellii a cuticola liscia però, alle volte, anche simile a questa raccolta.

b) romellii ha le lamelle giallo carico (tuorlo d'uovo) che la nostra non presenta.

si tratta della fase di maturazione selle spore, infatti negli esemplari giovani parzialmente immaturi di romellii le lamelle non sono affatto giallo carico ma appena cremisi.

c) romellii presenta un numero discreto di lamellule che nella foto non riesco a distinguere, mentre caratteristica di curtipes è la mancanza (o quasi) di lamellule.

nelle foto io ne noto diverse, per altro, per quanto ne so io, romellii non ha lamellule numerose

Ripeto, è solo una mia idea . Se dovessi seguire le reazioni chimiche del Feso4 (grigia? ) non sarebbe nè romellii nè curtipes.

qui siamo d'accordo, e mi riaggancio al mio P.s., con questo ostico genere, senza avere la possibilità di rilevare il quadro dei dati completi, va a finire che, dopo aver passato ore e ore, oppure giorni interi, a lavorarci sopra, si rimane un mezzo lavoro.
Alla faccia della pratica, questa può andar bene ed è sempre utile, ma va fatta con sistematica e con profitto e mai... tanto per far qualcosa :hypocr:
Marino Zugna
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#37 marinetto

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Inviato 21 febbraio 2007 - 11:38

Ecco, anch'io volevo rivedere la pileipellis. Guardate le zebrature orizzontali dei dermatocistidi che sono tipiche di romelli :hypocr:

i dermatocistidi hanno tutti "o quasi" questa particolarità, che so essere di romellii, ma, non so se è una sua prerogativa.
Marino Zugna
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#38 gambr

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Inviato 21 febbraio 2007 - 12:22

Ecco, anch'io volevo rivedere la pileipellis. Guardate le zebrature orizzontali dei dermatocistidi che sono tipiche di romelli :hypocr:

i dermatocistidi hanno tutti "o quasi" questa particolarità, che so essere di romellii, ma, non so se è una sua prerogativa.

Se non ricordo male Sarnari descrive questo carattere anche se non sempre evidente/costante e non mi pare che R.curtipes ce l'abbia. Non ho però il testo sotto mano.

Ciao
Gianni

#39 Giampietro

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Inviato 22 febbraio 2007 - 19:03

i dermatocistidi hanno tutti "o quasi" questa particolarità, che so essere di romellii, ma, non so se è una sua prerogativa.



No, non è una prerogativa di R.romellii ma dovuta al fatto che il dermatocistidio contiene una sostanza che risulta opaca con il trattamento (SV o SBA in particolare) e che dipende dalla omogeneità della stessa.
Il fatto non è costante e quindi non ha valore tassonomico, potendo risultare o meno.
Ma senz'altro può essere riscontrato anche in altre specie della serie.


Giampietro

#40 gambr

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Inviato 23 febbraio 2007 - 21:01



i dermatocistidi hanno tutti "o quasi" questa particolarità, che so essere di romellii, ma, non so se è una sua prerogativa.



No, non è una prerogativa di R.romellii ma dovuta al fatto che il dermatocistidio contiene una sostanza che risulta opaca con il trattamento (SV o SBA in particolare) e che dipende dalla omogeneità della stessa.
Il fatto non è costante e quindi non ha valore tassonomico, potendo risultare o meno.
Ma senz'altro può essere riscontrato anche in altre specie della serie.


Giampietro


Siamo d'accordo sul contenuto opaco ma mi chiedo come mai Sarnari parli in particolare di questa disposizione del contenuto a bande in R.romellii se è così comune. Riporto anche quello che scrive nella descrizione della cuticola di R.pseudoromellii "dermatocistidi... un po' a bande come in R.romellii" pag. 998 del tomo 2 in alto, per chi ce l'ha.

Ciao
Gianni

#41 Giampietro

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Inviato 25 febbraio 2007 - 18:39

Siamo d'accordo sul contenuto opaco ma mi chiedo come mai Sarnari parli in particolare di questa disposizione del contenuto a bande in R.romellii se è così comune. Riporto anche quello che scrive nella descrizione della cuticola di R.pseudoromellii "dermatocistidi... un po' a bande come in R.romellii" pag. 998 del tomo 2 in alto, per chi ce l'ha.

Ciao
Gianni

Come ben sai, Sanari parla di di un contenuto "poco omogeneo" nei dermatocistidi.
Il fatto che tale contenuto si disponga " a bande" è un risultato solo macroscopico che non può
e Sarnari ne ne guarda bene dall'affermare, che ogni russula che presenta un tale concentrazione
sia riconducibile a R. romellii.
Possiamo solo dire che se lo presenta R.romellii, lo può presentare anche una qualsisi russule della
della stessa famiglia (di cui anche R curtipes faparte), anche se Sarnari non si è soffermato nella descrizione visto che parla di dermatocistidi di difficile localizzazione per la taglia ed il contenuto "sovente emulsionato"...
Questa "emulsione" è la causa delle "bande" evidenziate.
Se tale evidenza avesse avuto carattere distintivo particolaredi R romellii. lo avrebbe detto.
Visto che non lo ha fatto, pentso che altri aspetti macroscopici possano essere presi in considerazione. Non ultimo l'aspeto della cuticola.
Mai un aspetto lucente può essere scambiato con un aspetto opaco per la mancanza di umidità.
L'opacità è sempre determinata da una presenza più o meno feltrata della cuticola che l'assenza di umidità non può porre in discussione ad un occhio avezzo alle differenze.
La lucentezza, per quanto manchi l'umidita, non potrà mai essere feltrata (peli che cercano di catturare l'acqua).
Basta un esame della pileipellis.

Giampietro




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